Auteur: |
Carroll Nico ![]() |
Illustrateur: |
Benedetti Gregor ![]() |
Editeur: |
Tablestar Games ![]() |
Nombre de joueurs: | 3 - 6 |
Durée moyenne: | 150 minutes |
Public: | Da 12 anni |
Milieu: | Costruire fabbriche per spingere al massimo produzione ed incassi. |
Genre: |
Economie-Industrie-Commerce
|
Mécanique: |
Commerce-Finance-Bourse
|
Moteur: |
Monnaies et billets de banque
Usage de ressources, pions, etc. |
Expansions: |
Wealth of Nations: War Clouds
|
Composants: | Voir les composants |
Graphique: | 6 |
Règles: | 7 |
Agrément: | 8 |
Hazard: | 0 |
Complexité: | 5 |
Evaluation BGG: | |
---|---|
Voto: | 6.92 |
Votes: | 1.832 |
Classement: | #2311 |
Evaluation sur Magazines | |
---|---|
Ilsa: | B |
Plato: | N.D. |
Spielbox: | N.D. |
Win Magazine: | N.D. |
WEALTH OF NATIONS è un titolo per esperti ambientato nel mondo dell’industria e del commercio: i giocatori entrano nei panni di facoltosi imprenditori e cercano di costruire, ampliare e far funzionare al meglio sei diversi tipi di attività (alimentari, energetiche, minerarie, terziarie, finanziarie e bancarie) per accumulare la più grossa “fortuna”.
Il tabellone è formato da una plancia esagonale centrale (sulla quale è stampata una griglia con 60 esagoni) e da 6 diverse plance esterne, una per ogni attività, dove sono piazzate le merci da produrre e quelle della “riserva”. I giocatori inizialmente ricevono 18 “bandierine” (da utilizzare per prenotare i terreni distinguere le loro fabbriche) e scelgono alcuni “pacchetti” pre-formati, che contengono un mix di fabbriche, prodotti finiti e denaro, con i quali inizieranno la partita: le fabbriche vengono piazzate al centro del tabellone e si inizia subito.
Da notare che ogni fabbrica è costituita da una tessera esagonale dello stesso colore dell’attività che rappresenta e contiene sempre un cerchietto intero al suo centro e dei cerchietti parziali lungo i bordi o nei vertici (essi sono in pratica le linee di produzione). Acquistando nuove tessere e accostandole a quelle già in tavola si chiuderanno sempre più “cerchietti” e quindi entreranno in produzione sempre più linee.
Ogni turno inizia con una fase di “Commercio” durante la quale, a turno ed a rotazione, i giocatori potranno comprare o vendere cubetti colorati (al prezzo indicato sulle rispettive plance, dove naturalmente il prezzo di acquisto è sempre superiore a quello di vendita) o commerciare fra loro.
Nella fase di “Sviluppo”, che si svolge sempre a turno ed a rotazione, tutti potranno prenotare una casella del tabellone (pagando un cubo rosso), costruire una nuova fabbrica in una casella prenotata precedentemente (pagando il tipo ed il numero di cubi richiesto), spostare le tessere industria in una posizione migliore (per assicurare futuri ampliamenti) o installare macchine automatiche nelle loro fabbriche (dove con fabbrica intendo una o più tessere adiacenti dello stesso colore).
Infine nella fase di “Produzione” tutte le fabbriche producono un numero di cubetti pari ai cerchietti interi che mostrano (da qui l’importanza di piazzare bene gli ampliamenti) dietro il pagamento di un cubetto blu (energia) e di tanti cubetti gialli (cibo) quante sono le tessere raggruppate.
La partita termina quando un giocatore finisce le sue 18 bandierine, oppure quando la plancia centrale è piena o se si sono esauriti 5 tipi di tessere “fabbrica”: chi ha accumulato la maggior quantità di denaro vince.
Come ho anticipato nella descrizione WEALTH OF NATIONS non è un gioco per tutti, e servono un paio di partite per capire davvero come funziona: in realtà le regole sono piuttosto semplici da imparare, ma i problemi nascono al momento della “programmazione”: non è infatti possibile giocare ad … istinto o approfittando delle occasioni, perché tutto deve essere studiato e messo in atto secondo una certa logica e con una programmazione approfondita.
All’inizio della partita sono i cubetti gialli (cibo), blu (energia) e rossi (terziario) a farla da padroni, quindi chi riesce ad installare fabbriche di almeno due colori (una delle quali preferibilmente gialla) si trova già a lavorare con una certa sicurezza. Poi però per ampliare le proprie fabbriche servono i cubetti bianchi e neri (in varie combinazioni con rossi e blu) il cui costo è molto più alto, quindi in generale la prima produzione della partita deve servire ad acquistare tessere dello stesso colore delle proprie fabbriche per aumentare le linee (e di conseguenza le vendite).
Logicamente il passo successivo è quello di costruire fabbriche bianche e nere, anche se piccole, in modo da avere ad ogni turno uno o due cubetti di quel colore da usare per nuove costruzioni o da vendere per procurarsi il capitale necessario ai nuovi investimenti. Ed è proprio in questa fase che diventa conveniente automatizzare le fabbriche bianche e nere per limitare la spesa di cubetti gialli.
La produzione dovrà esser dunque “mirata” all’ottimizzazione della produzione di un numero di cubetti gialli e blu sufficiente ad alimentare tutte le fabbriche: non esitate ad allargare quindi i gruppi del tipo giusto per avere la matematica certezza di poter lavorare con le altre.
Nelle prime partite si tende a non dare importanza agli scambi fra giocatori, oppure a far saltare tutte le trattative chiedendo “compensi” esagerati, e questo è profondamente sbagliato: cercate invece di avere buoni rapporti con chi produce i colori che vi servono maggiormente, soprattutto se voi ne avete qualcuno extra che può servire al vostro “collega” e vedrete come la strada si farà più semplice per entrambi.
Un titolo davvero interessante se amate i giochi di economia e commercio ed il brivido di un’accesa competizione fra i partecipanti.