Ancient Civilizations of the Inner Sea (2019)
Giudizio complessivo:
Autore: McLaughlin Mark
Bruegge Chris Vorder
Artista: Nieto Chechu
Miller Kurt
Hird Blackwell
Editore: GMT Games
Numero giocatori: 1 - 6
Durata media: 180 minuti
Tipologia giocatori: Da 12 anni
Ambientazione: Espansione delle varie Civiltà del Mediterraneo nell'Epoca Antica
Categoria: Civilizzazione
Sviluppo-Ampliamento
Meccanica: Controllo Aree
Motore: Combattimenti senza lancio di dadi
Carte
Componenti: Visualizza la lista dei componenti
Materiale Utile
Tipo Descrizione Scarica
Sequenza di Gioco Sequenza di gioco dettagliata (A 96) Scarica il file
Grafica: 8
Regolamento: 7
Gradimento: 7
Fortuna: 5
Difficoltà: 3
Valutazione BGG
Voto: 6.59
Votanti: 613
Classifica: #5236
Valutazione riviste
Ilsa: N.D.
Plato: N.D.
Spielbox: D
Win Magazine: N.D.

Descrizione

ANCIENT CIVILIZATIONS OF THE INNER SEA è un gioco di strategia e civilizzazione per 1-6 partecipanti, i quali si mettono al “comando” di un Popolo dell’Antichità: Egitto, Mauritania, Troia, Gallia, Grecia, Roma, Cartagine, ecc. Ogni scenario definisce l’area della mappa da utilizzare e la posizione di partenza dei diversi Popoli e dei Barbari ancora da sottomettere.

Ogni turno corrisponde ad una porzione di Epoca (ci sono, in teoria, quattro turni per Epoca e quattro Epoche in tutto) ed è suddiviso nelle fasi seguenti:  

  1. Crescita: in base agli insediamenti costruiti, alle aree di mare controllate, alle meraviglie costruite, ecc. ogni Civiltà incassa un certo numero di dischetti del suo colore che poi deve distribuire sulla mappa sia nelle zone da lei controllate (per creare grandi città o nuovi insediamenti) o nelle aree confinanti (per espandersi);
  2. Gioco delle Carte: tutti partono con un certo numero di carte ed in questa fase, a turno e a giro, se ne gioca una alla volta per danneggiare un nemico o favorire la propria Civiltà. In questa fase si possono anche costruire le “meraviglie”, carte che danno bonus ulteriori quando attivate.;
  3. Combattimenti: in tutte le aree “contestate” (cioè occupate da più civiltà ed almeno una di esse ha due dischetti) vengono risolti i conflitti togliendo pedine finché non si rientra nella soglia ammissibile (un solo colore o più civiltà con un solo dischetto);
  4. Aggiustamenti vari: in questa fase si assegnano i Punti Vittori (PV), si verifica se l’Epoca è completata o se la partita è arrivata al termine: se si continua tutti pescano 5 nuove carte e si ricomincia.

Al termine del gioco (il numero dei turni effettivi non è fisso, ma varia in base ad alcuni fattori) si contano i PV e chi ha il totale più alto vince.

Commento

Aprendo la scatola di ANCIENT CIVILIZATIONS OF THE INNER SEA ci si accorge subito che, nonostante sia edito da GMT Games, non si tratta di un wargame ma di un gioco di strategia piuttosto divertente se si accetta che le carte siano spesso fondamentali per ridurre le “pretese” di un popolo o per favorirne un altro. Fra più giocatori diventa importante anche la possibilità del “Kingmaking”, cioè di un accordo fra giocatori per affossarne un altro.

Se per voi non è un problema affrontare situazioni negative, e se gli attacchi di qualche “amico” traditore non vi fanno arrabbiare, allora accomodatevi al tavolo: nel gioco è importante stringere alleanze e cercare di mantenerle il più a lungo possibile per evitare di essere sopraffatti. Minacce di ritorsioni o di “combattimenti alla morte” sono ammessi e addirittura favoriti dal gioco delle carte.

È possibile programmare al meglio la crescita della vostra Civiltà per farla espandere e fortificarla con insediamenti sempre più forti (si parte da un dischetto che indica una piccola tribù., per passare a due dischetti, simbolo di insediamenti più importanti, ed arrivare infine a tre o più dischetti, a simboleggiare le grandi città).

Ma per quanto saggiamente possiate guidare il vostro popolo, le “carte” possono fare saltare anche i programmi più minuziosi: esse infatti consentono agli avversari di eliminare uno o più dei vostri dischetti, o di sostituirli con i loro o con quelli di fastidiose tribù di barbari, ecc. Per contro altre carte possono aiutare la vostra Civiltà aggiungendo dischetti, proteggendo le vostre regioni o città, ecc.

Il gioco è molto competitivo e davvero divertente se si accetta la … buona o cattiva sorte.

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Abbiamo finalmente trovato il tempo per provare anche questo gioco di Civilizzazione che avevamo da anni nella nostra collezione ma non riuscivamo mai a mettere in tavola, non solo perché c’erano sempre dei… test più urgenti, ma anche e soprattutto perché non è mai facile trovarsi in più di 3-4 per una partita serale.

Ancient Civilizations of the Inner Sea, come dice il titolo (“antiche civiltà del mare Interno”, ovvero del Mediterraneo) ci propone un tabellone lungo e stretto che ha al centro il “Mare Nostrum” e tutt’intorno i Paesi da lui bagnati: Nord Africa, Egitto, Medio Oriente, Grecia, Italia, Gallia e Penisola Iberica.

Il gioco è edito da GMT Games e forse per questo non ha ottenuto un’adeguata “copertura” presso i giocatori: la ditta americana infatti è molto nota per i suoi ottimi wargames, e questo probabilmente ha condizionato più di un possibile acquirente, ma possiamo assicurarvi che Ancient Civilizations of the Inner Sea è un vero a proprio gioco di strategia e può essere tranquillamente utilizzato da chi abbia almeno 12 anni e voglia di impegnarsi per 120-180 minuti al massimo.

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