Autore: |
Eberle Bill ![]() Kittredge Jack ![]() Olotka Greg ![]() Olotka Peter ![]() Reda Jack ![]() |
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Artista: |
Davies Casey ![]() |
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Editore: |
Gale Force Nine ![]() Asmodée ![]() |
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Numero giocatori: | 2 - 4 | ||||||
Durata media: | 60 minuti | ||||||
Tipologia giocatori: | Da 12 anni | ||||||
Ambientazione: | Quattro fazioni si contendono il controllo di Dune ed il commercio della "Spezia" | ||||||
Categoria: |
Conquista
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Meccanica: |
Piazzamento lavoratori
Controllo Aree |
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Motore: |
Cattura pezzi
Combinazione di Carte |
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Componenti: | Visualizza la lista dei componenti | ||||||
Materiale Utile |
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Grafica: | 7 |
Regolamento: | 6 |
Gradimento: | 6 |
Fortuna: | 3 |
Difficoltà: | 3 |
Valutazione BGG | |
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Voto: | 6.73 |
Votanti: | 1.155 |
Classifica: | #3710 |
Valutazione riviste | |
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Ilsa: | N.D. |
Plato: | N.D. |
Spielbox: | N.D. |
Win Magazine: | N.D. |
DUNE, A GAME OF CONQUEST AND DIPLOMACY, è la nuova versione dell’ormai mitico gioco Avalon Hill che porta lo stesso nome e che venne pubblicato nel lontanissimo 1979: molte sono le caratteristiche rimaste invariate (dalla composizione del pianeta alle ruote per i combattimenti), ma la grafica è stata completamente rinnovata ed i personaggi raffigurati sono quelli dell’ultimo film (Dune: Part 1) uscito nel 2021 e tratto sempre dal libro di Frank Herbert. L’unica sostanziale differenza sta nel numero dei partecipanti, ridotto dai sei della vecchia edizione ai quattro della nuova.
Ogni giocatore prende in mano la plancia di una delle “fazioni” (Atreides, Fremen, Harkonnen e Imperium) che stanno combattendo (diplomaticamente e militarmente) per avere il controllo del pianeta Dune, sul quale vengono sfruttati i giacimenti di “Spezia” (indispensabile per pilotare le astronavi nei viaggi interstellari e per non… invecchiare). Lo scopo del gioco è controllare almeno tre dei cinque “caposaldi” del pianeta alla fine dei turni 3-4-5: se questo non avviene il vincitore sarà chi ha la maggior quantità di Spezia alla fine del quinto turno.
Ogni turno si svolge con la medesima sequenza:
Si tratta dunque di un gioco di conquista, soprattutto per avere accesso alla Spezia e per occupare i capisaldi (ovvero le due strade per arrivare alla vittoria), ma anche di alleanze, quasi sempre provvisorie e finalizzate ad obiettivi ben precisi. La fortuna ha una certa influenza (soprattutto nell’acquisizione delle carte) ma non è decisiva.
Le fazioni di DUNE: A GAME OF CONQUEST AND DIPLOMACY sono abbastanza diverse fra loro e generano quindi un gioco “asimmetrico”, per cui partiamo da loro:
Le battaglie vengono preparate usando gli appositi “dischi”: ogni giocatore indica sul disco quante truppe intende far partecipare, poi inserisce nello spazio circolare uno dei suoi leaders. Entrambi selezionano in seguito due carte “Battaglia” (una di attacco ed una di difesa) e scoprono tutto in contemporanea: se un attacco non viene parato il leader avversario muore e viene tolto dal disco, poi si contano i punti rimasti (truppe più valore leader) e chi ha il totale più alto vince. Il perdente elimina tutte le sue truppe e le carte utilizzate, mentre l’attaccante perde solo le truppe segnate sul disco.
Le carte “Traditore” possono influire sulle battaglie: se un giocatore possiede infatti la carta del leader avversario può mostrarla ed il combattimento non ha luogo: l’avversario viene sconfitto automaticamente ed il vincitore non solo non deve pagare nessuna unità, ma riceve anche una quantità di Spezie pari al valore del leader traditore.
Si tratta di un gioco abbastanza rapido (un’oretta circa) e ricco di colpi di scena, con grande interattività fra i partecipanti.
L’uscita del film Dune: Part 1 nel 2021 ha generato un rinnovato entusiasmo per le vicende narrate nel romanzo di Frank Herbert, già protagoniste del precedente film del 1984 e di due serie televisive. Abbiamo già parlato su Balena Ludens di Dune Imperium, e oggi è la volta di Dune: un gioco di conquiste e diplomazia (che da ora in poi abbrevieremo semplicemente in Dune) proposto nel nostro Paese da Asmodée Italia e adatto a giocatori di 12 anni o più, disposti a investire un’oretta del loro tempo per assicurarsi il controllo della “Spezia”.
Chi si interessa di fantascienza e ha seguito i film o le serie TV sa bene che questa “Spezia” è una sostanza “psichedelica” che amplifica le capacità mentali e diventa indispensabile per effettuare viaggi intergalattici: inoltre un uso “personale” può servire anche a prolungare la propria vita. Figuratevi quindi quanto sia importante poterne controllare l’estrazione occupando e sfruttando al massimo il pianeta dove essa viene estratta e cioè Arrakis, detto anche Dune per la sua mancanza di acqua in superficie e la presenza di “oceani” di sabbia, dove la vita è possibile solo sotto terra o in città fornite di speciali apparecchiature per ottenere l’acqua.
Quello che non tutti sanno (se non hanno letto il libro di Frank Herbert) è che la “Spezia” è in realtà un sottoprodotto “biologico” dei giganteschi vermi delle sabbie di Arrakis: quando le loro larve cominciano a “maturare” creano una specie di gas che, raggiunta una quantità sufficiente, sale in superficie e genera una esplosione, la quale dà origine ad una polvere chiamata, appunto, Spezia, che i colonizzatori “trebbiano” con enormi macchinari.
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