Autore: |
Hartwig Karsten ![]() |
Artista: |
Czarnè ![]() |
Editore: |
Alea ![]() |
Numero giocatori: | 2 - 5 |
Durata media: | 60 minuti |
Tipologia giocatori: | Da 12 anni |
Ambientazione: | Prestare denaaro ai Potenti per guadagnare Onori, Nobiltà e soldi |
Categoria: |
Carte Speciali
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Meccanica: |
Asta
Combinazioni-Allineamenti |
Motore: |
Carte
Tessere |
Componenti: | Visualizza la lista dei componenti |
Grafica: | 6 |
Regolamento: | 6 |
Gradimento: | 7 |
Fortuna: | 3 |
Difficoltà: | 3 |
Valutazione BGG | |
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Voto: | 6.41 |
Votanti: | 1.275 |
Classifica: | #4117 |
Valutazione riviste | |
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Ilsa: | N.D. |
Plato: | N.D. |
Spielbox: | N.D. |
Win Magazine: | N.D. |
Con AUGSBURG 1520 i giocatori entrano nella parte di facoltosi finanzieri di Augusta (una delle città più antiche e più interessanti della Baviera) i quali, concedendo “prestiti” alla nobiltà locale ed allo stesso Imperatore del Sacro Romano Impero, Massimiliano I°, devono cercare di ottenere le più alte cariche.
All’inizio della partita viene messo al centro del tavolo un tabellone sul quale sono stampati sia il tracciato segna-punti che le immagini di quattro nobili e dell’Imperatore, oltre alla pista dei turni. I giocatori pongono il loro marcatore sulla casella “0” del tracciato, mentre una pedina neutrale serve ad evidenziare il turno in corso.
Accanto al tabellone si piazzano le tessere che rappresentano le “cariche” della città di Augusta (Augsburg), mentre i giocatori ricevono 1.500 fiorini ed una plancia individuale, sulla quale sono indicati tre diversi “percorsi” da riempire con le tessere “carica” in modo da ottenere i seguenti benefici:
Per ottenere tutti i benefici indicati qui sopra è necessario utilizzare delle apposite carte “”Privilegio”; ne vengono messe in palio 5 ad ogni turno ed ognuna di esse mostra TRE diverse possibilità (ma i giocatori possono sceglierne solo due). Per ottenerle occorre avere l’appoggio di uno dei 5 nobili indicati sul tabellone, e per essere supportati bisogna vincere un’asta in cui si offrono carte Pagherò.
Attenzione però, perché in ogni partita il numero delle tessere Privilegio è inferiore a quello dei partecipanti, quindi certe “cariche”, se sono esaurite nella riserva, verranno rubate alla concorrenza nei turni successivi, dunque una volta ottenute devono esser sfruttate al meglio. La partita si chiude quando il marcatore dei turni ha raggiunto l’ultima casella (ci sono 2 turni in più del numero dei partecipanti) ed a questo punto chi ha più PP vince.
La descrizione fatta sopra non inquadra perfettamente il funzionamento di AUGSBURG 1520, che è più subdolo di quanto possa sembrare in un primo momento. Vediamo dunque qualche dettaglio extra per spiegare meglio le particolarità del gioco.
Innanzitutto alla partenza i giocatori ricevono 7 carte “Pagherò”, prese e distribuite a caso dal mazzo: ognuna di esse raffigura uno dei cinque nobili del tabellone, e riporta un valore che può variare da “1” a “17”: in base a questo valore ogni carta ha un costo (stampato sul dorso) che varia a sua volta da 200 a 400 Fiorini. Dopo aver ricevuto e guardato le carte i giocatori devono “pagare” quelle che decidono di tenere (attingendo dal loro gruzzolo iniziale).
L’asta si esegue proprio con questi “Pagherò”: il giocatore di turno annuncia quante “carte” intende giocare (mettendole sul tavolo e senza rivelare il “valore” effettivo dei nobili usati) e quelli successivi possono “vedere” (giocando lo stesso numero di carte), passare (ritirandosi dall’asta) o rilanciare (giocando più carte). Si procede così finché rimane un solo giocatore (che paga le carte usate e può subito dopo scegliere ed usare una carta Privilegio) oppure più persone hanno posato lo stesso numero di carte: in tal caso tutte le carte vengono girate e chi ha quella di valore più alto (attenzione: non il totale più alto) vince e sceglie la carta Privilegio.
Le carte “Privilegio” hanno tre sezioni ed ognuna di esse mostra un “beneficio”: il giocatore può utilizzarne al massimo due, scartando quindi la terza possibilità. Ci sono Privilegi “Istantanei” (monete extra, avanzamenti sulla pista dei PP o carte extra) e Privilegi duraturi, con i quali si aggiungono tessere “Privilegio” sulle piste della propria plancia: se esse sono disponibili accanto al tabellone bene, altrimenti il giocatore ne ruberà una ad un avversario.
A fine turno si “incassano” i propri privilegi: per prima cosa si verifica l’ultima tessera della pista “Uffici” e si incassano i Fiorini che vi sono indicate; poi si passa alla “Nobiltà” e si avanza il segnalino sul tracciato dei PP in base alle tessere ottenute; infine si arriva alla pista delle “Funzioni” per ottenere nuove carte “pagherò” (pagando solo quelle che si vogliono tenere in mano e scartando le altre) ma soprattutto sarà possibile costruire Chiesa e Cattedrale, senza le quali non sarà possibile avanzare sulla pista dei PP oltre i 25 punti (Chiesa) o i 45 punti (Cattedrale).
Come si vede si tratta di un titolo piuttosto articolato e molto interattivo, adatto a giocatori esperti o abituali, pronti ad investire un po’ di tempo in una partita di prova prima di … fare sul serio.