CARAIBES è un gioco sui pirati piuttosto competitivo ed anche un po’ “cattivo”, quindi è bene sconsigliarlo subito se al tavolo siede anche qualcuno che se la prende molto se gli altri scombinano i suoi piani o se prendono d’assalto i velieri da lui controllati. Insomma, non bisogna essere permalosi… o magari solo un pochino! La mappa mostra l’area caraibica, divisa in zone, con al centro Cuba ed Haiti e, tutt’intorno, porti famosissimi per chi ha letto qualche libro sui pirati: Santiago de Cuba, Port au Prince, Santo Domingo, San Juan, Martinica, Maracaibo, Maracas, ecc.

Ad inizio partita si piazzano 6 velieri pirati (identificati dalle lettere A-F) su altrettante aree contrassegnate da un cerchietto sul tabellone, poi si estraggono 6 “forzieri” da una riserva di 18 e, girandoli, si vede il nome del porto cui appartengono ed il “montante” (in dobloni) del tesoro in essi contenuto: ogni forziere viene posto sul porto di appartenenza e la partita può cominciare.

I giocatori hanno 7 tessere “Movimento” a disposizione (valore -1, 0, 2, 3, 4 e 5) ed un display su cui collocare segretamente sei di esse, una per ogni veliero, Terminata l’assegnazione tutti girano la prima tessera (A) e si guarda chi ha giocato il valore più alto: quel giocatore somma il numero di tutti i movimenti esposti (i suoi e quelli degli avversari) e può muovere il veliero di altrettante zone, cercando di raggiungere ed assaltare un porto (ricevendo 2.000 dobloni come premio immediato) per caricare il forziere in esso contenuto (da 4.000 a 8.000 dobloni) e portarlo in seguito in una delle tre aree sotto il suo controllo (i suoi covi).

Si passa poi al secondo veliero e così di seguito, con la possibilità di andare all’assalto di altri galeoni per derubarli, scambiare i forzieri, ecc. La partita è formata da un insieme di turni di questo tipo e finisce quando un giocatore raggiunge o supera un certo montante in dobloni (31.000 in quattro, 41.000 in tre, 62.000 in due). Si completa comunque il turno, poi chi ha più dobloni in tasca vince.

Come scrivevo nella descrizione per giocare a CARAIBES bisogna essere disposti a subire vari attacchi nel corso della partita, perdendo forzieri faticosamente rubati in qualche città o arrivando troppo tardi per attaccare i nemici carichi di dobloni, preceduti magari da altri “fratelli della costa”. In generale è bene cercare di essere i primi ad attaccare le città (per ottenere il bottino fiosso di 2.000 dobloni) scegliendo magari quelle con i forzieri di minor valore… per cercare di passare inosservati mentre il veliero naviga verso il nostro covo.

Ricordate tuttavia che, durante il viaggio di ritorno, nessuno vi vieta di attaccare i velieri degli avversari per scambiare il vostro tesoro con il loro (se è di maggior valore): l’importante è sapere che per attaccare una città o un altro veliero bisogna fermare la propria nave in un’area di mare adiacente, e poi non si può continuare a muovere.

Tutto ciò è regolato dalla scelta delle tessere “movimento”: se un paio di velieri vi interessano veramente dovrete giocare il “5” ed il “4” su di essi, usando contemporaneamente lo “0” o il “-1” per rallentare altri velieri della zona in modo da impedire loro di depredarvi. Ricordate sempre che i velieri vengono mossi in ordine alfabetico, quindi è bene puntare su una “E” o una “F” nella prima fase, in modo da muovere per ultimi e decidere se assalire un porto o un altro veliero. Si tratta comunque di un titolo per... veri amici (quindi con giocatori poco… suscettibili!).