Anunnaki: Dawn of the Gods (2022)
Giudizio complessivo:
Autore: Luciani Simone
Sabia Danilo
Artista: Vicenzi Paolo
Zambrano Jara
Editore: Cranio Creations
Numero giocatori: 1 - 4
Durata media: 120 minuti
Tipologia giocatori: Da 14 anni
Ambientazione: Quattro pianeti stanno per morire ed i loro popoli cercano spazio su "Gaia"
Categoria: Conquista
Civilizzazione
Sviluppo-Ampliamento
Meccanica: Piazzamento lavoratori
Controllo Aree
Motore: Azioni specifiche
Combattimenti senza lancio di dadi
Uso di risorse varie, segnalini, pezzi speciali
Nomi alternativi: Anunnaki: L'alba degli Dei
Componenti: Visualizza la lista dei componenti
Materiale Utile
Tipo Descrizione Scarica
Sequenza di Gioco e Azioni Sequenza di gioco e azioni (A 111) Scarica il file
Grafica: 8
Regolamento: 8
Gradimento: 8
Fortuna: 0
Difficoltà: 4
Valutazione BGG
Voto: 7.48
Votanti: 429
Classifica: N.D.
Valutazione riviste
Ilsa: N.D.
Plato: N.D.
Spielbox: N.D.
Win Magazine: N.D.

Descrizione

ANUNNAKI: DAWN OF THE GODS è un titolo “fantasy-spaziale” per giocatori esperti: quattro pianeti stanno morendo e le loro popolazioni, guidate da quelli che poi saranno chiamati “Dei” sulla Terra, stanno cercando un nuovo mondo su cui ricominciare. E naturalmente la loro meta è proprio la nostra Terra (chiamata “Gaia” nel gioco).

Il tabellone principale ci mostra il pianeta Gaia, con tutti i suoi continenti, diviso in “Territori” (delimitati da grandi esagoni sovraimpressi alla mappa) sui quali sono indicate delle risorse: i due esagoni ci mostrano il continente “Atlantide” (che all’epoca dei fatti era ancora emerso) e chi riuscirà ad occuparli otterrà interessanti benefici. C’è poi un secondo tabellone (Sviluppo) sul quale si annoteranno sia gli avanzamenti tecnologici che i Punti Vittoria (PV).

I giocatori hanno una loro plancia “Azione” e un “Pianeta” di origine sul quale è indicata la loro “Capitale” e su cui sono schierate le unità di “Seguaci” disponibili ad inizio partita. Ognuno poi una riserva con ha altre miniature di plastica colorata che rappresentano un “Dio Maggiore”, 4 “Dei Minori”, una manciata di “Seguaci” e 5 Insediamenti.

Ogni turno ha una sequenza fissa.
(1) eseguire un’azione principale sul tabellone “Azioni” (per muovere unità, costruirne delle nuove, raccogliere risorse, tele-trasportare unità su Gaia, ecc.) muovendo un apposito segnalino da una casella ad un’altra adiacente e raccogliendo sul percorso “Cristalli di Mana”;

(2) eseguire un’azione “Mana” (si spendono Cristalli e Risorse per ottenere azioni extra, come migliorare le azioni di base, ottenere carte da combattimento, creare nuovi insediamenti, prendere tessere “Patto Commerciale”, ecc.);

(3) eseguire una o due azioni “aggiuntive”: evocare uno degli Dei (se sul tabellone Azioni sono stai completati certi percorsi) per piazzare su un pianeta la relativa miniatura o risolvere un Patto Commerciale (spendendo risorse e guadagnando azioni, risorse alternative o avanzamenti sui tracciati Sviluppo);

(4) risolvere combattimenti quando ci sono truppe nemiche in un esagono (oppure quando si attaccano le tessere Antiche Civiltà per occuparne il territorio);

(5) incamerare le risorse o i bonus di alcune tessere “Cultura” di cui ci si appropria sui vari pianeti.

Vince chi, alla fine., ottiene più PV, sommando quelli guadagnati durante il gioco ad altri ottenuti in base alla posizione raggiunta su ogni tracciato Sviluppo e al relativo Obiettivo.

Commento

Per riuscire a vincere una partita di ANUNNAKI: DAWN OF THE GODS bisogna predisporre un piano strategico generale che tracci il percorso da seguire turno dopo turno, basandosi soprattutto sulle caratteristiche principali di ogni Popolo e dei loro Dei. Ci sono Popoli aggressivi che dovranno espandersi attaccando più spesso degli altri (per guadagnare risorse che altrimenti otterrebbero con difficoltà) e altri più portati al commercio, o ad espandersi numericamente sul loro pianeta e su Gaia, ecc.

La cosa più interessante è che ogni Popolo può sbarcare non solo su Gaia (utilizzando un’azione di “tele-trasporto” che si trova sulla plancia “Azioni”) ma anche i pianeti degli avversari, sempre per cercare le risorse che non trova a casa sua. Un’altra caratteristica di questo gioco è però quella che il numero di risorse disponibili si riduce dopo ogni raccolto “tappando” una delle icone stampate sulle mappe e che non si potrà più utilizzare fino al termine della partita.

Le battaglie non sono molto cruente: l’attaccante deve giocare una carta da combattimento “rossa” (si ottengono solo con una specifica azione sulla plancia) il cui valore verrà aggiunto ai Punti Forza (PF) delle sue unità (1 PF per ogni Seguace, 2 PF per gli Dei Minori e 3 PF per il Dio Maggiore). Il Difensore, a sua volta, usa una carta (rossa o blu) a cui somma i PF delle sue unità. Chi vince incassa i Bonus della carta giocata e si impossessa del Territorio attaccato. Chi perde deve ritirare tutte le unità nella sua Capitale, pronte a ripartire in seguito con altre azioni.

Il maggior numero di PV si fa però sui quattro tracciati Sviluppo: ad ognuno di loro viene associata una speciale tessera “Obiettivo” che funzionerà da moltiplicatore a fine partita in base alla posizione raggiunta sul tracciato e al numero di volte che è soddisfatto il relativo obiettivo. Un gioco interessante e molto “coreografico” ma che richiede un’attenzione profonda e la capacità di programmare le proprie azioni in base alla posizione del proprio segnalino sul tabellone.

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La parola “Anunnaki” è di origine sumerica (Anunnakku) e nel suo significato originale serviva a indicare gli Dei (nel loro insieme o solo una parte di essi). Questo termine è stato ripreso da Simone Luciani e Danilo Sabia per il loro gioco Anunnaki: L’alba degli Dei (pubblicato da Cranio Creations). Si tratta di un titolo per 1-4 giocatori esperti (14 anni o più) e dura mediamente 90 minuti (più spiegazione, se si tratta della prima partita). 

È uno dei giochi che richiedono più spazio fra quelli che abbiamo provato negli ultimi tempi, quindi tenete libero il tavolo del salone: dopo avere eseguito il setup il colpo d’occhio sarà davvero impressionante.

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