Autore: |
Cielo d'oro
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Artista: |
Cramm Geoffrey
Boden Victor |
Editore: |
Zoch Verlag
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Numero giocatori: | 2 - 5 |
Durata media: | 90 minuti |
Tipologia giocatori: | Da 12 anni |
Ambientazione: | Potenti patrizi si contendono affari ed onori in questa città della Roma Imperiale |
Categoria: |
Sviluppo-Ampliamento
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Meccanica: |
Piazzamento lavoratori
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Motore: |
Carte
Monete-Banconote |
Componenti: | Visualizza la lista dei componenti |
Grafica: | 7 |
Regolamento: | 7 |
Gradimento: | 7 |
Fortuna: | 2 |
Difficoltà: | 4 |
Valutazione BGG | |
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Voto: | 6.75 |
Votanti: | 536 |
Classifica: | #5359 |
Valutazione riviste | |
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Ilsa: | N.D. |
Plato: | N.D. |
Spielbox: | C |
Win Magazine: | C |
In AQUILEIA i giocatori ritornano indietro di quasi 2000 anni, all’Epoca della Roma Imperale, quando la città friulana conobbe il periodo di massimo splendore, per immedesimano nei panni di ricchi patrizi della città che rivaleggiano fra loro in vari campi per ottenere fama e ricchezze. La meccanica di base adottata è il “piazzamento lavoratori” (cinque per ognuno, chiamati “liberti”) che vengono mandati dai giocatori, uno alla volta ed in ”giri” consecutivi, nelle sei diverse zone della città che elenco qui di seguito :
I - MERCATUS: qui ci sono diverse caselle, ognuna delle quali ha una diversa funzione ed un diverso numero di posti per i liberti: “Dolus” permette a 1 solo giocatore di tirare due dadi rossi ed incassare le monete che appaiono (rame, argento o oro); “Pecunia” permette a tutti di scambiare soldi (durante il gioco non si può mai fare “moneta”); “Equi et Arma” fa acquistare 3 carte per l’arena o lo stadio; “Servi” consente l’acquisto di 1-2 schiavi; “Potentia” infine assegna al primo che arriva quattro dadi blu (sempre coni simboli delle monete) da usare nell’arena o nel circo.
II – ARENA: Ci sono solo tre posti che danno 1-2 Punti Forza, ai quali è possibile aggiungere X punti in base al lancio dei tre dadi rossi, punti Arma (presi in Equi et Arma”) o schiavi. Chi ha i dadi blu può usarli qui per incrementare i suoi punti. Il vincitore riceve tre monete di rame ed una carta “schiavo” oppure Punti Vittoria (PV) pari al doppio dei Punti Forza accumulati; il secondo riceve 2 monete di rame ed il bonus scartato dal primo; al terzo infine va una moneta di rame.
III – STADIUM: qui si compete nelle corse dei cavalli, puntando su quelli argento (3 posti) o su quelli “oro” (3 posti) ed aggiungendo anche in questo caso i punti ricevuti lanciando i tre dadi rossi e le eventuali carte “cavallo” dello stesso colore. Anche nello stadio si possono usare i dadi blu (ma solo quelli non utilizzati nell’arena). Chi vince prende tre monete (oro o argento a seconda della sua puntata) e deve scegliere fra due carte (che danno punti vittoria o quartieri); al secondo vanno 2 monete e la carta scartata dal primo; al terzo 1 moneta.
IV – THEATRUM: c’è un posto solo ed il giocatore che lo occupa può mettere all’asta la prima carta del mazzetto relativo (di sei carte): se si aggiudica l’asta, paga i soldi alla banca e tiene la carta (ogni carta mostra un quartiere residenziale), altrimenti incassa i soldi offerti dal vincitore (che si prende la carta).
V – FORUM: qui si viene per acquistare casette da utilizzare per ottenere soldi (banche), PV (botteghe) e/o per costruire ville nei quartieri residenziali (che assegneranno la maggior parte dei PV a fine partita). Ci sono 5 posti in sequenza, con il 2° ed il 5° che fanno ottenere subito i PV relativi alla casetta acquistata, mentre il terzo posto permette di acquistare due casette in un solo turno.
