Arena Maximus (2003)
Giudizio complessivo:
Autore: Wilson Kevin
Artista: Pavelec Jim
Schomburg Brian
Price Gregory
Editore: Fantasy Flight Games (FFG)
Numero giocatori: 2 - 5
Durata media: 60 minuti
Tipologia giocatori: Da 10 anni
Ambientazione: Corsa di Quadrighe (Fantasy)
Categoria: Sport
Meccanica: Lanciare Dadi e Muovere
Motore: Carte
Componenti: Visualizza la lista dei componenti
Grafica: 6
Regolamento: 6
Gradimento: 6
Fortuna: 6
Difficoltà: 4
Valutazione BGG
Voto: 5.88
Votanti: 986
Classifica: #8078
Valutazione riviste
Ilsa: N.D.
Plato: N.D.
Spielbox: N.D.
Win Magazine: N.D.

Descrizione

ARENA MAXIMUS è una sorta di corsa ad ostacoli per 2-5 giocatori alla guida di altrettante bighe, in un’area sicuramente “aliena”: che dire infatti di una biga trainata da un Unicorno? Oppure da un cane a tre teste? Ognuna ha delle caratteristiche diverse dalla concorrenza ma tutte presentano TRE valori numerici:

- il primo indica l’Accelerazione

- il secondo la capacità di guida dell’auriga

- il terzo la Resistenza della biga, ovvero la sua capacità di subire attacchi da parte degli avversari (e/o se subisce incidenti sul percorso).

La corsa si svolge su un ovale composto da due rettilinei di sette tessere quadrate fra loro collegati da due semicerchi di nove tessere curve: le tessere vengono mescolate, pescate casualmente e posate in campo a faccia coperta. Prima della partenza si rigirano le PRIME TRE del rettilineo iniziale, mentre quelle successive vengono scoperte solo quando una biga vi arriva adiacente.

Il motore del gioco è un mazzo di 85 carte, divise in TRE tipi: 35 Fruste, 35 Redini e 15 Magie (jolly da usare al posto di redine e fruste). All’inizio della gara ogni partecipante riceve 7 carte e una biga poi, al suo turno, può mettere in tavola, a faccia scoperta, al massimo tante carte “frusta” quante ne indica la sua Accelerazione. Queste resteranno accanto alla sua biga e indicheranno la sua velocità all’inizio del nuovo turno: nei successivi la velocità potrà essere aumentata o diminuita aggiungendo o scartando altre carte “frusta”.

Molliamo i freni e facciamo scattare la nostra biga, o meglio, PROVIAMO a muoverla, perché fra ostacoli naturali, speronamenti e bloccaggi, un equipaggio rischia di fermarsi presto e magari di subir e gravi danni.

L’astuzia dell’ideatore è infatti quella che ad ogni turno muove per primo l’ULTIMO della fila il quale, per avanzare, deve attraversare le tessere contenenti le bighe avversarie che lui può cercare di speronare, se vuole (giocando una o più coppie di carte “frusta/redini”) ma dalle quali può essere bloccato (se gli giocano contro una o più carte “redini”).

Vince naturalmente chi riesce a tagliare il traguardo per primo.

Commento

La novità di ARENA MAXIMUS è naturalmente la scelta di far muovere le bighe partendo da quella più indietro. In questo modo anche i giocatori con le migliori combinazioni di carte per una corsa di testa non sanno mai se da dietro arriverà la “botta” che li bloccherà.

Infatti se una biga viene attaccata e non riesce a “parare” il colpo (giocando a sua volta una coppia “frusta/redini” per ogni speronamento) subisce un certo numero di danni e rischia anche di andare fuori pista e sbattere nel muro perimetrale: questa è una vera iattura perché nel turno successivo dovrà ripartire da velocità zero.

Se invece a una biga riesce un tentativo di bloccaggio, sarà l’avversario a doversi fermare nella tessera immediatamente dietro, perdendo tutti i preziosi punti non utilizzati.  Naturalmente c’è sempre qualche testa calda che si arrabbia se tentate di speronarlo o di bloccarlo, e quindi spesso si passa dalle parole ai fatti prendendosi furiosamente a frustate (quando entrambe le bighe sono sulla stessa tessera: basta giocare una carta “frusta” per ogni tentativo di frustata o per parare la frustata in arrivo).

Fra speronamenti, bloccaggi e frustate rischiate di non avere più il tempo per dare un’occhiata anche alla strada: malissimo! Potreste infatti andare a schiantarvi contro dei… pietroni disseminati lungo il percorso (ma chi cavolo ha avuto la bella pensata di spargere pietroni in un’arena, mi chiedo !!!), oppure di sbattere contro un ostacolo (solitamente delle specie di “pozzi”) o anche di cadere in un fossato perché il suo ponticello è stato rotto. 

Una biga che accumula un numero di danni pari alla sua “resistenza” si schianta contro il muro: nella sua bontà però l’ideatore del gioco permette a tutti di schiantarsi una prima volta e di ripartire (però con velocità ZERO e dopo aver scartato tutte le carte della propria mano) per tentare nuovamente la sorte. 

Per vincere bisogna dosare bene la propria velocità e cercare di mantenere qualche carta a “protezione” del prepotente di turno. Certo, se capita l’opportunità di fare qualche danno agli avversari senza mettere a rischio la propria gara… meglio. Il gioco è simpatico ed i bambini lo apprezzano in maniera particolare, soprattutto quando cominciano ad attaccarsi fra loro o (preferibilmente) quando, sogghignando, se la prendono con gli inermi paparini.

Articoli su riviste:

Rivista Numero Anno Titolo articolo Pagina Autore Tipo articolo
Kaos Online 10 2004 Corse di quadrighe nell'antica Roma 04 Cremona Pietro (Leggi) Recensione

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