Thirty Years War (SPI): Breitenfeld (1976)
Mon avis:
Auteur: Nelson Jay
Illustrateur: Simonsen Redmond
Editeur: Simulation Publications Inc. (SPI)
Nombre de joueurs: 2
Durée moyenne: 180 minutes
Public: Wargamers
Milieu: Guerra dei Trent'anni : Battaglia di Breitenfeld (Sassonia : 1 Settembre 1631)
Genre: Jeu d'Histoire
Mécanique: Wargames à déplacements alternés
Echelle: Opérationnel
Armées:

Période historique: Renaissance
Moteur: Combats avec lancer des dés
Ce jeu fait partie de: Thirty Years War (SPI)
Composants: Voir les composants
Extrait du magazine: Strategy & Tactics (SPI)
Numéro: 055
Publié par: Simulation Publications Inc. (SPI)
Graphique: 7
Règles: 7
Agrément: 7
Hazard: 3
Complexité: 5
Evaluation BGG:
Voto: 6.49
Votes: 220
Classement: #9172

Description

Non sono molti i wargames che trattano questa guerra dal punto di vista prettamente strategico (d’altra parte con più di 250 staterelli e regni coinvolti sarebbe quasi impossibile entrare nei dettagli) ma alcune delle battaglie più famose sono state il soggetto di varie simulazioni. Le più “antiche” (a mia conoscenza) sono quelle pubblicate nel 1976 dalla SPI con il Quadrigame THIRTY YEARS WAR, il quale conteneva quattro mappe e quattro fustelle di unità (una per battaglia), due copie del regolamento ed un doppio foglio con le istruzioni specifiche di ogni scontro.

Le “pedine” sono nel formato classico (13x13 mm), stampate in due colori (rosso e blu) con la silhouette del tipo di unità rappresentata e due valori di cui tenere conto: i Punti di Forza (PF) e la capacità di movimento (in Punti Movimento o PM). Su ogni mappa sono poi ripetute le silhouettes e i nomi di tutte le unità sui relativi esagoni di partenza: basta un poco di pazienza e prendere una alla volta le pedine di ogni schieramento per posizionarle al posto giusto.

La sequenza di gioco di è la seguente:

  1. – Il giocatore di Fase cerca di recuperare eventuali unità disorganizzate lanciando un dado (eventualmente maggiorato per la presenza di un Leader adiacente) ed ottenendo un risultato di “5” o “6”: l’unità viene rigirata sulla faccia a piena forza;
  2. – Fuoco dell’Artiglieria del giocatore attivo;
  3. – Movimento delle unità del giocatore attivo;
  4. – Risoluzione degli eventuali combattimenti;

Poi l’altro giocatore si attiva e ripete le stesse fasi: recupero, artiglieria, movimento e combattimento.  

L’artiglieria può sparare a bruciapelo, oppure a distanze crescenti ma con sempre minore possibilità di fare danni e le unità colpite sono “disordinate” e girate sul lato B (il quale mostra dei valori dimezzati). Le unità di artiglieria sono sempre immobili sul campo, ma possono cambiare schieramento se un’unità nemica vi si sovrappone: il counter viene semplicemente girato a mostrare il nuovo colore.

Il movimento delle unità in Thirty Years War è quello classico: si muovono di un esagono alla volta, con alcuni terreni che possono rallentare o impedire la marcia. I sei esagoni attorno ad una unità “integra” costituiscono la sua “Zona di Controllo” (ZOC) e obbligano eventuali unità nemiche che vi sono entrate a combattere. Un’apposita Tabella mostra i rapporti di Forze possibili (da 1:5 fino a un massimo di 6:1) e l’effetto ottenuto lanciando un dado “D6”: si va dalla Disorganizzazione (girare le unità colpite oi eliminarle se erano già disorganizzate) al “temuto” DX (tutte le unità integre diventano disorganizzate ed eventuali unità già girate vengono eliminate) fino alla eliminazione immediata.

