Autore: |
Friese Friedemann
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Artista: | |
Editore: |
2F Spiele
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Numero giocatori: | 1 - 5 |
Durata media: | 120 minuti |
Tipologia giocatori: | Da 12 anni |
Ambientazione: | Creare nuovi insediamenti nell'Antico Egitto |
Categoria: |
Sviluppo-Ampliamento
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Meccanica: |
Piazzamento lavoratori
Combinazioni-Allineamenti |
Motore: |
Uso di risorse varie, segnalini, pezzi speciali
Carte |
Componenti: | Visualizza la lista dei componenti |
Grafica: | 7 |
Regolamento: | 7 |
Gradimento: | 7 |
Fortuna: | 3 |
Difficoltà: | 4 |
Valutazione BGG | |
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Voto: | 7.49 |
Votanti: | 2.510 |
Classifica: | #1088 |
Valutazione riviste | |
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Ilsa: | N.D. |
Plato: | A |
Spielbox: | B |
Win Magazine: | N.D. |
Friedmann Friese ritorna alla ribalta con FAIYUM (una specie di “combinazione” fra il suo Power Grid e Concordia di Mac Gerdts) e ci trasporta nell’antico Egitto, e più precisamente nel bacino del Faiyum, dove prenderemo il ruolo di consiglieri del Faraone e dovremo bonificare e coltivare la zona, costruire villaggi e strade e dare ulteriore prosperità al Paese.
Il tabellone (graficamente poco “ispirato” ma comunque funzionale) ci mostra un’area occupata inizialmente da un solo insediamento, circondato da zone “paludose” da bonificare, popolate dai coccodrilli. I giocatori ricevono qualche moneta, una “mano” iniziale di 5 carte (uguali per tutti) ed un segnalino per marcare il progresso della propria “Reputazione”. Vengono inoltre piazzate sul tabellone 8 carte del mazzo generale, mettendole in ordine di “numero”, dalla più bassa alla più alta, su un apposito display.
Al suo turno ogni partecipante deve giocare una carta ed eseguire le istruzioni sopra indicate: posare un lavoratore su un esagono della mappa (eliminando il coccodrillo che dovesse ancora trovarsi in quella posizione ed incassando una “taglia”), costruire un villaggio o una strada, trasformare un villaggio in città, erigere dei templi, acquistare nuove carte fra le quattro sempre disponibili, ecc.
Ogni lavoratore permette di raccogliere risorse (grano, uva, pietra o monete) con cui è possibile pagare il costo per eseguire altre azioni più importanti o per acquistare nuove carte che, pian piano, offrono bonus di valore crescente. Le carte utilizzate non vanno mai scartate, ma si impilano davanti al giocatore e possono essere recuperate saltando un turno: in questo caso si riprendono in mano gratuitamente le prime tre della pila, pagando poi una moneta per tutte le altre che si desidera riscattare. In questo modo, pian piano, i giocatori costruiscono una mano sempre più “potente” che permette loro di arricchirsi e di fare Punti Prestigio (PP).
La partita termina quando appaiono sul “mercato” le quattro carte “Disastro” di uno speciale mazzetto (dorso giallo) e tutti i giocatori ne avranno scelta una (per guadagnare i PP che essa offre): può quindi succedere che qualcuno abbia terminato di giocare mentre altri continuano ad effettuare azioni (ma senza più riprendere in mano le proprie carte). Vince chi ha accumulato più PP durante la partita e con i bonus delle carte.
Il segreto per vincere a FAIYUM sta ovviamente nella buona gestione delle carte: inizialmente si utilizzano quelle di base per mandare dei lavoratori sul campo a recuperare risorse e denaro (ogni coccodrillo ucciso regala infatti una moneta) per poi acquistare carte più interessanti, villaggi, strade, ecc.
Man mano che la partita procede verranno acquisite carte con le stesse azioni di quelle di “base” ma con vantaggi sempre più interessanti, per cui i giocatori tenderanno a lasciare in tavola, sul fondo della loro pila degli scarti, quelle con effetti meno forti, in modo da fare “girare” il più rapidamente possibile tutte le altre.
La prima partita servirà sicuramente per imparare a… leggere e interpretare le diverse icone utilizzate dal gioco, ed è questa la maggiore difficoltà che i partecipanti troveranno: fortunatamente la componentistica include un libretto di 8 pagine dove sono descritte (in ordine numerico) tutte le carte ed i loro effetti per cui, dopo un paio di partite, anche questo problema sarà risolto e ci si potrà occupare interamente della strategia.
Una volta scelta una “strada” sarà bene seguirla per tutta la partita acquistando carte adeguate alla strategia che si sta mettendo in atto e che si “combinino” con quelle già prese oppure che siano “complementari” ma con vantaggi immediati e certi (per esempio somme di denaro extra o risorse varie da impiegare poi per risolvere altre azioni).
Andare a… caso, scegliendo carte solo perché sembrano interessanti, difficilmente porterà alla vittoria, mentre avere delle “concatenazioni” renderà la strada più semplice da seguire: gioco “A” per ottenere le risorse che mi servono per “B” e fare soldi con cui comprare la carta “C” dalla riserva, ecc. Insomma, un gioco interessante con cui l’autore a mio avviso torna di diritto fra i… primi della classe.
Friedemann Friese è conosciuto nel nostro “Piccolo Mondo” soprattutto per Power Grid (“Alta Tensione” in italiano) e le sue estensioni: così quando si è sparsa la voce che nel suo prossimo gioco aveva ripreso la stessa meccanica del “mercato” ci siamo precipitati ad acquistare Faiyum non appena è stato pubblicato… ed effettivamente abbiamo trovato quanto anticipato, accoppiato però ad un meccanismo di gioco delle carte chiaramente ispirato a quello di Concordia (di Mac Gerdts).
Purtroppo il nostro amico “dai capelli verdi” non ha perso la cattiva abitudine di pubblicare dei giochi dalla grafica davvero al limite del decente (per i tempi moderni) ed anche Faiyum (dedicato a 1-5 giocatori da 12 anni in su esperti e disponibili ad investire 120-150 minuti del loro tempo) non fa eccezione.
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