Fields of Arle (2014)
Giudizio complessivo:
Autore: Rosenberg Uwe
Artista: Lohausen Dennis
Editore: Z-Man Games
Numero giocatori: 1 - 2
Durata media: 150 minuti
Tipologia giocatori: Da 14 anni
Ambientazione: Gestire fattorie agricole
Categoria: Economia-Industria-Commercio
Meccanica: Piazzamento lavoratori
Motore: Uso di risorse varie, segnalini, pezzi speciali
Espansioni: Fields of Arle: Tea and Trade
Nomi alternativi: Terres d'Arle
Componenti: Visualizza la lista dei componenti
Grafica: 9
Regolamento: 8
Gradimento: 9
Fortuna: 0
Difficoltà: 5
Valutazione BGG
Voto: 8.03
Votanti: 11.069
Classifica: #84
Valutazione riviste
Ilsa: N.D.
Plato: A
Spielbox: N.D.
Win Magazine: N.D.

Descrizione

FIELDS OF ARLE è, a mio avviso, uno dei migliori giochi per DUE uscito negli ultimi 10 anni. Si tratta anche di un gioco ... autobiografico che Rosemberg ha dedicato alla sua terra: tutti i paesi nominati hanno infatti a che fare con la sua famiglia e/o la sua giovinezza.

L'ambientazione è quella bucolica delle campagne del Nord della Germania ed i giocatori incarnano altrettanti agricoltori impegnati a coltivare i campi, allevare bestiame, bonificare il terreno dalla torba e creare sbarramenti contro le maree per creare nuove zone coltivabili.

La meccanica è quella del "Piazzamento Lavoratori". In ognuno dei nove turni i giocatori hanno a disposizione 4 contadini da assegnare, a turno, ad una delle 15 caselle del tabellone per eseguire l'azione relativa.

Cinque turni sono estivi e quindi permettono azioni più "campagnole" (fare legna, piantare sementi, bonificare i campi, estrarre l'argilla, pescare, far pascolare il bestiame, costruire nuovi edifici, ecc.) mentre quattro turni sono "invernali", con azioni più "al chiuso" (conciare il pellame, creare tele dalla lana, macellare o vendere il bestiame, trasformare il grano in farina e pane, comprare veicoli, caricare veicoli, ecc.).

Al termine di ogni turno (cioè dopo aver piazzato ognuno 4 lavoratori) si esegue un fase di fine "stagione":

a fine estate si trasporta il materiale messo sui carri, si raccolgono grano e lino, si raccoglie il latte, e ci si prepara per l'inverno accantonando cibo e torba.

a fine inverno si scaricano i carri, si fanno partorire gli animali (aumentando il bestiame), si raccoglie la lana dalle pecore e si accantona il cibo per la stagione in arrivo.

Ad ogni turno la pedina di primo giocatore passa di mano e i giocatori si alternano posando un lavoratore a testa. Al termine del nono turno si calcolano i Punti Vittoria (PV) tenendo conto dei materiali accantonati (pellame, pellicce, vestiti, lana, ecc.), degli attrezzi costruiti (aratri, barconi, carri, ecc.), del numero di città visitate, delle merci accantonate (grano, lino, pelle, cibo, ecc.), degli edifici costruiti e del bestiame ancora sui campi. Chi ha più PV vince.

Commento

Poiché ogni casella del tabellone di FIELDS OF ARLE può essere occupata da un solo lavoratore gran parte del "sale" della partita sta nello scegliere sempre (se possibile) le mosse migliori prima dell'avversario. Ovviamente questo è davvero impossibile e quindi occorre dare delle priorità alla propria strategia ma avere sempre qualche azione di riserva che comunque porti in casa qualcosa di utile.

Ognuno ha a disposizione solo 36 mosse e quindi perderne anche solo 2-3 per ottenere risultati inutili può essere causa di sconfitta.

Il tabellone è diviso in 4 zone: una con gli edifici, una con le 15 azioni estive; una con le 15 azioni invernali ed una, centrale, con le "abilità" dei giocatori. Quest'ultima consiste di 10 aree aventi ognuna una pista di 3-4-5 caselle. Nella prima invece bisogna mandare un lavoratore su una casella "Building" e pagare le risorse richieste per ottenere la tessera dell'edificio e, immediatamente, incassare il suo bonus.

