Discordia (2022)
Giudizio complessivo:
Autore: Eisenstein Bernd
Artista: Siegmon Lukas
Editore: Irongames
GiochiX.it
Sylex
Numero giocatori: 1 - 4
Durata media: 90 minuti
Tipologia giocatori: Da 12 anni
Ambientazione: Costruire città Romane e proteggerle dagli attacchi dei Germani
Categoria: Sviluppo-Ampliamento
Meccanica: Piazzamento lavoratori
Combinazioni-Allineamenti
Posare tessere-pedine-ecc.
Motore: Dadi
Tessere
Uso di risorse varie, segnalini, pezzi speciali
Componenti: Visualizza la lista dei componenti
Materiale Utile
Tipo Descrizione Scarica
Sequenza di Gioco e Azioni Sequenza, azioni e varie (A 103) Scarica il file
Grafica: 7
Regolamento: 7
Gradimento: 7
Fortuna: 2
Difficoltà: 4
Valutazione BGG
Voto: 7.48
Votanti: 1.252
Classifica: #2038
Valutazione riviste
Ilsa: N.D.
Plato: A
Spielbox: N.D.
Win Magazine: N.D.

Descrizione

Potremmo considerare DISCORDIA come un compendio delle meccaniche di gioco usate in passato dal suo autore (Bernd Eisenstein), visto che questa volta si avvale di dadi e tessere per creare una variante alla meccanica del “piazzamento lavoratori e tessere”. Il piccolo tabellone al centro del tavolo serve come display per le tessere “Azione” (ognuna collegata ad una faccia di dado D6) e dei Germani. Sopra al tabellone si mettono tutti gli altri componenti e sotto si stendono X file di tessere “edificio” (con X uguale al numero dei partecipanti). Tutti pescano 15 “lavoratori” da un sacchetto che ne contiene 140 in quattro diversi colori (giallo, bianco, rosso e blu).

Il Primo Giocatore (chiamato Maximus) lancia tre dadi colorati (giallo, rosso e blu) e li posiziona sul tabellone, in corrispondenza del numero uscito: poi ne prende uno (mettendolo sulla sua plancia) ed esegue l’azione relativa (come indicato dalla tessera sotto al dado) oppure acquista un “Edificio” per metterlo sulla sua plancia. Gli altri giocatori eseguono a loro volta una delle due azioni corrispondenti ai dadi rimasti.

Sarà quindi possibile allargare la propria città (una griglia sulla plancia di 3x4 caselle), aggiungere edifici, popolarli con i meeples/lavoratori, migliorare la qualità di vita, ecc. Da notare che le tessere edificio contengono anche dei numeri che, se il giocatore usa un dado con quel colore e quel valore; si traducono in ulteriori lavoratori da piazzare in città.

Ci sono quattro rounds (anni) da completare, ed ognuno è composto da 5 turni (stagioni): ad ogni stagione il Maximus viene consegnato al giocatore di sinistra, in modo che tutti abbiano la possibilità, a rotazione, di giocare per primi. Alla fine di ogni “anno” bisogna però difendersi da un attacco dei Germani: se si ha sulle caserme o le torri un numero di meeples uguale o superiore alla forza dei barbari (indicata su apposite tessere semicircolari) si riceve un bonus, altrimenti si subiscono delle penalità. In ogni caso, dopo il raid, tutti i meeples sugli edifici completamente riempiti vengono rimessi nel sacchetto. Liberando così spazio per nuovi abitanti

Vince la partita chi, a fine round, resta senza meeples nella riserva personale: altrimenti, si arriva al termine del quarto round e vince chi ha meno meeples nella riserva.

Commento

Considerate le prime partite a DISCORDIA come un… allenamento per capire come funziona il tutto: il gioco infatti è abbastanza impegnativo, all’inizio, perché non si capisce bene quale direzione prendere fra le diverse possibilità che ci vengono presentate. Poi, pian piano, le cose si fanno più chiare e ci si può impegnare con strategie differenti.

Il Maximus ha la possibilità di togliere dal tabellone un dado (rendendone quindi colore e valore indisponibili agli avversari) e dunque la scelta deve essere ben ponderata: a volte infatti è meglio eseguire un’azione meno “potente” per impedire a un altro giocatore di scegliere quel dado e fare una mossa molto vantaggiosa per lui e questo significa che bisogna sempre tenere un occhio a cosa fanno gli avversari.

Le tessere gialle (fattorie) sono quelle che permettono di utilizzare più lavoratori, quindi dovrebbero essere fra le prime ad essere acquistate e popolate; quelle rosse sono utili per la difesa contro gli attacchi dei Germani, ed è bene quindi averne qualcuna fin dall’inizio.

Molto importante è anche la scelta delle diverse tessere: su ognuna di esse infatti sono stampati 1-2 dadi (con colori e valori diversi), e se nel corso della partita sceglieremo per le nostre azioni un dado con quel colore e quel valore potremo fare delle azioni secondarie che possono diventare importanti.

Alla fine di ogni round si deve verificare l’incremento della popolazione: sulla plancia ci sono dei simboli che, se non vengono “coperti”, costringono i giocatori a prendere nuovi meeples dal sacchetto. Chi non ha saputo creare un buon “giro” sulle sue tessere rischia così di aumentare di molto la sua … popolazione, allontanando di fatto la possibilità di vittoria.

Per aiutare i partecipanti ci sono inoltre dei segnalini a forma di “stella” che vengono posati sulla plancia individuale eseguendo certe azioni e permettono di ottenere bonus sempre più importanti: possibilità di modificare il valore o il colore del dado, acquisizione di Torri di guardia per meglio difendersi dai raids, aumento del valore “acquedotto” (che riduce di fatto il numero dei meeples da ripescare), ecc. Un gioco davvero interessante ma che richiede un certo impegno mentale.

Trovi una descrizione più approfondita su balenaludens.it

Potremmo dire che Bernd Eisenstein, l’autore di Discordia, si sia ormai “specializzato” in giochi che utilizzano dadi e tessere come elementi principali: basti pensare a Peloponnes (per le tessere) o ad Alea Iacta Est (per i dadi) che sono stati finora i suoi più grandi successi. La sua ultima “fatica” li utilizza… entrambi e ha dato origine ad un titolo abbastanza intrigante, Discordia, e Giochix.it ha deciso di offrircelo nella versione in italiano, per 1-4 partecipanti da 12 anni in su.

In pratica lanceremo dei dadi che determineranno le azioni disponibili in ogni turno e poi cercheremo di sfruttarli al meglio per ampliare, rafforzare, popolare e difendere la nostra città: facciamo dunque un salto indietro nel tempo e spostiamoci in quelle che sembrano essere le province della Roma Imperiale più vicine ai territori barbari oltre il Reno.

Dovremo programmare la costruzione di nuovi edifici, mettere al lavoro la popolazione (in modo che non ci sia nessun disoccupato) e predisporre un’adeguata protezione militare contro i raid dei Germani. Tutto questo ci terrà impegnati per 60-90 minuti e quando la fine della partita arriverà… saremo pronti a brontolare perché ci restava ancora tanto da fare o da migliorare. E questo è un buon segno!

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