Au fil de l'épée Antiquité: Nabis, Le dernier Spartiate (2023)
Giudizio complessivo:
Autore: Bey Frédéric
Artista: Studio Vae Victis (Pascal da Silva e Nicolas Stratigos)
Editore: Cérigo Editions
Serie: Au fil de l'épée Antiquité
Numero giocatori: 2
Durata media: 120 minuti
Tipologia giocatori: Wargamers
Ambientazione: Invasione Romana in Laconia: Battaglia per Sparta (195 AC)
Categoria: Wargame
Meccanica: Wargame ad attivazione aleatoria
Scala conflitto: Tattico
Eserciti: Romani
Spartani
Periodo storico: Antichità
Motore: Combattimenti con lancio dado
Nomi alternativi: Nabis, le dernier spartiate
Componenti: Visualizza la lista dei componenti
Tratto dalla rivista: Vae Victis (CE)
Numero: 167
Edita da: Cérigo Editions
Grafica: 8
Regolamento: 7
Gradimento: 6
Fortuna: 4
Difficoltà: 4
Valutazione BGG
Voto: 7.81
Votanti: 22
Classifica: N.D.

Descrizione

AU FIL DE L’ÉPÉE ANTIQUITÉ èuna nuova serie di wargames sull’epoca Antica creati da Frédéric Bey e basati sul regolamento della precedente serie AU FIL DE L’ ÉPÉE, che era dedicata invece soprattutto alle battaglie medievali. Essendoci meno “tipi” di armi anche il regolamento è stato semplificato e prevede:

  1. Una fase iniziale di “verifica” per vedere se ci sono unità “fuori dal raggio di comando” dei loro generali (e che verranno quindi penalizzate);
  2. Tiri degli arcieri, partendo dal difensore, contro tutte le unità a portata di tiro;
  3. Iniziativa (lanciando 2D6 ed aggiungendo il “bonus” del Comandante in Capo): chi vince decide quale leader muovere per primo e, se la differenza fra i due valori è abbastanza alta, anche quale generale avversario dovrà muovere per primo o… non muovere affatto in quel turno;
  4. Fase dei movimenti e dei combattimenti, inclusi i tiri difensivi ed offensivi prima del corpo a corpo;
  5. Riorganizzazione di fine turno, cercando di rimettere le unità affaticate, disordinate o in rotta.

I combattimenti tengono conto non soltanto del rapporto di forze, ma anche del tipo di armi possedute dalle unità impegnate in ogni corpo a corpo e della situazione tattica (attacco frontale, laterale o da dietro). Il risultato può andare dall’affaticamento (l’unità viene girata e mostra valori più bassi) alla disorganizzazione (con conseguenti penalizzazioni), alla “rotta”, con la fuga delle unità verso il loro bordo della mappa o alla eliminazione finale.  

Le condizioni di vittoria variano da una battaglia all’altra, ma normalmente tengono conto delle perdite subite da entrambi gli schieramenti e da specifici obiettivi.

Commento

NABIS: LE DERNIER SPARTIATE è una "variante" della serie con regole semplificate rispetto a quelle di base: in particolare mancano totalmente elefanti, carri da guerra, ecc. e lo scontro è essenzialmente fra fanterie: La battaglia vede i Romani di Flaminus davanti alle mura di Sparta nel 195 AC e di fronte c'è una sottile linea di opliti spartani che difendono l'ingresso della città. I romani non avranno difficoltà a costringere i difensori alla ritirata, ma le unità superstiti si rifugeranno nelle abitazioni all'interno e combatteranno casa per casa per disputare la conquista: si tratta di un gioco particolarmente adatto ad essere provato "in solitario" (dato lo sbilanciamento delle forze), con Sparta che, pur sconfitta sul campo, ha la possibilità comunque di vincere la partita se riesce a ritardare a sufficienza la conquista.

Tutte le battaglie della serie AU FIL DE L’ÉPÉE ANTIQUITÉ hanno un regolamento di base in comune al quale si aggiungono ogni volta, ovviamente, alcune regole specifiche che cercando di simulare al meglio quanto successe nella realtà o quale influenza ebbe sulla battaglia la morfologia del terreno.

E’ importante sottolineare che il movimento delle unità è abbastanza “rigido”: ognuna di esse deve terminare il suo spostamento con il lato anteriore rivolto verso un “vertice” di esagono e durante il movimento deve “pagare” ogni spostamento di vertice per girarsi in una diversa direzione. Ogni unità ha quindi 2 esagoni di “fronte”, 2 di “fianco” e 2 di “retro” che sono molto importanti nei combattimenti perché si possono attaccare solo unità nemiche nei due esagoni di fronte, ma colpirle ai lati e sul retro dà dei grossi bonus.

E’ importante anche decidere l’ordine dei combattimenti perché le unità che liberano l’esagono attaccato devono avanzare e quindi possono tagliare la ritirata ad altri nemici.

I tiri a distanza possono fare molto male perché fra i risultati previsti c’è anche la “rotta” delle unità prese di mira (seppure abbastanza difficile da ottenere). Le tabelle del corpo a corpo invece sono meno “sanguinose” ma prevedono risultati di affaticamento e di disordine e le unità che li subiscono, se attaccate di nuovo, vanno in rotta molto più facilmente.

I Generali infine sono fondamentali: senza di loro le unità non muovono né attaccano e difficilmente verranno recuperate se scappano: il piazzamento dei Leaders è dunque fondamentale per tenere tutte le loro unità “sotto controllo” (quindi entro il raggio di comando).

Trovi una descrizione più approfondita su balenaludens.it

Tutti conosciamo più o meno la storia più antica di Sparta, magari per avere ammirato re Leonida alle Termopili con i suoi 300 opliti (480 A.C.), o per avere “tifato” per lei o per Atene durante le lezioni di storia che ci parlavano della Guerra del Peloponneso (dal 431 al 404 A.C.) o di fronte alla clamorosa sconfitta degli Spartani alla battaglia di Leuttra (6 Luglio 371 A.C.) quando lo schieramento dei tebani di Epaminonda li sorprese e li mise in fuga. Poi però sfido tutti a rispondere alla seguente domanda: cosa successe a Sparta dopo quella sconfitta?

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Vae Victis (CE) 167 2023 Wargame in inserto 0 Gioco o inserto

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