VI – PORTUS: ci sono due caselle, ma la prima è quella del ladro (1 posto solo) che lancerà due dadi rossi sperando di ottenere una delle monete puntate nella seconda casella (da tre posti: rame, argento e oro) costringendo così il malcapitato a spendere una seconda moneta o a saltare il turno. Al porto chi paga può incassare le monete di tutte le sue banche ed i PV delle sue botteghe.
La partita finisce al termine del turno in cui viene assegnata all’asta la sesta ed ultima carta del teatro: si moltiplicano i PV di ogni villa per il numero di carte del colore del quartiere di appartenenza e si aggiungono i PV acquisiti allo stadio. Chi ha il totale maggiore vince.
AQUILEIA è un gioco abbastanza “cattivo” dove i partecipanti, sempre alla caccia delle caselle di cui hanno bisogno in quel momento (per fare soldi o per investirli), faranno di tutto per ostacolare al massimo gli avversari, scegliendo quelle postazioni che sarebbero servite agli altri o che possono metterli in grande difficoltà.
Le competizioni all’arena ed allo stadio sono sicuramente quelle più ambite perché permettono, se si vince la competizione, di avere soldi e carte gratis (infatti non si paga per partecipare): per vincere però non basta essere i primi a “investire” un liberto (il primo che arriva può scegliere la casella +2 che lo piazza subito in vantaggio) ma serve anche un pizzico di fortuna nel lancio dei tre dadi rossi (ogni moneta del colore giusto significa avanzare di un punto di forza extra) ed avere accumulato qualche carta utile (schiavi per l’arena e cavalli oro o argento per lo stadio) da aggiungere al punteggio per superare i rivali all’ultima … incollatura.
Particolarmente importante è vincere allo stadio perché si ha la possibilità di scegliere fra due carte e trattenere quella che ci serve di più (per esempio quella con il colore del quartiere in cui stiamo costruendo oppure una carta PV di valore interessante). La vittoria nell’area ci garantirà invece una carta “schiavo” che potremo utilizzare per le costruzioni o per successivi duelli nell’arena.
Il forum invece è fondamentale per la vittoria finale: è qui infatti che possiamo acquistare le casette da piazzare nella zona commerciale (banche e botteghe) o nei quattro quartieri residenziali (azzurro, viola, giallo e grigio). Inizialmente basterà investire piccole cifre per ottenere benefici pratici: monete dalle banche, PV dalle botteghe e residenze di basso valore (2-4 PV). In seguito però bisognerà investire cifre più alte ed 1-3 schiavi per piazzare le proprie casette in caselle molto più redditizie.
I quartieri residenziali, come avevo già anticipato, sono fondamentali per la vittoria finale: qui però non basta piazzare delle casette, ma occorre avere una o più carte del colore del quartiere che saranno il “moltiplicatore” dei PV. A fine partita infatti i giocatori sommano i PV delle loro case in ogni quartiere e moltiplicano il totale ottenuto per il numero di carte possedute con quello stesso colore. Quindi 10 casetta senza carte equivale ad avere 0 PV, ma con tre carte di quel colore si passa immediatamente a 30 PV.
La competizione aumenta con l’aumentare dei partecipanti, ed in cinque il gioco raggiunge il suo top, ma la difficoltà sale di conseguenza perché sarà praticamente impossibile ottenere tutto quello che si era previsto, per cui occorre sempre avere un “piano B” e spesso anche un “piano C” quando tutto è andato storto. Un gioco davvero interessante.
Rivista | Numero | Anno | Titolo articolo | Pagina | Autore | Tipo articolo |
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Spielbox | 2011/7 | 2011 | Light fare but too long for a Family game | 12 | KMW (Knut Michael Wolf) | Recensione dettagliata |
WIN The Game Journal | 437 | 2012 | let's meet the Patricians in Aquileia | 8 | Schranz Isabella | Recensione dettagliata |