Avanzando sulle piste centrali (tramite il pagamento delle risorse richieste) si ottengono maggiori vantaggi quando si eseguiranno in seguito le mosse delle caselle adiacenti: per esempio se sono nella prima casella della pista del taglialegna otterrò 3 tessere "Legno", ma se arrivo alla quarta casella ne otterrò "6".

Alcune di queste piste assegnano anche PV: per esempio la pista del "Pescatore" ha cinque caselle che danno da 2 a 6 Punti CIBO, ma la sesta casella assegna anche 3 PV. Cinque di queste aree sono accessibili solo d'estate, quattro solo d'inverno ed una in entrambe le stagioni.

I giocatori quindi devono fare il conto delle risorse di cui hanno bisogno per poi cercare di piazzare i lavoratori nelle aree giuste. Solitamente si alternano turni in cui si accumulano risorse ad altri in cui si spendono per comprare attrezzature, edifici, ecc.

Le plance dei giocatori hanno, come sempre con Rosemberg, spazi da riempire con campi, animali, stalle o edifici vari. A destra c'è una pista dei materiali (cibo, lana, lino, grano, pelle) si cui si spostano i relativi segnalini in base a quello che si accumula o a quello che si spende: a fine partita i materiali nella parte alta della pista assegnano 1-2-3 PV ciascuno.

A sinistra della plancia personale c'è un'altra pista con 19 caselle che vengono riempite man mano che si visitano le 9 città della regione, e naturalmente più in alto si va e più punti si fanno: chi riesce a visitarle tutte, per esempio, farà 10 PV. Ogni città visitata chiede da 1 a 5 merci e paga in cibo: più merci si consegnano e più cibo si riceve.

Una seconda plancia serve ai giocatori per tenere le attrezzature: aratro, barcone, carrettino, carro pesante, calesse, ecc. I veicoli servono soprattutto a trasportare merci da trasformare (pelle in scarpe e vestiti, lana in cappotti, lino in giacche, argilla in mattoni, legno in assi da costruzione, ecc.) e tessere città da visitare.

Ci sono varie dimensioni di carri e naturalmente più sono grandi più possono caricare merci/città. Un gran gioco che consiglio senza riserve soprattutto a tutti coloro che, per mancanza di un club o di altri giocatori, possono praticare soprattutto giochi per due. Non è difficile, una volta capito il meccanismo ed imparato cosa offre ogni singola casella, ma non è neppure banale: considerate un paio di ore per setup e partita.

Trovi una descrizione più approfondita su balenaludens.it

Che Uwe Rosenberg fosse un appassionato della campagna e della vita contadina era ormai chiaro a tutti, (dopo Agricola, Ora et Labora, Caverna, ecc.) ma Fields of Arle è un’opera speciale dell’autore tedesco perché è dedicata praticamente alla sua famiglia: i nomi dei paesini utilizzati sono infatti proprio quelli in cui i nonni ed i genitori hanno vissuto e lavorato per tanti anni quando lui era piccolo. Quindi questo è forse il suo gioco più autobiografico. La scatola di Fields of Arle è grande quasi come quelle di Caverna (tanto per rimanere sui giochi di Rosenberg) ed al suo interno troviamo un sacco di materiali, per cui lo stupore nel leggere che si gioca solo in due è ancora maggiore. Chi ricorda dello stesso autore -sempre per due giocatori- “Agricola – tutte le creature grandi e piccole ” e “Le Havre ancora in porto” dovrebbe aver già intuito che per Fields of Arle non basta il solito tavolino da bar ma serve il tavolo del salotto (o una bella scrivania) perché la superficie coperta da tabelloni, plance e materiali vari è veramente imponente. Inoltre la meccanica del gioco è molto più complessa dei due titoli citati sopra e quindi Fields of Arle è indirizzato soprattutto ai giocatori più esperti.

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Articoli su riviste:

Rivista Numero Anno Titolo articolo Pagina Autore Tipo articolo
ILSA Magazine 30 2014 Prime impressioni 19 Cambiaghi Fabio Recensione breve
Spielbox 2015/2 2015 Memories of Home 18 How Alan Recensione dettagliata
Plato 98 2017 Le labeur, l'argent du labeur et le sourire de la fermière 27 Berny John Recensione
Balena Ludens 2017-07/12 2017 Dopo un duro lavoro nei campi si parte per vendere o barattare i prodotti al mercato 11-06 Cremona Pietro (Leggi) Recensione dettagliata

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