Age of Towers (2018)
Giudizio complessivo:
Autore: Mazoyer Guillaume
Artista:
Editore: Devil Pig Games
3Emme Games
Numero giocatori: 1 - 4
Durata media: 60 minuti
Tipologia giocatori: Da 14 anni
Ambientazione: Schiere di mostri attaccano una città difesa da torri armate.
Categoria: Percorso
Conquista
Meccanica: Controllo Aree
Combinazioni-Allineamenti
Motore: Combinazione di Carte
Logica-Ragionamento
Grafica: 8
Regolamento: 5
Gradimento: 5
Fortuna: 4
Difficoltà: 3
Valutazione BGG
Voto: 6.45
Votanti: 439
Classifica: N.D.
Valutazione riviste
Ilsa: N.D.
Plato: N.D.
Spielbox: N.D.
Win Magazine: N.D.

Questo gioco non fa parte della mia collezione, ma è elencato in questo sito perché è stato comunque provato o citato in riviste e libri già inseriti

Descrizione

AGE OF TOWERS è stato concepito come trasposizione in scatola dei videogiochi denominati "Tower Defense" ma (e questo è naturalmente solo il mio parere) lo scopo non è stato pienamente raggiunto.

Intendiamoci, i materiali sono buoni e molto robusti (Devil Pig ha utilizzato lo stesso cartone adottato per la serie Heroes of Normandie) ma il risultato è una specie di gioco multiplo in "solitario" con poche interazioni.

Inoltre la traduzione in italiano delle regole lascia abbastanza a desiderare (sono perfino rimaste alcune frasi nella lingua originale, il francese) ed abbiamo dovuto fare ricorso ad Internet per capire alcuni punti poco chiari.

Il gioco, una volta risolti questi problemini iniziali, è comunque abbastanza lineare: ogni giocatore ha una scheda "Eroe", che rappresenta la sua "forza", ed una seconda scheda "Territorio" sulla quale è tracciato un sentiero che arriva alla città e parte da un bosco dal quale, ad ogni turno, escono nuovi mostri che si precipitano lungo la strada per attaccare il paese.

Ogni mostro che arriva in città riduce la forza dell'eroe di 1-2-3 punti vita. L'unica difesa contro questi attacchi è la costruzione di torri difensive dalle quali tirare ai mostri durante il loro passaggio. Il gioco ne fornisce tre tipi diversi: rosse per attaccare i Goblin, azzurre per gli Orchi e Gialle per i Ragni giganti.

Il turno di gioco è diviso in quattro fasi:

(1) - "Tramonto": viene risolta la carta evento in corso e rivelata quella del turno successivo;

(2) - "Notte": i mostri già in campo avanzano verso la città e due nuovi entrano in gioco;

(3) - "Alba": tutte le torri che hanno un mostro nelle caselle adiacenti sparano per ferirli o ucciderli;

(4) - "Giorno": tutti i giocatori eseguono due azioni diverse da scegliere fra quattro diverse possibilità:

- costruire una torre al costo di due cristalli e, opzionale, giocare una carta dalla mano a scelta;

- allungare di tre caselle il percorso verso la città al costo di due cristalli e, opzionale, giocare una carta dalla mano, a scelta;

- prendere e giocare subito una carta dal tavolo (ce ne sono sempre tre disponibili) e, opzionale una carta dalla mano, a scelta;

- prendere due carte coperte dal mazzo ed aggiungerle alla propria mano.

Ad un certo punto del gioco entrerà in campo il leader dei mostri che potrà essere ucciso solo con parecchi colpi (da registrare progressivamente su un'apposita plancia).

La partita termina nell'alba successiva al turno in cui un giocatore uccide il "leader" oppure perde tutti i suoi punti vita (si inizia con 15). Si fa il conto dei Bonus vari ricevuti durante la partita, si aggiunge il valore dei punti vita rimasti ed il punteggio raggiunto contro il leader (che può variare da 1 a 15) e chi ha il totale più alto vince la partita.

Commento

Il cuore di AGE OF TOWERS sono le carte: è vero che durante il giorno si possono fare due azioni, ma senza un buon supporto di carte difficilmente si arriverà alla vittoria e, purtroppo, una cattiva "pesca" di queste carte potrebbe influenzare notevolmente la partita perché potrebbero innescarsi delle "combo" sicuramente più potenti di altre.

Ciò premesso, bisogna riconoscere che l'ambientazione del gioco è buona ed i materiali invitano all'azione, almeno la prima volta: la decisione se rigiocarci o meno dipende molto dai gusti personali, ovviamente, e probabilmente questo gioco è stato dedicato ai ragazzi più giovani che praticano i videogames. Chi scrive purtroppo non ne ha neppure mai visto uno per cui non ho potuto apprezzare la trasposizione.

Ci sono tre tipi di mostri, ognuno dei quali ha un valore (goblin=1, orchi=2, ragni =3) che rappresenta la velocità di movimento (numero di caselle) ed il numero di ferite che essi fanno alla città se riescono a raggiungerla.

Le torri (miniature di plastica colorata molto belle) sono composte da due pezzi: base ed ampliamento. Le basi si acquistano con l'apposita azione e pagando due cristalli, mentre gli ampliamenti si possono fare solo con certe carte (se vi arrivano).

A livello basico ogni torre infligge un danno ai mostri dello stesso colore (il gettone viene girato sul retro) i quali sono definitivamente eliminati se ne ricevono un secondo: in questo caso il giocatore guadagna subito 2 cristalli.

Gli orchi però, al primo danno, costringono a distruggere uno step delle torri azzurre, obbligando il giocatore a ricomprarle.

Le torri con ampliamento hanno alcune caratteristiche supplementari:

  • le gialle bloccano un mostro al transito in una casella adiacente;
  • le rosse sparano due colpi;
  • le blu proteggono sé stesse e tutte le altre nelle quattro caselle adiacenti.

Le carte aggiuntive possono regalare "ampliamenti", effettuare qualche attacco agli avversari, dare cristalli supplementari, spostare o invertire torri, inviare mostri agli avversari, ecc. e spesso ... se giocate in combo con altre, possono dare un grosso vantaggio al loro possessore.         

Trovi una descrizione più approfondita su balenaludens.it

Age of Towers è la più recente novità della Devil Pig Games, completamente localizzata in italiano da 3Emme Games: da 1 a 4 giocatori (da 8 anni in su) dovranno affrontare un poderoso attacco di orchi e altri mostri. Le loro città sono minacciate e solo la costruzione di torri difensive sul percorso che collega i tunnel sotterranei nemici alla città potrà prevenire una catastrofe. In ambito videoludico esiste da tempo un genere definito “tower defense”, che ha visto la pubblicazione di titoli anche molto famosi, tanto da meritare una pagina su Wikipedia. Possiamo affermare senza esitazioni che Age of Towers ne è una trasposizione analogica (non la prima: sono ormai numerosi i giochi da tavolo che hanno fatto tentativi in questa direzione). Rientrano in questa famiglia giochi accomunati dalla necessità di difendere una “base” da attacchi nemici via via più intensi, in genere tramite la collocazione di strutture difensive o di truppe, ma anche tramite attacchi diretti o altri effetti/bonus/capacità. Age of Towers non fa eccezione, come dice il nome stesso del gioco: armate le balestre e preparate archi e frecce! Arrivanoooo!

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