Autore: |
Teuber Klaus
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Artista: |
Vohwinkel Franz
Kienle Michaela |
Editore: |
Kosmos
Giochi Uniti |
Numero giocatori: | 3 - 4 |
Durata media: | 120 minuti |
Tipologia giocatori: | Da 14 anni |
Categoria: |
Esplorazione
Conquista |
Meccanica: |
Controllo Aree
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Motore: |
Carte
Dadi |
Nomi alternativi: |
Catan Astropionieri
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Componenti: | Visualizza la lista dei componenti |
Grafica: | 8 |
Regolamento: | 7 |
Gradimento: | 8 |
Fortuna: | 2 |
Difficoltà: | 4 |
Valutazione BGG | |
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Voto: | 7.56 |
Votanti: | 1.538 |
Classifica: | #1698 |
Valutazione riviste | |
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Ilsa: | N.D. |
Plato: | N.D. |
Spielbox: | N.D. |
Win Magazine: | N.D. |
La nuova edizione di CATAN STARFARERS (rinominata CATAN ASTROPIONIERI nella edizione italiana) è uscita a 20 anni esatti dalla prima ed è presentata in uno "scatolone" ancora più grande di quello precedente; esso contiene tutto il necessario per portarci fra pieneti e stelle nello spazio, in un anno imprecisato del futuro, probabilmente attorno al 2700. E naturalmente, rispetto agli altri giochi della serie CATAN, qui i cambiamenti sono davvero tanti.
Innanzitutto abbiamo di nuovo un grande tabellone da montare ad incastro con tessere speciali (pianeti ed avamposti alieni) da inserire in appositi incassi. Sulla parte inferiore del lato corto vediamo quattro sistemi di tre pianeti (denominati alfa, beta, gamma e delta) sui quali verranno piazzate le prime unità dei giocatori all’inizio della partita. Il resto del tabellone mostra quattro basi aliene ed altri 11 sistemi planetari (di tre pianeti l’uno).
Togliendo il tabellone dalla scatola poi c'è la sorpresa! Spuntano infatti quattro razzi di plastica dorata alti 180 mm (le astronavi "madre") che contengono al loro interno cinque palline colorate (due gialle, ed una rossa, azzurra e nera). Anche tutti gli altri segnalini sono di plastica colorata e la confezione contiene un "nuovo" mazzo di grandi carte "Incontro" oltre alle solite cartine per le risorse (cibo, carburante, carbonio, quarzo, merci di scambio).
Ogni giocatore riceve 3 Porti spaziali, 3 Astronavi da trasporto, 9 colonie, 7 basi commerciali e un indicatore dei Punti Vittoria (PV). Tutti piazzano due colonie ed 1 porto spaziale sui tre cerchietti del loro sistema planetario di partenza.
Ogni pianeta di partenza riceve un gettone numerato, mentre altri gettoni vengono piazzati sui pianeti della mappa in base a dei simbolo sytampi sul retro e riportati sui singoli pianeti: serviranno per accumulare carte risorsa. Tutti gli altri segnalini di plastica (moduli di carico, propulsori e cannoni laser) devono esser piazzati sul tavolo a portata di tutti.
Terminato il set-up il giocatore di turno lancia i due dadi e TUTTI incassano delle "risorse" (sotto forma di carte) se hanno colonie o porti spaziali adiacenti ad una tessera sulla quale è posato il gettone di valore pari al risultato del lancio: in base al proprio punteggio ognuno incassa poi 2-1-0 carte Risorsa (prese a caso da un apposito mazzo). Quando il totale dei dadi è "7" la Terra chiede dei tributi e chi possiede più di 7 carte risorse deve scartarne la meta, mentre il giocatore di turno può rubare una carta dalle mani di uno degli avversari: queasti ultimi, come compensazione, pescano una carta risorsa dal mazzo di riserva.
Il giocatore di turno ora può commerciare con gli altri per proporre uno scambio di risorse, offrendo qualcuna delle sue in cambio di altre che gli mancano. È comunque sempre possibile scambiare 3 risorse uguali con la banca in cambio di una del tipo desiderato.
