Autore: |
Dorra Stefan
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Artista: |
Hartwig Jo
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Editore: |
Queen Games
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Numero giocatori: | 3 - 5 |
Durata media: | 30 minuti |
Tipologia giocatori: | Da 8 anni |
Ambientazione: | Formare ciurme di pirati per assaltare i vascelli |
Categoria: |
Astratto
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Meccanica: |
Posare tessere-pedine-ecc.
Maggioranze Combinazioni-Allineamenti |
Motore: |
Uso di risorse varie, segnalini, pezzi speciali
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Nomi alternativi: |
Seerauber
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Componenti: | Visualizza la lista dei componenti |
Grafica: | 7 |
Regolamento: | 7 |
Gradimento: | 7 |
Fortuna: | 0 |
Difficoltà: | 2 |
Valutazione BGG | |
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Voto: | 6.27 |
Votanti: | 1.794 |
Classifica: | #4012 |
Valutazione riviste | |
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Ilsa: | N.D. |
Plato: | N.D. |
Spielbox: | N.D. |
Win Magazine: | N.D. |
Potremmo definire BUCCANEER come un “filler” per riempire una mezzoretta di tempo “vuoto”, ma sarebbe fargli un torto perché il gioco non solo è divertente, ma è molto interattivo e costringe i partecipanti a valutare attentamente ogni mossa. La scatola contiene 15 grandi carte “Vascello” sulle quali sono indicati il “bottino” (oggetti preziosi o scrigni), i “dobloni” disponibili ed il numero minimo di pirati necessario per abbordarle.
I giocatori ricevono 5 dischi di legno colorato sui quali sono applicati degli adesivi con la faccia di 5 diversi pirati, ognuno dei quali ha un valore che corrisponde al compenso per la sua partecipazione ad un abbordaggio: tutti i dischi devono essere bene in vista sul tavolo davanti a chi li controlla.
A turno i giocatori possono scegliere una delle seguenti azioni:
A seguito di un abbordaggio il “Capitano” dei pirati (il dischetto più in alto nella pila) riceve una tessera “Bottino”, mentre il “Nostromo” riceve la seconda tessera (se c’è): poi il Capitano incassai dobloni indicati sulla carta e li distribuisce a tutti i pirati di colore diverso dal suo: se i soldi non bastano a pagare tutti il giocatore deve usare i soldi personali.
Dopo che sono state abbordati i 15 vascelli la partita finisce e chi ha più soldi (sommando il valore di tutte le tessere Bottino e i Dobloni incassati) vince.
BUCCANEER è un gioco che si impara in pochi minuti ma che occorre poi gestire in maniera abbastanza oculata per riuscire non solo a partecipare ad un abbordaggio e ricevere la parte di dobloni dovuta ai pirati del proprio colore, ma anche e soprattutto per mandare all’attacco un nostro “Capitano” e quindi guadagnare i più consistenti “bottini” (forzieri da 15 punti, botti da 12, candelabri da 9 e spade da 6).
Per riuscire in questa operazione però bisogna avere uno dei nostri dischi sulla cima di una pila e sperare che sul mare ci sia almeno un vascello che valga la pena di abbordare: è vero che il Capitano ottiene sempre una tessera “bottino”, ma se ci sono troppi pirati da pagare i dobloni incassati potrebbero non bastare e il giocatore dovrebbe spendere i soldi della sua riserva personale, riducendo il suo… utile.
Non riuscendo a mettere in cima alle pile i nostri pirati bisogna cercare almeno di averne qualcuno al secondo posto (Nostromo) perché essi otterranno la seconda tessera “bottino” (disponibile però solo sui vascelli più importanti) e il Capitano dovrà anche pagare i dobloni indicati sul nostro pirata. Interessante anche la regola che permette ad un equipaggio di “ammutinarsi”: questo succede se in una pila con tre nostri pirati il capitano è di un altro colore e noi possiamo costringerlo ad abbordare una nave.
Per quanto detto sopra è molto importante sapere dove piazzare i propri dischi ad inizio partita in modo da non essere costretti ad eseguire delle disastrose mosse “obbligate”: per esempio quando non abbiamo più dischi di riserva ed un nostro Capitano è in cima ad una grossa pila costretta ad abbordare un vascello di scarso valore. Meglio piazzare i pirati su pile in crescita quando ci sono vascelli ricchi e lasciarli “coprire” dagli avversari quando le prede sono di scarso valore. Grande interazione dunque e partite sempre divertenti… anche quando si perde!
Rivista | Numero | Anno | Titolo articolo | Pagina | Autore | Tipo articolo |
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ITP Magazine | 04 | 2006 | Recensione | 4 | Piccardi Paolo | Recensione dettagliata |