Azul: Queen's Garden (2021)
Giudizio complessivo:
Autore: Kiesling Michael
Artista: Quilliams Chris
Editore: Next Move Games
Ghenos Games
Numero giocatori: 2 - 4
Durata media: 90 minuti
Tipologia giocatori: Da 10 anni
Ambientazione: Creare nuove decorazioni con piastrelle e plancette esagonali.
Categoria: Astratto
Meccanica: Combinazioni-Allineamenti
Motore: Tessere
Componenti: Visualizza la lista dei componenti
Grafica: 8
Regolamento: 7
Gradimento: 7
Fortuna: 2
Difficoltà: 4
Valutazione BGG
Voto: 7.48
Votanti: 5.102
Classifica: #662
Valutazione riviste
Ilsa: N.D.
Plato: N.D.
Spielbox: D
Win Magazine: N.D.

Descrizione

AZUL: QUEEN’S GARDEN è il quarto nato di questa interessante serie ideata da Michael Kiesling e, a mio avviso, è anche il più difficile, per cui, contrariamente ai fratelli, penso che sia riservato soprattutto ai giocatori più esperti. Il tabellone al centro del tavolo serve a selezionare i quattro turni del gioco ed i punti dei partecipanti: un disco girevole al centro indica i colori e/o i disegni che riceveranno un bonus in Punti Vittori (PV) per quel turno.

Le 108 tessere (come sempre di plastica dura) sono a forma esagonale in 6 colori diversi: ognuna di esse ha un disegno stampato su entrambe le facce, il quale indica anche il numero di tessere da pagare per poterla piazzare sulla propria plancia personale. Basta una sola tessera per piazzare un “albero”, ce ne vogliono due per un “uccello”, ecc. fino alle 6 delle “campanelle”. Al centro della plancia personale si posiziona una plancetta “Fontana” con sei caselle esagonali libere, da utilizzare per piazzare le tessere di plastica.

Poi ci sono 36 plancette esagonali “espansione giardino” stampate sui due lati: da una parte abbiamo 7 caselle libere mentre dall’altra vediamo un “padiglione” al centro ed un disegno su uno dei sei esagoni che lo circondano. Si formano quattro pile di plancette “espansione” (una per turno) e, contrariamente a quanto succedeva nei giochi precedenti, qui si “carica” con 7 piastrelle la prima delle plancette, in cima alla prima pila: quando almeno una tessera viene prelevata la plancetta si sposta sul tavolo, si “carica” la seguente, continuando in questo modo fino al termine del turno, che avviene quando tutti i giocatori decidono di passare.

Le tessere piazzate in maniera intelligente permettono di ottenere dei Jolly da utilizzare per supportare la posa di qualsiasi colore e qualsiasi disegno, ma non possono mai essere messe sulla propria plancia: almeno una tessera deve essere colorata. Il piazzamento si può fare accostando un pezzo adiacente ad un altro che:

  1. - abbia lo stesso colore ma disegno diverso;
  2. -  abbia lo stesso disegno ma colore diverso.

Si procede in questo modo, alternando gli “acquisti” delle piastrelle alla loro posa, e al termine di ogni manche si effettua un conteggio parziale in base alle tessere piazzate in base ai colori ed ai disegni indicati dalla rotella del tabellone: alla fine del quarto turno si contano anche i PV per le combinazioni sulla plancia personale e chi ottiene il totale più alto vince.

Commento

Per capire come vincere ad AZUL: QUEEN’S GARDEN bisogna conoscere fin da subito il modo di fare PV: il primo consiste nel posare tessere del colore e del disegno indicate nelle tre “fessure” della ruota al centro del tabellone. Ognuna di queste tessere apporta 1-2-3 PV a seconda della difficoltà di piazzamento (le campanelle, per esempio, costano sei tessere e quindi valgono 3 PV, mentre gli alberi danno 1 PV soltanto).

Il secondo consiste nel piazzare adiacenti gruppi di almeno TRE tessere con lo stesso colore (ma con simboli diversi) o con lo stesso simbolo (ma colori diversi), sapendo che riuscendo a fare “gruppi” di 6 piastrelle si guadagnano anche 6 PV extra: a fine partita ogni gruppo assegna un numero di PV pari alla somma del valore di ogni tessera.

Man mano che le plancette con l’offerta di tessere vengono completamente svuotate vengono girate sulla faccia “A” e mostrano un “padiglione” nella casella centrale, una casella colorata (con simbolo) e 5 caselle vuote: è importante acquistare quelle che si sposano al meglio con il nostro gioco in modo da iniziare nuovi gruppi.

Naturalmente il “trucco” consiste nell’accostare a tessere già in campo altre tessere con lo stesso colore o lo stesso simbolo in modo da iniziare un’altra serie, facendo però attenzione a non “inquinare” una successione di tessere con pezzi che non potranno poi essere abbinati

Nei nostri test molti dei giocatori hanno iniziato la partita coprendo le sei tessere della fontana con lo stesso colore o lo stesso simbolo (in modo da avere una sequenza completa da 6 PV), e acquistando un paio di plancette extra per piazzare qualche tessera diversa, poi hanno aggiunto altre plancette partendo con nuove serie interfacciate a quelle già posate. Non è facile “vedere” le mosse in anticipo e c’è sempre il rischio che gli avversari ci portino via le piastrelle che ci servono, ma la soddisfazione di chiudere una serie da “SEI” è davvero grande.

Trovi una descrizione più approfondita su balenaludens.it

La saga di “Azul” è tutta ambientata nella penisola iberica ed anche Azul: Il Giardino della Regina non fa eccezione: questa volta dobbiamo creare un giardino alla corte del Re Manuel I del Portogallo e lo faremo sfruttando delle piastrelle esagonali di plastica dura e lucida (come nei giochi precedenti). Ci sembra che il gioco si sia ispirato soprattutto a Summer Pavillon per quanto riguarda la posa delle tessere. Adatto ad un pubblico di 12 anni o più (il 10 riportato sulla scatola ci sembra un po’ ottimistico) il gioco, che dura quasi sempre più di un’ora, viene distribuito in Italia da Ghenos Games.  

Diciamo subito che, come ci è già successo con i fratelli (AzulAzul: Le vetrate di Sintra Azul Summer Pavilion) anche Azul: il Giardino della Regina ci è piaciuto molto, anche perché abbiamo dovuto spremere i nostri neuroni un po’ più del solito. Ma prima di tirare delle conclusioni andiamo a dare un’occhiata a cosa ci viene proposto.

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