Ben-Hur: Chariot Race Game (1960)
Giudizio complessivo:
Autore: Wyler W.
Artista: ???
Editore: Editrice Giochi
Numero giocatori: 2 - 6
Durata media: 60 minuti
Tipologia giocatori: Da 10 anni
Ambientazione: Corsa di Quadrighe
Categoria: Sport
Meccanica: Corse
Motore: Dadi
Componenti: Visualizza la lista dei componenti
Grafica: 6
Regolamento: 7
Gradimento: 6
Fortuna: 6
Difficoltà: 4
Valutazione BGG
Voto: 5.8
Votanti: 10
Classifica: N.D.
Valutazione riviste
Ilsa: N.D.
Plato: N.D.
Spielbox: N.D.
Win Magazine: N.D.

Descrizione

Si tratta di un gioco del 1959, uscito per sfruttare “commercialmente” il grande successo del film che porta lo stesso nome, BEN HUR (con Charlton Heston, tra gli altri) e si riferisce alla scena della corsa delle quadrighe nell’arena.

Si comincia collocando le 5 quadrighe sulla linea di partenza, una per corsia, in un ordine casuale: ogni giocatore riceve alcuni gettoni “ruota rotta” (in base al numero dei partecipanti) ed una tessera “Tris” (che deve mantenere segreta). Queste tessere indicano in che ordine dovrebbero arrivare al traguardo le prime tre quadrighe in modo da far vincere al giocator il massimo numero di talenti.

Dopo aver ben esaminato la loro carta “Tris” e la posizione dei cavalli sulla linea di partenza, i giocatori, a turno collocano i gettoni “ruota rotta” sulle piste, facendo attenzione a lasciare libere le prime sei caselle e le ultime due. Si tratta di un’operazione importante che serve ad ostacolare i cavalli che non sono indicati sulla propria carta per rallentare la loro corsa. Naturalmente è+ vietato chiudere l’intera pista: almeno una casella deve restare libera per il passaggio dei cavalli. 

Ogni partita è composta da due corse separate. Il giocatore di turno deve far ruotare il cavallo sulla plancia dei “movimenti” e poi muovere un cavallo di sua scelta in base al risultato ottenuto:

  1. – Valore da “1” a “6”: il cavallo scelto avanza di 1-6 caselle in linea retta
  2. - Casella "Interno": il cavallo scelto viene spostato nella corsia adiacente verso l'interno dell'anello, senza avanzare; 
  3. – Casella “Esterno”: il cavallo scelto viene spostato nella corsia adiacente verso l’esterno dell’anello, senza avanzare;
  4. - Casella “Interno o Esterno”: il cavallo scelto viene spostato, a scelta, nella corsia adiacente verso l’interno o verso l’esterno dell’anello, senza avanzare.

La corsa continua fino a che le prime tre quadrighe superano il traguardo: tutti i giocatori mostrano le loro tessere “Tris” ed incassano una vincita che si basa sulla corrispondenza fra l’ordine d’arrivo e la posizione delle quadrighe sulla tessera (vedi sotto). Ognuno intasca le monete vinte, poi si tolgono tutte le “rotte” dal percorso, si rimettono le quadrighe a caso sulla linea di partenza e si ripete l’intera procedura. Al termine della seconda corsa la corona di alloro sarà posata sulla testa di chi avrà guadagnato più monete d’oro.

Commento

Se una partita a BEN HUR fosse regolata solo dal movimento dei cavalli (e quindi dalla fortuna ottenuta sulla plancia “movimento”) il gioco non sarebbe molto divertente e resterebbe in ballo solo la suspence per capire che cavallo vincente hanno gli altri: ma fortunatamente i partecipanti hanno a disposizione delle “armi” con cui modificare la corsa e danneggiare i cavalli che non li interessano.

Una importante considerazione riguarda il percorso: nelle curve infatti la corsia interna conta 12 caselle soltanto, mentre la sesta (quella più esterno) di caselle ne ha invece ben 26. Quindi posizionare le bighe che ci interessano nella prima, seconda (15 caselle) o al massimo nella terza corsia (18 caselle) è fondamentale per rimanere in corsa per la vittoria, soprattutto nella seconda curva, quella prima del traguardo. Un corretto uso di “interno” o “esterno” proprio all’imbocco della curva potrebbe ostacolare notevolmente i cavalli dietro, tant’è vero che molti giocatori preferiscono correre sulla seconda corsia per avere più flessibilità prima delle curve.

La prima “cattiveria” è invece lo speronamento: nel film i carri avevano delle lame rotanti ai fianchi e con quelle cercavano di rompere le razze di legno delle ruote avversarie. Qui ogni biga che supera anche solo di una casella una o più bighe avversarie in corsie adiacenti alla sua può speronarne una facendola indietreggiare di quattro caselle.

La seconda “cattiveria” si può utilizzare quando si ottiene un “3” sulla plancia dei movimenti: in questo caso il giocatore può tirare di nuovo e se ottiene un numero dispari può scegliere fra:

  1. – avanzare ancora una quadriga di quel numero di spazi;
  2. – togliere una “ruota” rotta da una qualsiasi corsia per posizionarla in un’altra a sua scelta;

All’arrivo i cavalli arrivati 1°, 2° e 3° ed in questa posizione anche sulle tessere “Tris” assegnano rispettivamente 5-4-3 monete d’oro. Ma qualche moneta si guadagna anche se un cavallo vincente era segnato 2° o 3° nella propria tessera (3-1 monete) o se un cavallo arrivato 2° era segnato 1° o 3° nella tessera (2-1 monete).

Nonostante la sua ragguardevole età (61 anni nel 2020) questo gioco è ancora divertente da provare, soprattutto in famiglia o con giocatori alle prime armi. Mi risulta che ne siano state pubblicate altre edizioni (di cui una con le pedine di legno) ma non sono maia stato capace di trovarne una sul mercato.

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