Nella fase finale del turno il giocatore può usare le risorse accumulate per costruire nuove navi spaziali (per creare nuove colonie o per commerciare con gli alieni), porti spaziali, potenziamenti dell’astronave “madre” (moduli di carico, propulsori e cannoni laser): poi è possibile lanciarse i propri razzi nello spazio: per questi movimenti si usano le astronavi “madre”, prendendo in mano il pezzo, capovolgendolo ed agitandolo e lasciando poi cadere le palline nella parte bassa. Le due palline visibili determinano la velocità delle astronavi, ovvero il numero di vertici di cui potranno spostarsi: 3 per la pallina rossa, 2 per le gialle e 1 per la blu. Per ogni propulsore supplementare mointato sulla "madre" i razzi muoveranno di un vertice extra. Se appare la pallina nera il giocatore pulò spostare di 3 vertici l'astronave (più eventuali propulsori) ma prima il suo vicino di sinistra prenderè una carta “Incontro” dal relativo mazzo che specifica delle richieste alle quali il giocator può rispondere per ottenere benefici o ... subire penalità.
Se una nave spaziale arriva in uno dei sistemi planetari gira tutti i gettoni “risorsa” per vedere cosa "offrono", poi decide se fondare una nuova colonia o se proseguire il suo viaggio. Quando si arriva su un avamposto alieno con una astronave "cargo" di può fondare un centro di commercio, stringendo un patto di amicizia con quella razza.
La partita termina quando un giocatore raggiunge 15 PV: i giocatori guadagnano PV soprattutto fondando nuove colonie e costruendo porti spaziali
Come probabilmente si è capito dalla descrizione generale CATAN STARFARERS non ha molto in comune con le regole di base della serie e, a causa delle molteplici regole extra, anche la sua durata è praticamente doppia rispetto ad una partita a COLONI DI CATAN.
L’acquisizione delle risorse è abbastanza lineare: i pianeti “arancione” danno carburante, quelli “rossi” danno minerali, i “marroni” danno merci, i “blu” carbone ed i “verdi” cibo. Ma già al momento delle costruzioni le cose si complicano un po’ perché bisogna decidere che tipo di nave spaziale acquistare (per fondare una nuova colonia o per commerciare) visto che hanno scopi diversi.
Le astronavi in seguito possono muovere per raggiungere altri sistemi planetari e la velocità viene determinata dalle palline colorate inserite nel corpo dell’astronave “madre”: coem abbiamo visto la pallina “blu” fa muovere di un incrocio, quella “gialla” di 2 e quella “rossa” di 3, mentre quella “nera” costringe il giocatore ad una velocità fissa e ad effettuare un incontro, secondo le modalità che seguono:
I giocatori possono anche creare delle basi commerciali nei sistemi planetari “alieni”. Ogni base commerciale permette di prendere una carta “Amicizia” e di concorrere all’acquisizione di ulteriori PV: infatti chi ha il maggior numero di Centri per il Commercio in ogni avanposto guadgna 2 PV (rappresentati da un apposito segnalino alieno)
Si tratta, per concludere, di un “giocone” per giocatori abbastanza esperti che non hanno paura di passare un paio d'ore... fra le stelle.
Era in 1995 quando i primi coloni arrivarono nell’isola di Catan (vedere anche il nostro articolo, pubblicato il 31 luglio 2017) ed in pochi anni crearono nuovi villaggi, le prime città ed una rete di strade per sfruttarne appieno le risorse; impararono anche a costruire le navi necessarie alla conquista delle isole vicine e solo quattro anni più tardi, era il 1999, avevano fatto un balzo tecnologico così grande da poter lanciare i primi razzi interplanetari alla conquista del cosmo (con Die Sternefahrer von Catan). Quest’ultimo gioco venne ripresentato a distanza di vent’anni in una nuova edizione riveduta e corretta (e con uno scatolone ancora più grande dell’originale) e finalmente eccolo approdare anche in Italia, con il nome di Catan Astropionieri, grazie a Giochi Uniti.
Ai tantissimi entusiasti di Catan dobbiamo subito far presente che si tratta di qualcosa di molto diverso da quello a cui sono abituati, ed anche se restano alcune somiglianze con il gioco base in realtà siamo su tutt’altro… pianeta, è proprio il caso di dirlo. Si gioca sempre in quattro, ma l’età consigliata è di 12 anni o più ed il tempo di una partita arriva tranquillamente a 120 minuti, cioè al doppio di Coloni.
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