Black Hat (2015)
Giudizio complessivo:
Autore: Klausner Thomas
Multamäki Timo
Artista: Everts Scott
Kasanen Jere
Lewis John
Salmijarvi Juha
Editore: Dragon Dawn Productions
Numero giocatori: 2 - 6
Durata media: 45 minuti
Tipologia giocatori: Da 10 anni
Ambientazione: Degli hackers cercano di introdursi nel sitema dell'FBI
Categoria: Carte Speciali
Meccanica: Giochi di presa
Motore: Carte
Componenti: Visualizza la lista dei componenti
Grafica: 6
Regolamento: 6
Gradimento: 6
Fortuna: 4
Difficoltà: 2
Valutazione BGG
Voto: 6.05
Votanti: 209
Classifica: N.D.
Valutazione riviste
Ilsa: N.D.
Plato: N.D.
Spielbox: N.D.
Win Magazine: N.D.

Descrizione

BLACK HAT (questo nome in gergo indica un Hacker malintenzionato) è un gioco di carte dove vincere una mano serve a fare avanzare uno dei propri hackers all'interno di un sistema gestionale.

Ad inizio partita due segnalini per giocatore sono posti nelle caselle di partenza del tabellone: lo scopo è quello di arrivare all'estremità opposta, attraversando una serie di "stanze virtuali" (che in realtà rappresentano degli "accounts" contenuti nel sistema).

Il primo segnalino che raggiunge il cuore del computer (la casella “Critical Assets”) interrompe la partita e fa passare al conteggio finale dei punti. Tutti i giocatori ricevono 10 carte (prese da un mazzo che ne contiene 83, in 6 serie numerate da "1" a "13" più 5 jolly: ogni numero si distingue anche per un diverso colore) e formano con esse la mano di partenza.

Uno dei giocatori, scelto casualmente con le carte, riceve la “Black Hat”, una carta speciale da usare come jolly in condizioni particolari. Esce per primo il giocatore a destra della “Black Hat” e si procede quindi in senso orario: chi "esce" deve decidere quante e quali carte giocare, mentre gli altri devono poi "rispondere" con combinazioni uguali o più alte.

Se, per esempio, il primo giocatore è uscito con una coppia di "9" lo si può superare con un'altra coppia di "9" o con coppie di valore superiore (da 10 a 13). Se un giocatore ha un jolly lo può utilizzare al posto di un'altra carta qualsiasi.

Chi mette in tavola la combinazione migliore vince la mano e fa avanzare uno dei suoi segnalini sul tabellone (oppure, in alternativa, uno dei segnalini avversari che si trova su una casella di valore negativo).

Se viene giocata la “Black Hat” (sempre come Jolly perché non può mai essere usata da sola) vincerà la mano la combinazione peggiore (la più bassa) ma il vincitore, dopo aver mosso la sua pedina, deve decidere se prendere in mano TUTTE le carte giocate in quella mano o soltanto la “Black Hat” e tante carte "non jolly" quante erano quelle usate dal primo giocatore.

Se uno dei partecipanti finisce tutte le carte della sua mano la manche si arresta e tutti contano i punti delle carte rimaste ed aggiungono quelli (positivi o negativi) delle caselle in cui si trovano le rispettive pedine sul tabellone.

Il punteggio raggiunto viene segnato in un'apposita tabella. Quando una pedina raggiunge la casella "traguardo" si effettua l'ultimo conteggio ed il giocatore con MENO punti vince la partita e diventa Hacker dell'anno.  

Commento

Fin dall'inizio di una partita a BLACK HAT i giocatori devono tener presente che bisogna sbarazzarsi al più presto delle carte più costose e fare avanzare le pedine nelle caselle più "leggere". e quindi nelle prime "mani" quindi si tenderà a giocare combinazioni di carte molto alte.

Quando non è possibile rispondere correttamente ad una combinazione (per esempio se si devono giocare coppie o tris e non se ne possiede nessuno) la regola permette di scartare UNA SINGOLA carta (che sarà ovviamente quella di valore più alto che non si può fare combinare diversamente).

È possibile anche uscire con una sola carta, quando non si può fare di meglio, sempre per sbarazzarsi di "carichi pesanti". Giocare la “Black Hat” al momento giusto è fondamentale, ovviamente in una combinazione di valore molto alto e verso la fine della manche, per costringere un altro giocatore a prenderla insieme ad un certo numero di carte che appesantiranno la sua mano.

Il percorso sul tabellone contiene alcune caselle che bloccano per sempre la pedina (l'FBI ha pur sempre dei programmi antivirus piuttosto avanzati) e quindi è bene cercare di costringere un avversario a caderci dentro per mancanza di mosse alternative (sul tabellone si avanza secondo delle frecce e quindi non si può mai tornare indietro).

Quando una pedina che deve avanzare si trova davanti a delle caselle occupate ... semplicemente le salta (in questo modo si superano le trappole che hanno bloccato gli avversari).

Arrivare per primi alla meta potrebbe non essere sufficiente a vincere, se nelle manche precedenti si sono prese troppe penalità, quindi è bene controllare anche la situazione degli altri.

Il gioco contiene tessere alternative per modificare la conformazione del tabellone (ed avere così partite sempre diverse), regole speciali per giocare in due ed alcune varianti.  

Trovi una descrizione più approfondita su balenaludens.it

In questa recensione parleremo di Black Hat, della ditta Dragon Dawn, ideato per 2-6 giocatori di età da 10 anni in su e della durata di 30-45 minuti (a seconda del numero dei partecipanti). Dragon Dawn è una casa editrice finlandese e Timo Multimaki, che abbiamo avuto il piacere di conoscere e ospitare con la famiglia durante una sua breve vacanza in Romagna, è sicuramente più noto come autore del gioco Perdition Mouth (un dungeon crawler di cui abbiamo già parlato in anteprima un paio di anni fa). Black Hat è fondamentalmente un gioco di carte nel quale si devono fare delle prese che permettono successivamente di spostare le proprie pedine su un tabellone, dove simuleranno dei programmi di hackeraggio all’interno di un computer governativo.

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