Auteur: |
Turczi David ![]() Novac Andrei ![]() |
Illustrateur: |
Roczniak Bartlomiej ![]() |
Editeur: |
GiochiX.it ![]() Braincrack Games ![]() |
Nombre de joueurs: | 1 - 5 |
Durée moyenne: | 90 minutes |
Public: | Da 14 anni |
Milieu: | Commerciare fra i canali di Venezia |
Genre: |
Economie-Industrie-Commerce
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Mécanique: |
Charger et livrer
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Moteur: |
Usage de ressources, pions, etc.
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Composants: | Voir les composants |
Graphique: | 7 |
Règles: | 7 |
Agrément: | 7 |
Hazard: | 1 |
Complexité: | 4 |
Evaluation BGG: | |
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Voto: | 6.44 |
Votes: | 644 |
Classement: | #5817 |
Evaluation sur Magazines | |
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Ilsa: | N.D. |
Plato: | B |
Spielbox: | N.D. |
Win Magazine: | N.D. |
Ancora una volta torniamo nella città lagunare, così cara ai creatori di giochi: questa volta con VENICE ci provano due autori che solitamente firmano titoli di una certa complessità, per esperti, e lo fanno con dei materiali molto ben progettati ed un libretto di istruzioni un po’ fuori dalle norme, visto che spiegano in generale il gioco nelle prime pagine per rimandare ogni volta alle regole specifiche nei paragrafi successivi.
Il tabellone mostra una… ipotetica Venezia con i suoi palazzi ed i suoi canali (molto “geometrici” per praticità di gioco): ogni edificio (3 Comunali stampati direttamente sul tabellone e 12 diversi stampati su tessere quadrate da posizionare a caso su altrettante caselle) è diviso in 4 sezioni, ognuna delle quali assegna un bonus diverso: il primo giocatore a mandare un assistente in un palazzo guadagna quello che trova nel primo riquadro (solitamente un cubetto risorsa): se arriva un altro lavoratore il primo si sposta nel secondo riquadro e alla prossima occasione potrà prendere entrambi i bonus, e così via fino al quarto.
I giocatori ricevono due gondole di plastica, un gondoliere, 10 assistenti, due ponti, ed alcuni marcatori: nel suo turno ognuno deve muovere una delle due gondole (pagando i soldi indicati sul percorso scelto) per farla arrivare sul molo davanti ad un edificio. A quel punto può metterci un suo assistente (o spostarne di una sezione uno già all’interno) per incassare i bonus acquisiti, caricando un cubetto sulla gondola, ecc.
Tutti hanno inizialmente in mano due carte “Missione” che possono essere soddisfatte portando una certa combinazione di risorse in uno specifico edificio: una volta pagati i cubetti il giocatore incassa i punti e le monete della missione e mette la carta sotto al sua plancia per sfruttarne il bonus permanente. Negli edifici Comunali invece si possono ottenere nuove missioni (pagando una tassa) e qualche bonus extra (monete, lasciapassare, ecc.) o dare qualche svantaggio agli avversari (aumentando il loro livello di “Intrighi”). Inoltre in certi edifici si può aumentare la propria influenza nel Gran Consiglio.
La partita termina quando viene raccolta l’ultima carta missione: si finisce il turno in corso e se ne fanno due extra, poi si calcolano i punti On base alla posizione nel Gran Consiglio, al numero di Assistenti in gioco, ed alle monete nella riserva. Da notare che chi ha il livello di “Intrigo” più alto (se diverso da zero) viene “arrestato” dalle Guardie del Doge e non può partecipare al punteggio.
Alla vista dei materiali di VENICE si pensa subito ad un gioco di difficoltà medio-bassa: tabellone molto semplice, miniature, cubetti e meeples colorati contribuiscono a questa considerazione, ma in realtà le partite sono molto tese e tattiche. Occorre programmare bene i propri movimenti per raccogliere le merci necessarie nel più breve tempo possibile (sapendo che ad ogni turno il gondoliere deve trasferirsi sull’altra gondola o pagare 3 zecchini di multa per restare su quella in cui si trova) e soddisfare una o più delle missioni ricevute, non solo per guadagnare soldi e PV, ma anche per sfruttare il più a lungo possibile il bonus della carta utilizzata.
La prima casella in cui si muove una gondola è “gratis”, ma quelle successive costano 1-2 zecchini ciascuna e quindi, data la penuria permanente di denaro (almeno fino a metà partita), meglio piazzare strategicamente le due gondole in modo da ridurre al massimo gli spostamenti di ogni turno. Due gondole amiche che si incrociano possono scambiarsi le merci, per cui anche la “raccolta” dei cubetti colorati va studiata con cura.
Due gondole nemiche che si incrociano fanno invece salire il livello di “Intrigo” o calere il numero dei lasciapassare (spesso serve uno di questi per chiudere una missione, ed è bene averne almeno un paio di scorta proprio per gli eventuali incroci). I due ponti costano cari (4 zecchini ciascuno) ma permettono di incassare 1 zecchino ogni volta che si passa sotto il proprio colore. Passare sotto quelli nemici invece permette di non pagare il costo del movimento stampato sotto al ponte, ma in cambio aumenta di una casella il livello di Intrigo.
Con uno speciale mazzo di carte “Doge” è poi possibile giocare anche in solitario (con Turczi fra gli autori è quasi … obbligatorio) mentre se si è solo in due si usano due appositi mazzi “Contrabbandiere” che fanno spostare una terza gondola (di un colore non utilizzato) in modo da ostacolare l’avversario.
Il gioco è interessante ma richiede molta attenzione, soprattutto durante la fase di movimento, e bisogna ricordare che si ricevono bonus anche solo passando “davanti” ad un edificio occupato da un assistente del proprio colore, quindi diventa davvero “strategico” posizionarli nei punti chiave della città. Per giocatori assidui o esperti.
Venezia è una città “magica” che ha sempre ispirato artisti, scrittori e… autori di giochi, come i due polacchi che hanno creato questo Venice, un titolo per 1-5 giocatori abituali o esperti di età superiore o uguale a 14 anni, edito da Braincrack Games (un nome che è tutto un programma). Andrei Novac (Warriors & Traders, Versailles, Praetor, ecc.) e David Turczi (Anachrony, Tekhenu, Tawantinsuyu, ecc.) sono abituati a creare titoli complessi, ma Venice ci sembra abbordabile anche per giocatori un po’ meno esperti, soprattutto se guidati da chi conosce già le regole.
Per l’ambientazione è stata scelta Venezia in modo da sfruttare il suo mix di canali ed edifici, ma il tabellone ci presenta in realtà una città molto schematizzata e ben lontana da quella reale. Dunque abbandoniamo l’ambientazione e concentriamoci piuttosto sul gioco e le sue meccaniche per vedere di cosa si tratta, premettendo subito che a noi è piaciuto, anche se sono servite un paio di partite di prova per capire a fondo il suo reale funzionamento.
A suivre sur balenaludens.it