Autore: |
Riedesser Wolfgang ![]() |
Artista: |
Berner Ingrid
Freitag Eckhard Thiemeier Thomas |
Editore: |
Ravensburger Spieleverlag GmbH ![]() |
Numero giocatori: | 2 - 6 |
Durata media: | 45 minuti |
Tipologia giocatori: | Da 12 anni |
Ambientazione: | Corse di Bighe |
Categoria: |
Sport
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Meccanica: |
Corse
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Motore: |
Carte
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Nomi alternativi: |
Ave Caesar
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Componenti: | Visualizza la lista dei componenti |
Grafica: | 7 |
Regolamento: | 7 |
Gradimento: | 7 |
Fortuna: | 4 |
Difficoltà: | 4 |
Valutazione BGG | |
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Voto: | 6.65 |
Votanti: | 4.910 |
Classifica: | #1793 |
Valutazione riviste | |
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Ilsa: | N.D. |
Plato: | B |
Spielbox: | N.D. |
Win Magazine: | N.D. |
Possiamo ormai considerare AVE CESARE come un "classico" a tutti gli effetti con regole semplici, pochi materiali da manipolare e molta interazione fra i giocatori.
Il tabellone è stampato sui due lati e mostra due piste per lato (rossa e gialla da una parte, per 5-6 giocatori, blu e bianca dall'altra, per 3-4 giocatori) che possono essere percorse in entrambi i sensi per aumentare il numero delle corse.
Ogni giocatore riceve una biga, una moneta ed un mazzo di 24 carte numerate da 1 a 6 (4 per ogni numero) da cui, dopo aver rimescolato per bene, ne estrae tre.
Le bighe vengono schierate sulla linea di partenza ed i giocatori, a turno, scoprono una delle loro carte e fanno avanzare il loro carro del numero di caselle indicato: attenzione però, perché contrariamente a tanti altri giochi di corse, in Ave Cesare si muove seguendo strettamente il turno di gioco e non l'ordine in campo, per cui è possibile che un concorrente trovi la strada sbarrata e non possa muovere.
Ed è proprio grazie a questa regola, ed alle "strettoie" del percorso (in certe zone della pista c'è una sola casella transitabile) che il gioco prende tutto il suo valore, perché se una biga non può avanzare (perché le sue carte hanno valori più alti delle caselle libere sul percorso) il giocatore deve passare il suo turno senza muovere.
In tutti gli altri casi ogni concorrente, dopo aver giocato, pesca una carta dal suo mazzo per averne sempre tre in mano.
Ogni corsa dura tre giri ma al termine del primo o del secondo è obbligatorio entrare nella corsia di Cesare (una strettoia di tre caselle davanti al palco dell'Imperatore) e gridare "Viva Cesare" scartando contemporaneamente la moneta ricevuta ad inizio partita: chi non ci riesce (soprattutto quando l'ingresso della corsia viene sbarrato da un avversario) verrà squalificato e non farà punti.
Si dichiara vincitrice la biga che, nel turno in cui si passa il traguardo finale, si trova più avanti di tutte. È anche possibile fare dei veri e propri "campionati" assegnando 6-4-3-2-1 punti ai primi cinque classificati e decidendo quante gare effettuare prima di stilare la classifica finale.
È chiaro che il vero "sale" di AVE CESARE sta nel riuscire a sfruttare al meglio le proprie carte cercando di far perdere tempo agli avversari con dei bloccaggi, ovvero occupando con la propria biga una strettoia oppure chiudendo l'ultima casella libera nelle corsie, in collaborazione con altre bighe.
Le curve sono divise da delle staccionate ed il numero di caselle nella pista esterna è sempre più alto di quelle all’interno, per cui, essendo obbligatorio muovere quando se ne ha la possibilità, a volte le bighe sono costrette a passare all'esterno, percorrendo più caselle del necessario: poiché la somma dei punti delle carte di ogni mazzetto è stata studiata in modo da assicurare l'arrivo al traguardo solo percorrendo le curve interne o, al più, perdendo 4-5 caselle extra, è dunque possibile che qualche equipaggio non riesca a d arrivare alla fine del terzo giro. Quindi non faranno punti.
Inoltre bisogna anche dire che le bighe in testa alla corsa non possono mai usare carte da "6" (a meno che non ne abbiano tre in mano) e quindi a volte, se gli altri numeri sono molto bassi, si assiste a sorpassi e controsorpassi continui.
Ma la mossa più "cattiva" di tutte resta ovviamente quella che blocca l'ingresso alla corsia di Cesare: spesso il primo che ci arriva costringe gli altri a fare un altro giro perché, dovendo obbligatoriamente giocare una carta, sono costretti a superare il palco senza poter entrare per depositare la famigerata moneta.
Ogni pista è diversa dalle altre, ma molte caselle sono comuni ai due percorsi di ogni facciata quindi, prima di partire, sarà bene studiare la posizione delle "strettoie" e, dopo aver attentamente valutato le carte, decidere se rischiare una partenza fulminea oppure se attendere almeno la fine del primo giro per scatenare i propri cavalli.
Un grande gioco per tutta la famiglia che assicura grande interattività e molti ... sfottò.