I Leaders sono molto importanti, non solo perché possono aggiungere il loro “valore” ad un combattimento a cui partecipano, ma anche, e soprattutto, perché possono facilitare la riorganizzazione di unità in disordine aggiungendo il loro valore a quello del dado.

Le condizioni di vittoria cambiano da battaglia a battaglia, ma in generale si tiene conto delle unità eliminate o catturate e del livello di demoralizzazione raggiunto da un esercito (che è comunque funzione delle unità eliminate).

Commentaire

La prima battaglia della serie ad essere pubblicata (apparve infatti sul numero 55 della rivista Strategy & Tactics), fu BREITENFELD, combattuta il 17 Settembre 1631 vicino a Lipsia fra le forze protestanti guidate dal Re di Svezia Gustavo Adolfo e le forze cattoliche comandate dal Conte di Tilly. La migliore preparazione tattica e la superiorità delle armi svedesi bloccarono l’avanzata del nemico e quando la cavalleria svedese mise in rotta quella di Von Pappenheim e attaccò alle spalle i “tercios” per i cattolici fu la fine.

In generale le battaglie scelte per THIRTY YEARS WAR sono abbastanza equilibrate, con uno dei due “campi” in superiorità numerica e l’altro con un vantaggio in difesa: dopo un paio di partite di prova i giocatori possono veramente divertirsi a provare nuove tattiche o a sfruttare le caratteristiche del loro esercito.  

Grande importanza viene data all’artiglieria per “ammorbidire” le postazioni difensive del nemico: essa non può eliminare il suo bersaglio ma può disordinarlo, riducendo così del 50% la sua “Forza”, e poiché movimenti ed attacchi avvengono DOPO i bombardamenti spesso si creano uno o due punti deboli nello schieramento nemico dove mandare le unità più forti per cercare di sfondare.

Da notare infine che le unità “rovesciate” non hanno più ZOC e quindi il nemico non è obbligato ad attaccarle: e questo, sapendo che solitamente i due eserciti sono schierati con tutte le unità fianco a fianco, permette di concentrarsi su unità più deboli ed impedire che i leaders possano recuperare quelle disordinate (per farlo esse non devono essere a contatto col nemico)  

Un gioco ancor oggi molto divertente, rapido e con poche complicazioni nelle regole

Critique sur balenaludens.it

Come abbiamo anticipato, la prima ad essere pubblicata (sul numero 55 della rivista Strategy & Tactics) fu la battaglia di Breitenfeld, combattuta il 17 Settembre 1631 vicino a Lipsia: erano di fronte le forze protestanti, guidate dal Re di Svezia Gustavo Adolfo, e quelle cattoliche, comandate dal Conte di Tilly. Nell’Agosto del 1631

Le unità della Lega Cattolica avevano invaso la Sassonia per impedire al loro Re di allearsi agli svedesi, ma il risultato fu esattamente l’opposto di quello sperato e l’esercito cattolico si trovò di fronte svedesi a sassoni insieme. La battaglia iniziò con un lungo scambio di colpi di artiglieria, ma la cosa andava a totale vantaggio degli svedesi (i loro cannoni sparavano 5 volte più veloci di quelli imperiali) che cominciarono a generare numerose vittime, così da provocare l’attacco della cavalleria di Von Pappenheim che lanciò ben 7 cariche senza riuscire a superare le linee di difese degli svedesi.

Nel frattempo Tilly fece caricare i Sassoni con la cavalleria della sua ala destra e li mise in rotta, poi ordinò a tutto l’esercito di avanzare per chiudere i conti col nemico. Ma la migliore preparazione tattica e la superiorità delle armi svedesi bloccarono l’avanzata e quando la cavalleria svedese mise in rotta quella di Von Pappenheim e attaccò alle spalle i “tercios” per i cattolici fu la fine.

A suivre sur balenaludens.it

Critiques sur magazines:

Magazine Numéro Année Titre Page Auteur Genre
WAR 02 1981 Thirty Years War Quadrigame (SPI) 13 Rilievo Eros Recensione dettagliata

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