Auteur: |
Cathala Bruno ![]() |
Illustrateur: |
Bouquet Cyril ![]() |
Editeur: |
Blue Orange ![]() |
Nombre de joueurs: | 2 - 4 |
Durée moyenne: | 20 minutes |
Public: | Da 8 anni |
Milieu: | Creare il proprio regno con delle tessere territorio |
Genre: |
Développement
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Mécanique: |
Poser tuiles-pions-etc.
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Moteur: |
Tuiles
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Composants: | Voir les composants |
Graphique: | 7 |
Règles: | 7 |
Agrément: | 7 |
Hazard: | 3 |
Complexité: | 2 |
Evaluation BGG: | |
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Voto: | 7.3 |
Votes: | 49.454 |
Classement: | #302 |
Evaluation sur Magazines | |
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Ilsa: | A |
Plato: | N.D. |
Spielbox: | B |
Win Magazine: | N.D. |
KINGDOMINO riprende il "secolare" principio del Domino, facendolo evolvere in modo da creare un gioco divertente e davvero per tutti. Le 48 tessere (40x80 mm) incluse nella scatola sono stampate su cartone molto spesso (3,5 mm) per agevolare la manipolazione: se ne usano 24, 36 o 48 a seconda dal numero dei giocatori (2-3-4).
Sul lato "B" di ognuna di esse è stampato semplicemente un numero mentre sul lato "A" sono stampati due diversi tipi di terreno: mare, deserto, pianura, bosco, collina, ecc.: su alcune tessere sono stampate anche delle "corone" (1-2-3) che sono importantissime per guadagnare Punti Vittoria (PV).
Ogni giocatore prende una tessera colorata su cui pone il suo castello (una simpatica costruzione in 3D da montare usando 4 diverse tessere e che serve ad indicare dove inizia ogni "reame") ed un "Re" (segnalino di legno colorato): se si gioca solo in due ognuno prende 2 segnalini "Re".
In base a quanti Re sono in gioco si estrae un pari numero di tessere da posare sul tavolo con la parte numerata visibile ed in ordine "crescente": esse vengono poi rovesciate sul lato con il paesaggio. A questo punto si estraggono casualmente i Re, uno alla volta, ed i proprietari li posano su una delle tessere in tavola per prenotare l'acquisto.
Quando tutti i Re sono stati estratti (uno per tessera) si prepara una seconda fila di tessere da posare come al solito in ordine crescente di numero prima di rigirarle sul lato paesaggio.
A questo punto il Giocatore con il Re sul numero più basso prende la tessera "prenotata" e la pone nel suo territorio, collegandola a quella di partenza o ad altre tessere già esistenti in modo da far combaciare almeno uno dei due terreni (esattamente come si fa con i “pallini” del Domino).
Un "reame" però non può mai superare la dimensione di 5x5 caselle, quindi la scelta delle tessere si fa sempre più accurata perché se quella prenotata non può essere posata deve essere scartata ed il giocatore perde il turno.
Quando anche l'ultima tessera è stata piazzata si passa al conteggio dei punti: si moltiplica il numero delle caselle adiacenti e con lo stesso "terreno" per il numero di corone presenti all'interno di quell'area. Se non ci sono "corone" l'area vale zero punti. Chi, facendo la somma di tutti i punti delle sue aree, ottiene il totale più alto vince la partita e diventa il Re dei Re.
Francamente non credo ci sia molto da commentare su KINGDOMINO. Il principio del gioco lo conoscono infatti anche i cani e i gatti domestici, ma la piccola innovazione di Bruno Cathala e Cyril Bouquet (i due autori), oltre al fatto che ognuno gioca per conto suo, è stata quella di limitare l'area utilizzabile per la costruzione del proprio reame.
Proprio questa limitazione dà tutto il "sale" del gioco perché i giocatori cercheranno di mantenere il loro reame il più compatto possibile in modo da avere un po' di spazio di riserva nel caso si renda disponibile una buona combinazione.
Ovviamente scegliere la tessera di valore più basso all'inizio significa poter poi fare immediatamente una combinazione interessante (se la dea bendata è stata favorevole) andando a scegliere la tessera successiva che magari abbia una o più corone.
Il gioco è veloce (15 minuti) e divertente: con i bambini più piccoli l'ho anche usato semplicemente come un Domino tradizionale (lasciando loro la più totale libertà di posa) e segnando i punti solo quando posavano delle "corone". Così ho attirato e fatto giocare dei bimbi di 5-6 anni appena.
Molte favole iniziano in questo modo: C’era una volta un Re. Ma un bel giorno arrivò un principe… Così la recensione di Kingdomino vogliamo cominciarla nel seguente modo: C’erano una volta 4 Re e il gioco del domino. Ma un bel giorno arrivò Bruno Cathala… Il bravo disegnatore di giochi francese ci perdonerà se ci siamo fatti prendere un po’ troppo la mano dall’atmosfera incantata che circonda Kingdomino. Non ci riferiamo solo alla bella grafica evocativa: Kingdomino è davvero pervaso da quella magia tipica delle favole a lieto fine che trasformano zucche in carrozze, topi in cavalli, sguattere in regine e… un classico gioco astratto in un mini-eurogame per famiglie.
A suivre sur balenaludens.it