Auteur: |
Prothière Julien
Sahut Jean-Philippe |
Illustrateur: |
Cochard David
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Editeur: |
Sylex
GateOnGames |
Nombre de joueurs: | 2 |
Durée moyenne: | 30 minutes |
Public: | Da 12 anni |
Milieu: | Fare incontrare i due Innamorati evitando l'Odio fra le famiglie |
Genre: |
Coopération
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Mécanique: |
Combinaisons-Alignements
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Moteur: |
Cartes
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Composants: | Voir les composants |
Graphique: | 7 |
Règles: | 6 |
Agrément: | 5 |
Hazard: | 4 |
Complexité: | 3 |
Evaluation BGG: | |
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Voto: | 7.07 |
Votes: | 487 |
Classement: | #4650 |
Evaluation sur Magazines | |
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Ilsa: | N.D. |
Plato: | B |
Spielbox: | N.D. |
Win Magazine: | N.D. |
Quando si parla di giochi “cooperativi” si pensa subito a titoli dove occorre concordare tutti insieme ad ogni turno le azioni da eseguire: in ROMEO E GIULIETTA i partecipanti sono soltanto due e probabilmente sarebbe più corretto parlare di gioco “collaborativo” perché entrambi dovranno cercare di eseguire azioni compatibili senza mai parlarsi…
La scatola del gioco, una volta aperta, funziona anche come tabellone e ci mostra sei diversi luoghi della città di Verona: al centro, in rilievo, c’è il palcoscenico dove andrà in scena questo dramma in tre atti di Shakespeare, con ogni atto composto da quattro scene (turni). Ad inizio partita i due giocatori dovranno scegliere uno dei nove “capitoli” previsti (si tratta di carte che indicano degli obiettivi di difficoltà crescente) partendo da quello chiamato “all’inizio” che è il più facile: questa carta indica la posizione di partenza di Romeo e di Giulietta (impersonati dai due giocatori) e degli altri personaggi (dei dischetti di legno colorato): 4 Capuleti, 3 Montecchi, Frate Lorenzo e l’Odio (che aveva reso così nemiche le due famiglie.
Ogni giocatore riceve 7 carte “Luogo” e 7 carte “Personaggio”, mentre alcune carte “Evento” servono per marcare l’avanzamento dei Punti Vittoria. Ci sono infine 5 tessere “missiva” (due le ha Romeo, una Giulietta e due restano di scorta) da usare per cercare di concordare un luogo dove i due innamorati potranno incontrarsi. All’inizio di ogni scena Romeo può proporre usare una “missiva” per indicare un luogo a Giulietta, scelto fra le quattro carte che ha in mano: se lei è d’accordo (perché ha lo stesso luogo fra le sue carte) gira dal lato “cuore” una speciale tessera per mostrare che è d’accordo, mentre in caso contrario può usare una delle sue missive per indicare un luogo diverso, sperando che anche Romeo lo possegga e possa girare la tessera sul lato “cuore”. Se i due non trovano un accordo girano la tessera sul lato “missive” e ne prendono una ciascuno.
Ognuno gioca ora una carta luogo ed una carta Personaggio: Romeo e Giulietta si spostano nel “luogo” indicato e gli altri i personaggi nominati vengono mossi in un luogo adiacente. Se i due innamorati si trovano ora nello stesso luogo fanno avanzare di una casella (due se sono nel “Balcone di Giulietta”) il segnalino cuore su un apposito tracciato di 10 spazi, girando subito dopo una carta Evento ed eseguendone le istruzioni.
Se pedine di due famiglie diverse si incontrano nello stesso luogo una speciale pedina “Odio” avanza di uno spazio su un tracciato di 5 caselle e la stessa cosa avviene se il dischetto “Odio” finisce in un luogo con un personaggio qualsiasi. La partita viene vinta dai giocatori se il segnalino “cuore” raggiunge la decima casella del tracciato dell’amore: se non ci riesce entro la fine del 12° turno, oppure se il segnalino “Odio” arriva sulla quinta casella del suo tracciato, entrambi i partecipanti perdono.
ROMEO E GIULIETTA va provato un paio di volte per riuscire a comprendere a fondo la particolare “meccanica” che lo regola e soprattutto per non commettere errori, dopo la fase dei movimenti, quando bisogna effettuare le verifiche ed eseguire gli Eventi.
Il numero di “missive” disponibili è davvero molto ridotto ed i giocatori avranno sempre la tentazione di dare un piccolo “aiutino” al partner sul luogo in cui incontrarsi, ma così facendo rovinerebbero sicuramente il gioco, il quale si basa soprattutto sulla “deduzione” di quale potrebbe essere il posto adatto per fare punti ed evitare che la pedina dell’Odio avanzi.
Poi c’è il problema delle carte: ognuno ha sempre in mano quattro “luoghi” e quattro “personaggi”, quindi è importante pensare non solo a dove andare, ma anche a chi giocare per evitare che qualche dischetto delle famiglie rivali si trovi alla fine nello stesso posto (o con la pedina Odio). Dovendo far percorrere al segnalino “cuore” 10 caselle in soli 12 turni è ovvio che i due innamorati dovranno trovarsi almeno una volta (per atto) al Balcone di Giulietta” e muovere così di due caselle.
Ci sono fortunatamente un paio di personaggi che possono aiutare i due giocatori: se la Nutrice si trova nello stesso luogo di Giulietta le regala una tessera missiva, azione molto utile soprattutto se Romeo ha esaurito la sua dotazione iniziale; se Frate Lorenzo si trova in un luogo dove sono presenti dischetti di entrambe le famiglie impedisce lo spostamento del segnalino Odio.
Purtroppo le carte Evento possono intervenire a disturbare anche il miglior piano, costringendo i giocatori a muovere dischetti che erano stati faticosamente spostati “fuori dalle scatole” ed attivando così di nuovo l’Odio: questo aspetto del gioco è piuttosto deleterio e completamente casuale, quindi a mio avviso ne riduce di molto l’interesse.
Il fatto di scegliere solo fra 4 carte per tipo riduce un po’ la possibilità di ragionare minuziosamente sulle mosse da eseguire, ma tutto sommato si può trovare una soluzione provvisoria che non produca danni, in attesa di una “combinazione” migliore: la causalità degli eventi invece può letteralmente rovinare una partita, e per questo ho deciso di darle un voto così basso.
Magazine | Numéro | Année | Titre | Page | Auteur | Genre |
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Plato | 131 | 2020 | Vérone the grill | 32 | Bonnard Vincent | Recensione dettagliata |