Autore: |
Non disponibile
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Artista: |
???
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Editore: |
Aladdin ![]() |
Numero giocatori: | 1 - 4 |
Durata media: | 45 minuti |
Tipologia giocatori: | Da 10 anni |
Ambientazione: | Formare parole usando delle carte |
Categoria: |
Lettere-Parole
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Meccanica: |
Posare tessere-pedine-ecc.
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Motore: |
Carte
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Componenti: | Visualizza la lista dei componenti |
Grafica: | 6 |
Regolamento: | 6 |
Gradimento: | 7 |
Fortuna: | 3 |
Difficoltà: | 2 |
Valutazione BGG | |
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Voto: | 6.47 |
Votanti: | 191 |
Classifica: | #10414 |
Valutazione riviste | |
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Ilsa: | N.D. |
Plato: | N.D. |
Spielbox: | N.D. |
Win Magazine: | N.D. |
Con BALI i giocatori utilizzano un mazzo di carte (su ognuna delle quali è stampata semplicemente una lettera dell’alfabeto) per costruire delle parole di 3 o più lettere con le quali ottenere dei Punti Vittoria (PV). Si possono utilizzare tutte le parole del vocabolario italiano con l’eccezione dei nomi proprio, delle abbreviazioni, di parole dialettali o straniere.
Se si gioca in due, dopo avere ben mescolato un solo mazzo si prendono 7 carte per uno e si posano allineate sul tavolo a formare la prima lettera di sette diverse colonne: se invece si gioca in tre o quattro di usano entrambi i mazzi e verranno date cinque carte per uno (in tre) oppure quattro a testa (in quattro).
Al suo turno un giocatore può utilizzare le sue carte per costruire una parola di almeno tre lettere, oppure può usare le carte di un avversario, costruendo la parola davanti a lui: se la parola è finita ed ha un senso compiuto il giocatore ritira tutte le carte utilizzate e le mette da parte, colando il punteggio. Se invece un giocatore non vuole chiudere una parola (sperando di allungarla nel turno successivo) le carte incolonnate restano sul tavolo. Finito il turno tutti i “buchi” rimasti vengono chiusi prendendo nuove carte dal mazzo.
La partita procede in questo modo fino al termine del mazzo: a questo punto i giocatori possono ancora cercare di completare altre parole con le carte che sono rimaste in tavola (le proprie e quelle degli avversari) e quando diventa chiaro che non ci sono più possibilità la partita finisce. Vince chi ottiene il totale più alto
È possibile giocare in solitario cercando di migliorare il proprio punteggio in ogni partita successiva, oppure giocare a squadre con i due partners seduti di fronte uno all’altro.
La prima cosa da fare giocando a BALI qui da noi è togliere le cinque lettere straniere (ovvero J-K-W-X-Y: una carta ciascuna) perché non sono utilizzabili in parole normali della lingua italiana. Fatto ciò notiamo che in ogni mazzo:
Queste informazioni sono molto importanti per utilizzare al meglio le proprie carte (o per andare a sfruttare quelle degli avversari) ma anche per sapere se una parola può ancora essere formata o accresciuta o se invece, non essendo più disponibili le lettere necessarie, conviene ritrarla ed incassare i relativi PV.
Per ogni parola formata e ritirata dal tavolo il giocatore deve sommare i PV delle lettere usate e moltiplicare qual totale per il numero delle carte: se, per esempio, ho scritto la parola CANE il suo valore di base è di 1+0+1+0 che, moltiplicato per quattro lettere, dà un totale di 8 PV. Se avessi invece scritto ZUCCA (4+0+1+1+0) il suo valore finale sarebbe 6x5= 30 PV, e così via.
Questo significa che con lettere di basso valore si può anche rischiare di iniziare una parola e lasciarla in campo sperando di ottenere, pescando, le lettere che mancano (per esempio il CANE potrebbe diventare CANESTRO, passando da 8 PV a 5x8=40 PV): se invece ma se il valore di una parola “corta” è già buono conviene … incassare subito.
L’unica nota “stonata” del gioco, a mio avviso, è la carta BALI, un vero e proprio Jolly che vale (da sola) ben 5 PV e che può essere utilizzata al posto di una qualsiasi lettera: chi la pesca infatti ha in mano un “moltiplicatore” di punti incredibile (provate a metterla con ZUCCA al posto di una vocale ed otterrete 55 PV, con CANESTRO sarebbero 80 PV) per cui noi giochiamo assegnandole il valore “1” oppure togliendola semplicemente dal gioco.