Auteur: |
Marly Hervé ![]() |
Illustrateur: | |
Editeur: |
Asmodée ![]() |
Nombre de joueurs: | 3 - 6 |
Durée moyenne: | 45 minutes |
Public: | Da 10 anni |
Milieu: | Gioco di azzardo e bluff. |
Genre: |
Hazard-Bluff-Pari
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Mécanique: |
Risquer avec les cartes, les dés, etc.
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Moteur: |
Tuiles
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Composants: | Voir les composants |
Graphique: | 7 |
Règles: | 7 |
Agrément: | 7 |
Hazard: | 3 |
Complexité: | 2 |
Evaluation BGG: | |
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Voto: | 7.19 |
Votes: | 25.420 |
Classement: | #451 |
Evaluation sur Magazines | |
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Ilsa: | N.D. |
Plato: | N.D. |
Spielbox: | N.D. |
Win Magazine: | N.D. |
SKULL è un gioco un po’ particolare, un misto di Bluff ed Azzardo, che utilizza soltanto 6 plance di cartone (in sei colori) e 24 dischi di cartone che assomigliano molto ai sottobicchieri della birra: ce ne sono quattro per ogni colore ed uno di essi che raffigura un teschio (lo “skull”, appunto), mentre gli altri tre mostrano un fiore.
All’inizio della partita ogni giocatore colloca la plancia del colore scelto davanti a sé usando il lato “opaco” (sul retro c’è lo stesso disegno ma è circondato da disegni argentati e brillanti) e prende in mano i quattro dischi corrispondenti. Poi, partendo dal giocatore a sinistra del Primo, tutti posano uno dei loro dischi con il dorso in alto: il Primo Giocatore, dopo aver posato (per ultimo) il suo disco iniziale ha ora la scelta fra due decisioni:
Rilanciare significa dire un numero più alto di quello annunciato precedentemente: quindi se la prima sfida era, per esempio, “2 dischi”, il giocatore può rilanciare con “3 dischi”, e così via, come in una qualsiasi asta. Se un giocatore “passa” si toglie dalla sfida (e non potrà più rientrare) mentre se passano tutti meno uno, quest’ultimo vince l’asta. Se il primo giocatore, dopo avere posato il suo dischetto, decide per l’opzione (a), il diritto di scelta passa al secondo, ecc.
Chi vince l’asta ora deve scoprire il numero di dischi che “offerto”, partendo proprio dai suoi (deve girarli tutti) e poi indicando uno dopo l’altro, quelli dei giocatori che sceglierà man mano: ogni disco che mostra un fiore permette al giocatore di procedere e se raggiunge un numero di “fiori” pari al valore della sua sfida significa che l’ha vinta e può girare la sua plancia sul lato “argentato”.
Se invece scopre un teschio prima di avere raggiunto il numero dei fiori dichiarato nella sfida perde e gli avversari gli “rubano” uno dei suoi dischi, mettendolo da parte senza guardarlo. Se un giocatore vince una sfida quando ha già la sua plancia sul lato brillante la vittoria nella partita è sua.
Come si è sicuramente capito nella descrizione, SKULL, pur essendo un gioco dalle regole elementari che si imparano in 5 minuti, non è per tutti: i partecipanti infatti devono avere sempre una bella “faccia di bronzo”, quando iniziano le loro sfide, per ingannare gli altri sulle loro reali intenzioni. Spesso, per esempio, chi lancia una sfida ha giocato un teschio sulla sua plancia e spera che qualcun altro superi la sua offerta e poi scelga proprio il suo disco … avvelenato, sicuro di trovarvi un fiore (chi oserebbe sfidare tutti con un teschio sulla plancia, sapendo che se vincesse la sfida perderebbe poi un disco? Beh, ve lo assicuro, sono tanti …).
I dischi dello sfidante devono essere girati tutti per primi: poi il giocatore indica un disco a sua scelta, aspetta che venga scoperto e, se non è un teschio, procede con le scelte successive, guardando fisso negli occhi gli avversari e cercando di scoprire se hanno giocato “sporco” oppure se i loro dischi sono dei semplici fiori…
Essere “Primo Giocatore” è un indubbio vantaggio: si posa per ultimi il disco iniziale e si può anche dichiarare subito una sfida (magari proprio dopo aver giocato un teschio). Ecco perché gli sfidanti diventano in ogni caso “primi di mano” nel turno successivo, indipendentemente da come è finita la sfida.
Una nota “simpatica”: le regole invitano a fare false dichiarazioni, minacce, blandizie, suggerimenti, ecc. in modo da tenere la partita sempre viva: seguite senza esitare questo suggerimento, soprattutto se siete fra amici e vi conoscete bene (e quindi sapete i punti “deboli” dei vostri avversari).
Non è certo la prima volta -né sarà l’ultima- che Asmodee scova ottimi giochi come Skull (2011), li sottopone ad un importante restyling e li porta al meritato successo.
L’ambientazione di Skull ci viene spiegata nel regolamento ma ci sembra ben più efficace l’impianto grafico che in alcuni tratti richiama, secondo noi, il “giorno dei morti” della tradizione messicana. Tanti colori, molto intensi e a forte contrasto. Una versione davvero molto bella e le immagini a corredo lo dimostrano più delle nostre parole.
A suivre sur balenaludens.it