Tablut (Fabbri) (2001)
Mon avis:
Auteur: Linneo C.
Illustrateur:
Editeur: Fabbri
Nombre de joueurs: 2
Durée moyenne: 60 minutes
Public: Da 8 anni
Milieu: Catturare/Liberare Re svedese
Genre: Abstrait
Mécanique:
Moteur:
Ce jeu fait partie de: Il Mondo dei Giochi - Fabbri
Composants: Voir les composants
Graphique: 6
Règles: 6
Agrément: 7
Hazard: 0
Complexité: 5
Evaluation BGG:
Voto: 6.29
Votes: 249
Classement: #10612
Evaluation sur Magazines
Ilsa: N.D.
Plato: N.D.
Spielbox: N.D.
Win Magazine: N.D.

Description

Il TABLUT è un gioco che veniva praticato soprattutto in Lapponia; fu scoperto nel 1732 dallo svedese Carlo Linneo ed è un diretto discendente del HNEFATAFL, ma il tavoliere è stato rivoluzionato (scacchiera di 9x9 caselle quadrate), il numero dei pezzi notevolmente ridotto e le regole semplificate. Così le partite sono più brevi.

Il giocatore “Bianco” utilizza una pedina “Re” che viene posta al centro del tavoliere ed è accompagnato da 8 pedine “Soldato Svedese”: il giocatore “Nero” ha invece 16 pedine che rappresentano i Soldati Moscoviti. La disposizione iniziale è fissa.

Ogni pedina può muoversi di quante caselle vuole, in linea retta, purché esse siano libere e, naturalmente, non può uscire dal tavoliere: può muoversi orizzontalmente o verticalmente e deve fermarsi nella casella prima di una già occupata. L’unica casella vietata è quella al centro del tabellone, anche quando il Re Svedese si è spostato.

Una pedina viene catturata (e tolta dal tabellone) quando è “chiusa” (in linea retta) da due avversari: una mossa che ne “chiude” due in una volta su due linee diverse è valida e permette una doppia cattura. Per catturare il Re svedese invece occorre chiudergli tutti quattro i lati ortogonali

Vince il Nero se cattura il Re svedese o se gli impedisce qualsiasi movimento: vince il Bianco se riesce a fare arrivare il Re su una delle caselle perimetrali del tavoliere.

Commentaire

Con sole 25 pedine in campo TABLUT potrebbe sembrare un gioco abbastanza semplice e adatto a tutti: in realtà bisogna spremersi bene le meningi per trovare una buona tattica che ci permetta di vincere la partita. Nonostante gli svedesi siano la metà dei moscoviti, la compatta posizione iniziale indicata dalle regole permette loro di spostarsi un po’ alla volta verso un bordo del tavoliere tenendo il Re al sicuro per parecchi turni.

Ma se sul Nero cade il “peso” dell’attacco (visto che il suo esercito è più numeroso) il bianco dovrà cercare di fargli pagare ogni tentativo di attacco eliminando qualche pedina in modo da ridurne il numero: meglio quindi, per i “moscoviti”, impiegare le prime mosse per compattare le proprie unità, un po’ troppo sparse ai bordi del tabellone, e bloccare la marcia dell’avversario tagliandogli la strada e facendo attenzione a non lasciare caselle libere accanto alle pedine per impedirne la cattura.

Un gioco interessante, abbastanza impegnativo e di grande soddisfazione.

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