Autore: |
Bey Frédéric
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Artista: |
Studio Vae Victis (Pascal da Silva e Nicolas Stratigos)
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Editore: |
Cérigo Editions
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Serie: | Au fil de l'épée Antiquité |
Numero giocatori: | 2 |
Durata media: | 120 minuti |
Tipologia giocatori: | Wargamers |
Ambientazione: | Invasione Romana in Laconia: Battaglia per Sparta (195 AC) |
Categoria: |
Wargame
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Meccanica: |
Wargame ad attivazione aleatoria
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Scala conflitto: | Tattico |
Eserciti: | Romani
Spartani |
Periodo storico: | Antichità |
Motore: |
Combattimenti con lancio dado
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Nomi alternativi: |
Nabis, le dernier spartiate
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Componenti: | Visualizza la lista dei componenti |
Tratto dalla rivista: |
Vae Victis (CE)
Numero: 167 Edita da: Cérigo Editions |
Grafica: | 8 |
Regolamento: | 7 |
Gradimento: | 6 |
Fortuna: | 4 |
Difficoltà: | 4 |
Valutazione BGG | |
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Voto: | 7.81 |
Votanti: | 22 |
Classifica: | N.D. |
AU FIL DE L’ÉPÉE ANTIQUITÉ èuna nuova serie di wargames sull’epoca Antica creati da Frédéric Bey e basati sul regolamento della precedente serie AU FIL DE L’ ÉPÉE, che era dedicata invece soprattutto alle battaglie medievali. Essendoci meno “tipi” di armi anche il regolamento è stato semplificato e prevede:
I combattimenti tengono conto non soltanto del rapporto di forze, ma anche del tipo di armi possedute dalle unità impegnate in ogni corpo a corpo e della situazione tattica (attacco frontale, laterale o da dietro). Il risultato può andare dall’affaticamento (l’unità viene girata e mostra valori più bassi) alla disorganizzazione (con conseguenti penalizzazioni), alla “rotta”, con la fuga delle unità verso il loro bordo della mappa o alla eliminazione finale.
Le condizioni di vittoria variano da una battaglia all’altra, ma normalmente tengono conto delle perdite subite da entrambi gli schieramenti e da specifici obiettivi.
NABIS: LE DERNIER SPARTIATE è una "variante" della serie con regole semplificate rispetto a quelle di base: in particolare mancano totalmente elefanti, carri da guerra, ecc. e lo scontro è essenzialmente fra fanterie: La battaglia vede i Romani di Flaminus davanti alle mura di Sparta nel 195 AC e di fronte c'è una sottile linea di opliti spartani che difendono l'ingresso della città. I romani non avranno difficoltà a costringere i difensori alla ritirata, ma le unità superstiti si rifugeranno nelle abitazioni all'interno e combatteranno casa per casa per disputare la conquista: si tratta di un gioco particolarmente adatto ad essere provato "in solitario" (dato lo sbilanciamento delle forze), con Sparta che, pur sconfitta sul campo, ha la possibilità comunque di vincere la partita se riesce a ritardare a sufficienza la conquista.
Tutte le battaglie della serie AU FIL DE L’ÉPÉE ANTIQUITÉ hanno un regolamento di base in comune al quale si aggiungono ogni volta, ovviamente, alcune regole specifiche che cercando di simulare al meglio quanto successe nella realtà o quale influenza ebbe sulla battaglia la morfologia del terreno.
E’ importante sottolineare che il movimento delle unità è abbastanza “rigido”: ognuna di esse deve terminare il suo spostamento con il lato anteriore rivolto verso un “vertice” di esagono e durante il movimento deve “pagare” ogni spostamento di vertice per girarsi in una diversa direzione. Ogni unità ha quindi 2 esagoni di “fronte”, 2 di “fianco” e 2 di “retro” che sono molto importanti nei combattimenti perché si possono attaccare solo unità nemiche nei due esagoni di fronte, ma colpirle ai lati e sul retro dà dei grossi bonus.
E’ importante anche decidere l’ordine dei combattimenti perché le unità che liberano l’esagono attaccato devono avanzare e quindi possono tagliare la ritirata ad altri nemici.
I tiri a distanza possono fare molto male perché fra i risultati previsti c’è anche la “rotta” delle unità prese di mira (seppure abbastanza difficile da ottenere). Le tabelle del corpo a corpo invece sono meno “sanguinose” ma prevedono risultati di affaticamento e di disordine e le unità che li subiscono, se attaccate di nuovo, vanno in rotta molto più facilmente.
I Generali infine sono fondamentali: senza di loro le unità non muovono né attaccano e difficilmente verranno recuperate se scappano: il piazzamento dei Leaders è dunque fondamentale per tenere tutte le loro unità “sotto controllo” (quindi entro il raggio di comando).
Tutti conosciamo più o meno la storia più antica di Sparta, magari per avere ammirato re Leonida alle Termopili con i suoi 300 opliti (480 A.C.), o per avere “tifato” per lei o per Atene durante le lezioni di storia che ci parlavano della Guerra del Peloponneso (dal 431 al 404 A.C.) o di fronte alla clamorosa sconfitta degli Spartani alla battaglia di Leuttra (6 Luglio 371 A.C.) quando lo schieramento dei tebani di Epaminonda li sorprese e li mise in fuga. Poi però sfido tutti a rispondere alla seguente domanda: cosa successe a Sparta dopo quella sconfitta?
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Balena Ludens | 2023-WG | 2023 | La conquista della città di Sparta da parte dei Romani | 04-21 | Cremona Pietro (Leggi) | Recensione |
Vae Victis (CE) | 167 | 2023 | Wargame in inserto | 0 | Gioco o inserto |