Critique sur balenaludens.it
I giocatori più navigati ed esigenti sono spesso mossi dalla pulsione alla ricerca dell’originalità, perché inevitabilmente dopo aver provato tutti (o quasi) i cosiddetti “grandi classici” e sperimentato decine e decine di giochi differenti, inevitabilmente capita di avvertire quella fastidiosa sensazione di déjà vu, che tende a smorzare l’entusiasmo sul nascere e magari porta a valutare un gioco meno di quanto oggettivamente meriterebbe. Nell’arco dell’ultimo anno, però, è stato dimostrato in diverse occasioni che anche meccaniche già viste e riviste, con i giusti “twist” e un regolamento sviluppato ad arte, possono ancora regalare delle belle soddisfazioni. Abbiamo recensito ad esempio Kingdomino, che rivisita lo storico domino aggiungendo un sistema di punteggio in funzione del piazzamento tanto semplice quanto intrigante, oppure Behind The Throne, che riprende alcuni card game classici, come il black jack e il sette e mezzo, e li arricchisce di poteri speciali, maggioranze e altro ancora. Aggiungiamo ora a questa categoria Honshu, distribuito in Italia da Playagame Edizioni: si tratta infatti di un gioco di piazzamento carte per 2-5 giocatori che, per certi versi, può ricordare il sopraccitato Kingdomino, ma inserisce un sistema di motori produttivi che lo avvicina a Oh My Goods, oltre ad utilizzare il draft e bonus variabili di stampo tipicamente german.
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