Auteur: |
Randolph Alex
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Illustrateur: |
Vari Artisti
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Editeur: |
Oliphante
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Nombre de joueurs: | 2 |
Durée moyenne: | 20 minutes |
Public: | Da 10 anni |
Genre: |
Parcours
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Mécanique: |
Poser tuiles-pions-etc.
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Moteur: |
Tuiles
Logique-Raisonnement |
Composants: | Voir les composants |
Graphique: | 6 |
Règles: | 6 |
Agrément: | 5 |
Hazard: | 0 |
Complexité: | 2 |
Evaluation BGG: | |
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Voto: | 5.94 |
Votes: | 543 |
Classement: | #9376 |
Evaluation sur Magazines | |
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Ilsa: | N.D. |
Plato: | N.D. |
Spielbox: | N.D. |
Win Magazine: | N.D. |
THE VENICE CONNECTION è un gioco "minimalista" per due partecipanti creato dal “veterano” autore Alex Randolph quando lavorava nel suo studio di Venezia. Lo scopo è posare queste tessere in modo da realizzare un circuito chiuso: il giocatore che piazza la tessera finale del circuito vince la partita.
Le tessere sono tutte uguali e presentano un tratto "rettilineo" di canale veneziano su una faccia, mentre sull'altra il canale fa una curva ad angolo retto. Il giocatore di turno può piazzare sul tavolo 1-2-3 tessere con un'unica restrizione: devono essere messe sempre una accanto all'altra ed in rettilineo.
Questo è abbastanza semplice quando c’è una sola tessera, ma già con due le cose si complicano un po' perché non sempre conviene fare un canale intero; con tre diventa ancora più difficile decidere il piazzamento per non regalare la mossa all'avversario e spesso, quando si vuole davvero utilizzare questa opzione, si mettono allora i tratti di canale in "parallelo".
Essi in effetti non devono per forza formare una linea continua, però ogni nuova "posa" deve obbligatoriamente iniziare adiacente ad una tessera già in tavola. Può succedere che, terminata una mossa, l’avversario vi avverta che avete commesso un "errore fatale" e vi sfida a provare che il circuito può esser ancora chiuso.
Il giocatore di turno deve allora terminare la partita da solo e vince se dimostra che aveva ragione, altrimenti è sconfitto (e gli errori, credetemi, si commettono molto più facilmente d quanto i materiali possano far pensare).