Café Race (2005)
Giudizio complessivo:
Autore: Fran F.G.
Artista: Fran F.G.
Bascu
Editore: Homo Ludicus
Numero giocatori: 3 - 6
Durata media: 20 minuti
Tipologia giocatori: Da 8 anni
Ambientazione: Battere i colleghi al lavoro con una tazzina di caffè in mano
Categoria: Percorso
Meccanica: Lanciare Dadi e Muovere
Corse
Motore: Dadi
Componenti: Visualizza la lista dei componenti
Grafica: 6
Regolamento: 6
Gradimento: 6
Fortuna: 1
Difficoltà: 2
Valutazione BGG
Voto: 5.5
Votanti: 155
Classifica: N.D.
Valutazione riviste
Ilsa: N.D.
Plato: N.D.
Spielbox: N.D.
Win Magazine: N.D.

Descrizione

La piccola scatolina di CAFE’ RACE contiene un tabellone (esso l’interno di una ditta e le scale che portano alle macchinette del caffè), 6 segnalini (gli impiegati della ditta), una trentina di gettoni “Caffè” e 13 dadi “D6”. Gli… impiegati utilizzano la loro “pausa caffè” per correre a perdifiato giù per le scale con la tazzina del caffè in mano e cercare di arrivare per primi in basso.

All’inizio della partita ognuno sceglie un segnalino, poi prende il dado che ha lo stesso colore e 5 gettoni caffè: questi ultimi rappresentano la quantità di caffè contenuta in una tazzina e ogni qualvolta il giocatore perde un sorso della bevanda, a causa della velocità con cui scende le scale, deve scartare un gettone. Si preparano infine tanti dadi neri “D6” quanti sono i partecipanti, mentre i 2 dadi “D6” bianchi vengono tenuti a portata di mano.

Prima di ogni turno si lanciano i dadi neri e si mettono in ordine dal più alto (il “6”) al più basso (“1”): tutti i giocatori prendono allora il loro dado e, nascondendolo dietro una mano per non farlo vedere agli avversari, scelgono un numero. Poi tutti alzano la mano e si verifica chi ha giocato il punteggio più alto: questo giocatore prenderà il dado nero di maggior valore; e così di seguito per le altre posizioni. In caso di pareggio si utilizzano vari criteri, oppure i due dadi bianchi.

Quando tutti hanno ricevuto il loro dado iniziano i movimenti, partendo da chi ha il numero nero più alto e via via fino all’ultimo: ogni segnalino deve muovere del numero esatto di “scalini” indicato dal dado nero. Se il percorso è sbarrato (ci sono cioè due segnalini nello stesso gradino) il giocatore deve fermarsi nel gradino precedente. Dopo il movimento si verifica la posizione di ogni segnalino:

  1. – se si trova in uno dei due pianerottoli delle scale non succede nulla;
  2. – se invece è su un gradino il giocatore deve lanciare i due dadi bianchi e se il risultato è inferiore alla somma del valore del dado nero da lui posseduto, sommato a quello del suo dado colorato, deve scartare un gettone caffè.

La partita finisce al termine del turno in cui uno o più giocatori sono arrivati in fondo alle scale. Chi vince guadagna un numero di punti pari di gettoni caffè ancora posseduti più un bonus pari il numero dei partecipanti (meno 1); il secondo riceve anch’esso i suoi punti caffè più il numero dei partecipanti (meno 2) e così di seguito. Chi ha il totale più alto vince (e di solito si fano più manches per una classifica più articolata).

Commento

Dopo la prima partita di prova a CAFE’ RACE si capisce subito che bisogna decidere fin da subito se effettuare una corsa veloce (con il rischio di perdere molti gettoni ma guadagnando più punti “gara” a fine percorso) o una più prudente (per salvare i gettoni ma accontentandosi di pochi punti gara).

Una volta presa questa decisione si agirà di conseguenza, giocando valori molto alti sul proprio dado quando fra quelli neri ci sono un “6” o un “5” oppure un valore molto basso quando tutti i dadi neri sono di valore medio-alto. È anche necessario guardare bene la posizione del proprio “atleta” in rapporto ai due pianerottoli: se con un dado nero alto si arriva esattamente sul pianerottolo conviene vincere la sfida giocando sul proprio dado il numero “6”: tanto dopo il movimento on quelle caselle non ci sono penalità.

Ricordate inoltre che un gradino che contiene due avversari non può essere scavalcato da chi sta dietro: quindi al momento della scelta del valore da dare al dado colorato è bene fare in modo che almeno uno di quelli che stanno davanti e bloccano il percorso giochi prima di noi, in modo da poter poi avanzare liberamente.

Arrivati sull’ultima rampa è indispensabile impedire a chi sta davanti di prendere un dado che lo faccia uscire e vincere: quindi, anche a costo di subire penalità, quelli “dietro” devono fare in modo di prendere tutti i dadi neri alti e lasciare a chi è in testa quelli di valore basso, quasi sempre inutili per… tagliare il traguardo.

Un gioco veloce e divertente per tutta la famiglia: facile da spiegare e da giocare, ma pieno di colpi di scena.

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