Autore: |
Delonge Franz Benno
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Artista: |
Vohwinkel Franz
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Editore: |
Goldsieber Spiele
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Numero giocatori: | 2 - 5 |
Durata media: | 60 minuti |
Tipologia giocatori: | Da 10 anni |
Ambientazione: | Creazione di una città e dei suoi servizi |
Categoria: |
Sviluppo-Ampliamento
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Meccanica: |
Combinazioni-Allineamenti
Controllo Aree |
Motore: |
Carte
Uso di risorse varie, segnalini, pezzi speciali |
Componenti: | Visualizza la lista dei componenti |
Grafica: | 8 |
Regolamento: | 7 |
Gradimento: | 6 |
Fortuna: | 3 |
Difficoltà: | 3 |
Valutazione BGG | |
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Voto: | 6.86 |
Votanti: | 2.456 |
Classifica: | #1969 |
Valutazione riviste | |
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Ilsa: | C |
Plato: | N.D. |
Spielbox: | N.D. |
Win Magazine: | N.D. |
BIG CITY è fondamentalmente un gioco “astratto” dove però la bellezza dei pezzi utilizzati (miniature di plastica colorata che rappresentano i vari edifici di una grande città in via di sviluppo) rende le partite piacevoli e competitive. Si parte mettendo sul tavolo una plancia di 3x3 caselle (11-19): la casella 15, che si trova proprio al centro della plancia, può essere coperta solo dalla miniatura del municipio, mentre tutte le altre potranno essere utilizzate per costruire vari tipi di edificio. Sempre sul tavolo vengono preparati otto diversi mazzetti di carte (numerate sul dorso da 1 a 8) ognuna delle quali contiene una “coordinata” relativa a quel quartiere (11, 34, 81, ecc.).
Prima di iniziare i giocatori prendono una carta da ognuno dei primi 5 mazzetti e poi, dopo averle esaminate attentamente, scelgono una plancia ciascuno (fra le 8 disponibili in totale) e la accostano a quelle già in tavola, facendo in modo che ci sia continuità di strade fra una e l’altra). Al suo turno ogni giocatore può effettuare UNA delle seguenti azioni:
La maggior parte degli edifici posati in tavola assegna dei Punti Vittoria in base alla posizione sua e di altri edifici adiacenti (leggere il “come” nel commento sottostante). La partita finisce quando non è più possibile costruire oppure se tutti i giocatori passano consecutivamente. Il segnalino più avanzato nel tabellone segna-punti assegna allora la vittoria.
Il cuore di BIG CITY sta naturalmente nella ricerca delle carte giuste per poter poi posare gli edifici più grandi che hanno anche il valore più alto: per questo inizialmente può convenire cambiare alcune delle proprie carte andando “a caccia” di altre adiacenti, puntando ad averne almeno tre in linea per posare uffici o casette da 3 quadrati, che valgono 10 Punti Vittoria (PV), mentre quelli da due valgono 6 PV e quelle da un solo quadretto soltanto 2 PV.
Ogni tipo di edificio può ricevere inoltre dei “bonus/malus” in base al suo piazzamento, anche se alcuni di essi non hanno alcun valore intrinseco (municipio, fabbriche e parchi) mentre altri, di grande valore, devono rispettare delle scelte obbligatorie: così la chiesa vale 15 PV ma può essere posata solo su caselle con numero doppio (11, 22, 33, ecc.) purché siano le ultime libere della loro plancia. I Grandi Magazzino valgono ben 30 PV, ma devono essere posati adiacenti ad un’abitazione, un ufficio, un tram ed un edificio speciale.
Le abitazioni e gli uffici possono salire di valore in base alla loro posizione nella città e soprattutto se sono adiacenti ad un tram (i PV raddoppiano) o al Municipio (raddoppiano) o a entrambi contemporaneamente (valore triplicato). Se invece vengono posati adiacenti ad una fabbrica il loro valore iniziale viene ridotto di 2 PV (prima di eventuali raddoppi) mentre se sono adiacenti ad un parco il loro valore iniziale viene aumentato di 1 PV.
Le fabbriche ed i parchi vengono giocati in modo diverso: ognuno di questi “edifici” infatti è stampato su una carta ben specifica: il possessore non deve quindi giocare delle carte con le coordinate, ma mostrando quella relativa all’edificio può piazzarlo dove vuole, rispettando poche semplici indicazioni (almeno due quadretti devono essere nel bordo esterno per le fabbriche, mentre per i parchi al massimo un quadretto può essere esterno).
Il ruolo primario di questi quattro “pezzi” è quello di aggiungere dei malus (fabbriche) o dei bonus (parchi) quando verranno posati altri edifici nelle loro adiacenze, ma quello secondario è di “occupare” un certo numero di caselle per rendere inutili le relative carte coordinata. I giocatori che le posseggono si trovano dunque in mano della semplice … carta straccia e devono cercare di cambiare rapidamente quelle carte per ricominciare da un’altra parte, spesso andando a pescarne alcune di un quartiere non ancora messo in campo per essere pronti a coprirlo successivamente con qualche edificio importante.
Banche, cinema e ufficio postale infine offrono 5 PV ognuno a chi li posa in tavola: essi occupano solo un quadretto ma richiedono di essere costruiti adiacenti ad una combinazione di altri edifici: due uffici per la banca, due abitazioni per il cinema, un ufficio ed un’abitazione per la Posta.
L’effetto scenico del tabellone a fine partita è certamente molto accattivante ed il gioco non è così complicato, quindi può essere tranquillamente effettuato in famiglia, con amici o al club, sfruttando naturalmente l’invitante “colpo d’occhio”.
Rivista | Numero | Anno | Titolo articolo | Pagina | Autore | Tipo articolo |
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ILSA Magazine | 15 | 2012 | Sotto la lente | 18 | Sarcinelli Francesco | Recensione dettagliata |
GiocAreA | 12 | 1999 | Recensioni Giochi | 69 | Catalani Aldo | Recensione |