Auteur: |
Sauvage Denis ![]() |
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Illustrateur: |
Stahl Ulric
Roblin Nicolas ![]() |
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Editeur: |
Shakos ![]() Ergo Ludo Editions ![]() |
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Nombre de joueurs: | 2 | ||||||
Durée moyenne: | 60 minutes | ||||||
Public: | Da 14 anni | ||||||
Milieu: | Gioco di strategia per due battaglie della Terza Crociata: Hattin (5 Luglio 1187) e Arsuf (7 Settembre 1191) | ||||||
Genre: |
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Mécanique: |
Controle des Zones
Combinaisons-Alignements |
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Moteur: |
Cartes
Jeux avec dés |
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Composants: | Voir les composants | ||||||
Matériaux utiles |
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Graphique: | 8 |
Règles: | 7 |
Agrément: | 7 |
Hazard: | 3 |
Complexité: | 3 |
Evaluation BGG: | |
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Voto: | 7.21 |
Votes: | 320 |
Classement: | #5689 |
Evaluation sur Magazines | |
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Ilsa: | N.D. |
Plato: | N.D. |
Spielbox: | N.D. |
Win Magazine: | N.D. |
SALADIN non è un vero e proprio wargame, ma un divertente e veloce gioco di strategia ambientato in epoca medievale e, più precisamente, al tempo delle “Crociate”: per questo il tabellone è stampato su entrambi i lati e permette di giocare le battaglie combattute dai Cristiani ad Hattin e Arsuf contro gli Ayyubbidi di Saladino (il grande sultano sunnita che fu uno dei più abili strateghi del suo tempo).
Le unità in gioco sono degli “stecchi” colorati (rossi per i Crociati e verdi per gli Ayyubbidi) da piazzare nelle posizioni di partenza indicate sulla mappa: in base alla battaglia scelta i giocatori ricevono anche un certo numero di carte (una per formazione schierata) sulle quali sono elencate le azioni che ogni singola unità può eseguire in corrispondenza della sua posizione sul campo
Le azioni infatti sono divise in due gruppi: quelle che si possono attivare quando la formazione non è a contatto col nemico (per esempio i tiri degli arcieri, operazioni di ricognizione, ecc.) e quelle che invece si usano per andare al combattimento corpo a corpo. Dopo avere attivato una formazione (chiamata “Vessillo” nelle regole) la rispettiva carta viene girata sul retro, dove solitamente le azioni disponibili sono ridotte (o non ci sono affatto).
Per eseguire un’azione bisogna però spendere degli “ordini” (rappresentati da dei dischetti di legno colorato) il cui numero dipende proprio dall’operazione scelta: ogni “Vessillo” è obbligato ad eseguire almeno un’azione a turno (e quindi alla fine tutte le carte devono essere sul dorso) anche se fosse costretto ad usare quelle di valore “0” (sempre negative) quando i gettoni “Ordine” sono esauriti.
I combattimenti si risolvono lanciando 1-3 dadi colorati ed applicandone i risultati (1-2 unità perse, 1 disco ordine eliminato oppure nessun effetto se la faccia del dado non ha simboli) e quando un’unità perde un certo numero di “Lance” (ogni stecco rappresenta una lancia) le sue azioni costano più “ordini” del previsto. Se perde tutte le sue “Lance” viene tolta dal gioco e la sua fazione perde per sempre un gettone “Ordine”
All’inizio di ogni nuovo turno i giocatori devono scartare un gettone “Ordine” e vince la battaglia chi riesce a portare a zero la disponibilità di “Ordini” dell’avversario (vedere Commento).
Per commentare il gioco a SALADIN è necessario partire dalla fine e cioè da come si possono far perdere i gettoni “Ordine” all’avversario. Come ho già anticipato all’inizio di ogni turno (primo escluso) i due giocatori perdono “permanentemente” un gettone a testa, al quale devono aggiungere un gettone extra per ogni “Vessillo” già eliminato: inoltre durante la partita le “Lance” eliminate si accumulano su una speciale casella sul tabellone. Quando viene eliminata la sesta lancia tutti gli stecchi nella casella vengono tolti “permanentemente” dal gioco ed il giocatore interessato perde subito un gettone “Ordine”.
Ciò premesso è chiaro che uno degli obiettivi iniziali di ogni fazione è quello di indebolire 1-2 “Vessilli” avversari, concentrando gli attacchi su di essi: ho già accennato al fatto che, perso un certo numero di “lance” (2-3-4), la formazione è costretta a spendere 1 o più gettoni extra per eseguire ogni ordine e proprio per questo concentrandosi su 1-2 unità ed indebolendola rapidamente l’avversario sarà praticamente costretto a non utilizzarla più per non pagare troppi gettoni.
Altro consiglio è quello di utilizzare per prime le formazioni che a fine turno potrebbero subire grossi danni se non vengono girate in tempo: ho già detto che tutte le carte “Vessillo” devono essere girate (quindi devono effettuare almeno un’azione a testa) ma se il giocatore non ha più “Ordini” dovrà attivare delle azioni di valore “0” che solitamente consistono nel subire il lancio di 1-2-3 dadi… dell’avversario (e l’effetto potrebbe quindi essere disastroso)
I leaders (Saladino, Lusitano e Riccardo “Cuor di Leone”) hanno tutti una loro carta speciale che può essere attivata (girandola) per recuperare un gettone “Ordine” o per fare… resuscitare una “Lancia” (prendendola dalla casella sul tabellone, se ce ne sono, ma non da quelle eliminate permanentemente) o per supportare altre unità in gioco. Usati al momento giusto possono aiutare a risolvere una situazione delicata.
Tutto sommato un gioco piuttosto interessante.
Premessa: l’ambientazione storica di Saladin è quella della Terza Crociata in Terra Santa e il tabellone di gioco mostra lo schieramento iniziale delle unità (Lance) Cristiane e Mussulmane per le due battaglie di Hattin (5 Luglio 1187) e Arsuf (7 Settembre 1191). Tuttavia non si tratta di un wargame vero e proprio, ma di un interessante gioco di strategia (per due) gestito dalle carte, con combattimenti decisi usando dei dadi speciali.
La versione italiana di Saladin è stata realizzata da Ergo Ludo ed il gioco ha una durata media di 45-60 minuti, a seconda della battaglia scelta. Riteniamo che si tratti di un titolo adatto anche a giocatori di 12 anni o più, nonostante la scatola consigli 14 anni: lo abbiamo in effetti provato con dei ragazzini di 11-13 anni alla Convention di San Marino 2023 e non hanno avuto nessun problema di comprensione, anzi hanno giocato con grande intensità.
A suivre sur balenaludens.it