Domenica Sportiva (1978)
Giudizio complessivo:
Autore: Cremona Pietro
Artista:
Editore: Clementoni
Numero giocatori: 2 - 10
Durata media: 90 minuti
Tipologia giocatori: Da 10 anni
Ambientazione: Competizioni in vari Sport
Categoria: Sport
Meccanica: Corse
Motore: Dadi
Componenti: Visualizza la lista dei componenti
Grafica: 7
Regolamento: 7
Gradimento: 7
Fortuna: 4
Difficoltà: 4
Valutazione BGG
Voto: 7.58
Votanti: 13
Classifica: N.D.
Valutazione riviste
Ilsa: N.D.
Plato: N.D.
Spielbox: N.D.
Win Magazine: N.D.

Descrizione

La DOMENICA SPORTIVA è una raccolta di giochi sugli sport più popolari all’epoca in cui lo creai, in collaborazione con il Sig. Mario Clementoni e la sua ditta. Scegliemmo dunque il Calcio, il Ciclismo, l’Automobilismo, le Regate Veliche e l’Ippica.

Preparammo dunque un libretto unico con regole separate per ogni disciplina:

Il Calcio utilizza dei “campi” con una griglia sovraimposta di 17x25 quadretti: si piazzano gli undici giocatori delle due squadre nelle caselle indicate e si utilizzano due dadi il cui totale serve a spostare i giocatori e/o mandarne uno sul pallone per lanciare la palla verso un compagno o tirare in porta. Le “marcature diventano allora molto importanti per avere sempre qualche giocatore vicino alla palla, pronto a rilanciare o a passare. In area di rigore poi diventa fondamentale avere un compagno da “lanciare” per la deviazione finale verso la rete. Se il pallone supera la linea di porta senza che il portiere abbia potuto ostacolarla si realizza un gol. Vince il giocatore che nel tempo concordato ha realizzato più reti.

Per il Ciclismo abbiamo realizzato delle sezioni di “strada” di diverso tipo (pianura, salita, discesa, curve o rettilinei) e fornito 30 corridori di plastica in 10 colori (squadre) diversi. In questo caso avevo deciso di non utilizzare i dadi ma di far muovere i corridori di un certo numero di caselle in base al tratto di strada in cui si trovano, aggiungendo ostacoli sulla pista (strettoie e chiodi, per esempio) per impedire delle corse sempre uguali. Alcune carte “Tattiche” poi danno piccoli bonus/malus, mentre sono previsti degli “scatti” (per uscire dal plotone) e la “scia” (per avanzare più rapidamente). Tutte idee che in seguito sono state riprese (e naturalmente migliorate) in giochi più moderni sullo stesso argomento. È possibile anche giocare tutte le discipline su “pista” (velocità, inseguimento, ecc.) con un numero limitato di sezioni disposte ad anello.  

Per l’Automobilismo si utilizza un apposito tabellone con un circuito fisso (a tre corsie) con sei auto di plastica colorata ed un mazzo di carte “movimento” (1-5 caselle): ogni curva deve essere affrontata con la marcia (dalla Ia alla Va) indicata sulla pista, pena la squalifica. Sul percorso ci sono anche tre righe rosse che, quando superate, costringono il giocatore a pescare una carta da un mazzo di imprevisti (ed essa può limitare la libertà di percorrenza dell’auto). I giocatori usano le loro carte “movimento” per spostare le auto di 1-5 caselle: una carta giocata però può essere mantenuta “valida” anche per più turni consecutivi. Fermandosi ai box al termine di ogni giro si ripristina la mano di carte movimento.

Per l’Ippica si usano un tabellone con un lungo percorso composto da quattro linee parallele con dei “pallini” colorati (giallo, verde, rosso e blu), dieci cavalli di plastica colorata ed un mazzo di 73 carte. Ogni carta indica quanti “passi” (pallini) può compiere il cavallo e su quale colore deve obbligatoriamente fermarsi alla fine della mossa: è possibile cambiare corsia solo dove ci sono incroci sulle linee della pista. Alcune carte speciali (fantino, trattenuta e frusta) permettono di variare lo spostamento, se necessario. La novità è che le carte giocato non si scartano ma si passano al giocatore alla propria destra fino all’ultimo tratto della pista, quando ognuno scarta le carte giocate.

La Regata Velica è forse il gioco di cui vado più fiero, anche perché alcuni anni dopo uscì “Regatta” della Avalon Hill che utilizzava regole molto simili, il che mi rese molto orgoglioso della mia … opera. Si utilizza un tabellone con una griglia di 25x35 quadretti e con una serie di ostacoli naturali (isolotti). Nella regata bisogna tener conto del vento (direzione e forza) e degli effetti che esso può avere sulle barche a vela (ce ne sono 10, di plastica colorata) a seconda della direzione in cui devono andare. Naturalmente con il vendo in poppa le barche fileranno ad alta velocità, mentre col vento di traverso dovranno zig-zagare sul campo avanzando molto più lentamente. Si trattava di virare attorno a due boe intermedie e ritornare poi per primi (possibilmente) alla linea di partenza.

Commento

Essendo LA DOMENICA SPORTIVA un “mio” gioco (o meglio, l’unico che è stato pubblicato, visto che in seguito mi resi conto di quanti bei giochi esistevano sul mercato e non ebbi più voglia e tempo per portare a buon fine tutti quelli che avevo ancora nel cassetto) mi astengo dal fare commenti speciali.

Si tratta ovviamente di un prodotto indirizzato soprattutto ai ragazzi, per cui alcune delle regole iniziali furono “limate” più volte per semplificarle e renderle accessibili ai più giovani, tuttavia trovò un buon successo e fu ristampato 2-3 volte in seguito. Conservo ancora come un cimelio la lettera con cui il Sig. Mario Clementoni mi confermava il contratto e copia dell’assegno ricevuto (il primo “guadagno” della mia vita!).

Ancor oggi, distanza di tanti anni, ogni tanto riprendo fuori la scatola per fare una partita con i ragazzini, segno che, nonostante gli anni, il gioco funziona ancora per un intrattenimento senza complicazioni. E naturalmente, con i più grandi, utilizzo ancora le mie regole originali, che sono un po’ più complete e che ho gelosamente conservato.   

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