Designer: |
Dujardin Sébastien ![]() Georges Xavier ![]() Orban Alain ![]() |
Artist: |
Roche Alexandre ![]() |
Edited by: |
Pearl Games ![]() |
Number of players: | 2 - 4 |
Plying time: | 90 minutes |
Users: | Da 12 anni |
Ambient: | Costruzione edicici e Commercio nella città di Troyes |
Categorie: |
Economy-Industry-Trade
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Mechanics: |
Combinations-Line up
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Motor: |
Dice
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Expansions: |
Troyes : Les Dames de Troyes
Troyes: Quatre Cartes Boinus |
Components: | See the components |
Graphics: | 7 |
Rules: | 7 |
Pleasure: | 8 |
Luck: | 2 |
Complexity: | 6 |
BGG rating: | |
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Voto: | 7.71 |
Votes: | 24.023 |
Ranking: | #126 |
Rating on Magazine | |
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Ilsa: | N.A. |
Plato: | N.A. |
Spielbox: | N.A. |
Win Magazine: | N.A. |
Tutti i giocatori di TROYES ricevono inizialmente un certo numero di "Lavoratori" ed un po' di soldi, poi partono per fare fortuna nella città di Troyes assegnando inizialmente i suoi lavoratori ad uno o più dei seguenti campi: Esercito, Chiesa o Commercio.
Ogni turno inizia con l'assegnazione di 10 monete a tutti i giocatori, i quali però devono pagare lo stipendio ai loro lavoratori (2 monete per ogni soldato ed 1 per ogni prete). Poi tutti prelevano e lanciano un numero di dadi corrispondenti ai loro lavoratori (dadi rossi per i soldati, bianchi per i preti e gialli per i commercianti).
Il gioco consiste nello sfruttare i punti dei dadi per fare arrivare nuovi lavoratori (pagandoli in Punti Influenza) investendo una bella sommetta per assegnare loro vari compiti (rappresentati da carte Esercito, Chiesa e Commercio) ed ottenere in cambio dei vantaggi a seconda delle azioni svolte (soldi extra, punti influenza, punti vittoria, ecc.).
La città di Troyes è però minacciata costantemente da pericoli esterni che devono essere eliminati per non subire delle penalizzazioni. Questi pericoli sono evidenziati girando due carte a turno e seguendo le istruzioni sopra indicate.
Ogni carta può essere neutralizzata spendendo punti dado e normalmente più giocatori partecipano alla neutralizzazione perché si guadagnano preziosi punti prestigio ed una buona percentuale di punti vittoria.
Inoltre se queste carte non vengono neutralizzate i loro "malus" entrano in azione a fine turno (perdita di Punti influenza o di denaro, interferenze nella costruzione della cattedrale, espulsione di qualche lavoratore dagli uffici, ecc.).
Completano il gioco la costruzione della cattedrale (che assegna punti vittoria e prestigio, ma che toglie punti vittoria a chi non partecipa a sufficienza), la possibilità di rubare dadi agli avversari (pagando monete in base al numero di dadi rubati) e le carte "Personaggio" che vengono distribuite segretamente all'inizio (una per giocatore) ed influenzano la strategia di gioco perché assegnano Punti Vittoria al raggiungimento di certi obiettivi.
Sotto un'apparente semplicità (tiro i dadi e poi sfrutto il punteggio per eseguire azioni) TROYES è in realtà un gioco di strategia abbastanza profondo. Chiarisco subito che anche il valore dei dadi può essere variato se si ha a disposizione un sufficiente numero di punti influenza (per 2 punti si può ritirare un dado, per 4 punti si possono capovolgere fino a 3 dadi, trasformando così gli "1" in "6", i "2" in "5", ecc.).
I giocatori devono tener d'occhio le carte dei vari "Uffici", man mano che vengono rivelate, perché piazzando nuovi lavoratori su di esse si ottengono dei bonus importantissimi e una buona dose di punti vittoria (ai primi due giocatori che si posizionano su ogni carta).
Anche la strategia "militare" dà sempre i suoi frutti: ogni "colpo" sulle carte "Attacco" regala infatti 1 punto influenza, ed ogni volta che un attacco è neutralizzato, dopo aver subito da 3 a 5 colpi, i due giocatori che hanno meglio contribuito ricevono anche dei punti vittoria.
Fare "soldi" non regala punti vittoria ma è importante per andare a rubare i dadi agli avversari (il costo sale vertiginosamente a seconda del numero di dadi rubati) soprattutto quando la nostra "dotazione" è stata piuttosto scarsa.
È anche possibile (sempre sfruttando i dadi) cacciar via da un ufficio dei lavoratori avversari, costringendo i giocatori a sprecare tempo e dadi per cercare di riportare in gioco i propri pezzi e non essere così costretti a ridurre il numero di dadi da lanciare nel turno successivo. TROYES è consigliato dunque a giocatori esperti
Eccoci qui parlare di questo bel boardgame (per 2 – 4 giocatori) i cui meccanismi sono totalmente basati sull’uso di una paccata di dadi colorati a sei facce (ben 24). Va subito detto che questo non implica affatto che sia un gioco dove la fortuna la fa da padrona: tutt’altro. Ma, al solito, vediamo cosa ci offre l’interno della scatola. Partiamo dalla board, solida e di qualità, dove la cittadina francese di Troyes è rappresentata quando la costruzione della famosa Cattedrale era appena iniziata (1200 ca.). Questa si protrasse, tra alti e bassi, per diversi secoli fino al 1600 ca. e comunque mai totalmente completata.
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