Autore: |
Rosenberg Uwe
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Artista: |
Pertoft Bjorn
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Editore: |
Lookout Games
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Numero giocatori: | 2 - 7 |
Durata media: | 60 minuti |
Tipologia giocatori: | Da 12 anni |
Ambientazione: | Seminare e raccogliere "fagioli" |
Categoria: |
Carte Speciali
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Meccanica: |
Combinazioni-Allineamenti
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Motore: |
Carte
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Espansioni: |
Bohnanza: Isla Bohnita
Bohnanza: High Bohn Bohnanza: Bohnaparte Bohnanza: Telebohn Bohnanza: Ladybohn Bohnanza: Bohn Camillo Bohnanza: Marco Bohno |
Nomi alternativi: |
Bohnilaum
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Componenti: | Visualizza la lista dei componenti |
Grafica: | 7 |
Regolamento: | 7 |
Gradimento: | 7 |
Fortuna: | 4 |
Difficoltà: | 3 |
Valutazione BGG | |
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Voto: | 7.06 |
Votanti: | 47.508 |
Classifica: | #528 |
Valutazione riviste | |
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Ilsa: | N.D. |
Plato: | B |
Spielbox: | N.D. |
Win Magazine: | A |
BOHNANZA è un divertente gioco di carte da praticare in tanti: anzi consiglio senz'altro di mettersi al tavolo almeno in cinque per approfittare di tutte le particolarità di questo piccolo capolavoro.
Tutti i giocatori ricevono inizialmente una mano di 5 carte, ma attenzione: esse devono essere tenute in mano nello stesso ordine con cui sono state distribuite. In altre parole non si può cambiare la disposizione delle carte nella propria mano e l'unico modo per sbarazzarsi di carte inutili è quello di smerciarle in seguito ai concorrenti.
Al suo turno ogni giocatore deve:
(1) piantare almeno un tipo di seme (in pratica posare una o più carte dello stesso tipo davanti a sé in una delle due possibili colonne, chiamate "campi");
(2) pescare due carte dal mazzo e posarle sul tavolo in modo che tutti le possano vedere;
(3) cercare di commerciare con gli altri giocatori le carte sul tavolo per ottenere carte adatte al proprio gioco: è in questa fase che si possono scambiare o donare anche le carte che si hanno in mano, indipendentemente dalla loro posizione;
(4) piantare le carte scambiate durante la fase precedente: tutti giocatori che hanno ricevuto nuove carte devono giocarle nei due "campi" davanti a loro e se entrambi sono già occupati devono vendere tutte le carte di uno o entrambi per fare posto ai nuovi semi;
(5) pescare tre carte dal mazzo, una alla volta, per aggiungerle alla mano, rispettando come sempre l'ordine con cui sono state ricevute.
Lo scopo del gioco è fare combinazioni di carte dello stesso tipo per poi "venderle" e ricavare monete d'oro. Un campo viene venduto scartando tutti i semi ed incassando le monete indicate in basso su quelle carte: per esempio le "Black Eyed Beans" (presenti in 10 esemplari nel mazzo) assegnano 1 moneta scartandone due, 2 monete con 4 scarti, 3-4 monete con 5-6 scarti.
È possibile acquistare anche un Terzo campo (pagandolo 5 monete) per avere maggiore flessibilità e quindi poter meglio collezionare carte dello stesso tipo senza dover smantellare i campi troppo in fretta.
Quando il mazzo si esaurisce si rimescolano gli scarti e si continua il gioco. Esaurito il terzo mazzo la partita finisce e chi ha più monete vince.
È evidente che la parte più divertente di BOHNANZA è quella del commercio. Qui i giocatori dovranno essere un po' istrioni e, con blandizie, minacce o promesse di favori futuri, devono cercare di convincere gli avversari a scambiare le carte scoperte con altre da piantare subito: e se nessun altro metodo ha funzionato le carte si possono anche regalare per evitare di doverle piantare per forza e rovinare una combinazione già in costruzione.
Ogni tipo di "seme" è presente nel mazzo con un diverso numero di carte: le Coffee beans, per esempio, sono ben 24, mentre le Green beans sono 14 e le Cacao beans solo 4. Ovviamente anche il ricavo è diverso: così, continuando il nostro esempio, per ottenere DUE monete bastano solo 2 Cocoa, contro le 5 delle Green e le 7 delle Coffee.
Ma è altrettanto vero che se un giocatore ha bisogno di carte rare dovrà essere disposto a fare grandi concessioni durante il commercio pur di ottenerle.
Un campo può essere venduto quando si vuole, anche subito prima di piantare un nuovo seme: tutte le carte vengono scartate salvo quelle dell’incasso (si usa il retro delle carte per indicare le monete).
In questo modo dopo il primo mazzo resteranno la metà circa delle carte e dopo il secondo la fine della partita sarà piuttosto veloce.
In generale conviene cercare di collezionare soprattutto le carte di valore intermedio (Chili, Stink, Green, Soy) perché sono in numero sufficiente e necessitano di quantità basse già per ottenere 1-2 monete.
È però importante guardare anche il gioco degli avversari ed evitare di farsi concorrenza in semi rari: già sono pochi, e chi le girerà durante la fase di commercio se ne potrà approfittare facendo iniziare una vera e propria asta al rialzo. Consigliato per le compagnie numerose e con tanta voglia di farsi i dispetti.
Era il 1997 quando un giovane autore ebbe la soddisfazione di vedere pubblicato il suo primo gioco: Bohnanza (dalla parola tedesca “bhone” che significa “Fagiolo” o Seme, da cui la traduzione del gioco in italiano con il nome di “Semenza”) edito dalla ditta tedesca Amigo, specializzata proprio in giochi di carte. L’autore era quel Uwe Rosenberg che sarebbe poi diventato molto famoso in tutto il mondo con il suo Agricola, primo di una lunga serie di successi (Le Havre, Loyang, Ora et Labora, Glass Road, Caverna, Fields of Arle, Odin, Nusfjord, Reykholt, Hallertau, Patchwork, Cottage Garden, ecc. per non citare che i più famosi).
Ma torniamo a Bohnanza e cerchiamo di capire perché ha avuto un successo mondiale così importante, al punto da generare almeno una ventina di espansioni o nuovi giochi, tutti ambientati nel mondo dei “fagioli” e dei vegetali loro simili.
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WIN The Game Journal | 502 | 2017 | Bohnanza 20 Jahre | 6 | De Cassan Dagmar | Recensione |
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