Autore: |
Trzewiczek Ignacy
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Artista: |
Bobrowski Grzegorz
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Editore: |
Portal Games
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Numero giocatori: | 1 - 4 |
Durata media: | 120 minuti |
Tipologia giocatori: | Da 14 anni |
Ambientazione: | Lotta perv al supremazia in un'America post guerra nucleare |
Categoria: |
Carte Speciali
Sviluppo-Ampliamento |
Meccanica: |
Scambio risorse
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Motore: |
Carte
Uso di risorse varie, segnalini, pezzi speciali |
Grafica: | 6 |
Regolamento: | 7 |
Gradimento: | 6 |
Fortuna: | 5 |
Difficoltà: | 3 |
Valutazione BGG | |
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Voto: | 7.6 |
Votanti: | 6.927 |
Classifica: | #397 |
Valutazione riviste | |
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Ilsa: | N.D. |
Plato: | N.D. |
Spielbox: | N.D. |
Win Magazine: | N.D. |
Questo gioco non fa parte della mia collezione, ma è elencato in questo sito perché è stato comunque provato o citato in riviste e libri già inseriti
I giocatori sono a capo di una "fazione" e lottano per costruire nuove città ed impedire agli avversari che diventino troppo potenti. Ad inizio partita ogni fazione riceve un numero di risorse "fisse" e specifiche di quella razza, oltre a 4 carte. Il gioco si svolge in rounds, ognuno dei quali è composto da un numero variabile di turni. All'inizio ognuno sceglie altre due carte fra quelle esposte sul tavolo, e poi, a rotazione, si eseguono delle azioni. Un round termina quando tutti i giocatori passano. Durante il round è possibile utilizzare le proprie risorse per trasformarle in punti azione, rappresentati da gettoni con una frecca di colore grigio (per costruire), blu (per commerciare) o rosso (per attaccare). Le carte possono essere giocate come costruzione (spendendo i gettoni grigi) per ottenere uno dei seguenti vantaggi: (1) - Aumentare la produzione nei turni successivi (incassando comunque le risorse indicate sulla carta nel momento in cui viene giocata); (2) - Utilizzare una "feature", ovvero approfittare di condizioni particolari (indicate sulla carta stessa); (3) - Utilizzare delle "azioni speciali", soprattutto per guadaganre Punti Vittoria (PV); (4) - Incrementare il numero di risorse fisse di Round, giocando la carta sopra alla propria plancia e pagandola con gettoni blu. Con i gettoni rossi è invece possibile attaccare le carte degli avversari: pagando 3 frecce si può distruggere una carta "produzione" (si incassano le risorse indicate dalla carta ed il suo possessore ne riceve una a sua volta); pagandone 4 si distrugge une feature e con 5 si fa fuori una carta "azione", sempre con le stesse modalità. Tutti guadagnano PV ricostruendo nuovi edifici su carte distrutte e facendo "azioni" sulle apposite carte (per esempio: pago un lavoratore e un mattone ed ottengo 2 PV, ecc.). A fine partita al valore ottenbuto si aggiunge il numero di carte edificio presenti sulla propria plancia e chi ha più punti vince.
Non avendo mai giocato la prima edizione di 51st State non posso usarlo come riferimento. Tuttavia la meccanica è molto simile a quella di Imperial Settlers della stess aditta (o Coloni Imperali nella versione italiana), e quindi è possibile effettuare un paragone fra i due giochi: ed è Imperial Settlers (IS) che, a mio avviso, vince il confronto perché: (1) - In 51st si usa un mazzo unico, mentre in IS ogni giocatore ha oltre a quello comune, anche un mazzo personale di edifici dalle caratteristiche ben specifiche e questo significa che la fortuna gioca un ruolo molto maggiore in 51st: se non si ottengono subito carte "azione" che danno un po' di PV si rischia di restare troppo indietro nel conteggio. (2) - L'obbligo di dover scambiare le risorse in "punti azione" appesantisce molto il tempo di gioco. E' vero che ogni fazione ha un "tasso di scambio" diverso per ogni tipo di risorsa (per esempio i tanica contro 1-2-3 dischetti blu, 1 pistola contro 1-2-3 dischetti rossi, ecc.) ma alla fine si spendono almeno 30-40 minuti di più rispetto ad IS soltanto per effettuare questi scambi e, a mio avviso, non ne vale la pena. (3) - La grafica delle carte di 51st è davvero molto ... triste: capisco che debba rappresentare un mondo post atomica e quindi in sfacelo, ma se buttiamo un occhio ad una partita di IS, e con le sue carte colorate, i suoi paesaggi "ridenti" ed i suoi personaggi allegri ... davvero non c'è confronto. Tutto ciò premesso il sistema non è poi così male e lo consiglio a chi ama le atmosfere cupe e non ha paura di perdere un paio d'ore giocando a carte.