Auteur: |
Berardi Francesco ![]() |
Illustrateur: |
Mattei Mauro ![]() Ortu Davide ![]() |
Editeur: |
Clementoni ![]() |
Nombre de joueurs: | 2 - 4 |
Durée moyenne: | 20 minutes |
Public: | Da 8 anni |
Milieu: | Trovare le iniziali di nomi vari ed impilare le grandi lettere di legno colorato |
Genre: |
Lettres et Mots
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Mécanique: |
Coup d'oeil
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Moteur: |
Usage de ressources, pions, etc.
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Composants: | Voir les composants |
Graphique: | 8 |
Règles: | 7 |
Agrément: | 6 |
Hazard: | 2 |
Complexité: | 2 |
Evaluation BGG: | |
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Voto: | 0 |
Votes: | 0 |
Classement: | N.D. |
Evaluation sur Magazines | |
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Ilsa: | N.D. |
Plato: | N.D. |
Spielbox: | N.D. |
Win Magazine: | N.D. |
Chi di voi non ha mai provato “Nomi, Cose, Città” in vita sua alzi la mano. Nessuno? Meno male, anche perché comunque non vi avremmo mai creduto! NOMI, COSE, CITTA’ 3D ci premette di giocare con tutta la famiglia senza utilizzare carta e penne
Aprendo la scatola l’occhio cade subito su un sacchetto pieno di grandi lettere di legno colorato: in blu ci sono quelle più utilizzate nell’alfabeto italiano, mentre in rosso ci sono quelle più complicate (H, Q, Z) e quelle “straniere” (J, K, W, X e Y). Il setup è velocissimo: si rovesciano le lettere al centro del tavolo, si assegna una plancia ad ogni partecipante; si mettono in riserva i gettoni PV e si mescola il mazzo delle carte, estraendone 6 a caso (coperte).
Il Capogioco gira la prima e legge ad alta voce quello che c’è scritto: per esempio “Cose, “Animali”, “Colori”, “Parti del corpo”, “Città”, “Parole che finiscono con la O”, ecc. A questo punto i giocatori, contemporaneamente, si precipitano a prendere una lettera dal mucchio e subito dopo pronunciano ad alta voce una parola che inizia con quella lettera e fa parte della “categoria” anticipata dalla carta: essendo tutte le lettere in un “unico esemplare”, se un giocatore ha usato un’iniziale gli avversari non l’avranno più a disposizione
Chi per primo accumula almeno tre lettere può fermare il gioco urlando “Stop” e lasciando agli altri soltanto 10 secondi per terminare la loro ricerca. Subito dopo tutti devono incolonnare le lettere raccolte, in verticale, per formare una pila che sia più alta possibile.
Attenzione: le lettere possono essere impilate tenendole orizzontali o verticali, ma MAI stese.
Quando hanno finito (è vietatissimo scossare apposta il tavolo per fare cadere le pile degli altri) i giocatori prendono la loro plancia e l’accostano alla pila per vedere il punteggio ottenuto: le plance hanno infatti sei fasce colorate, e a ognuna di esse corrisponde un punteggio, che può variare da “0” (fascia arancione) a “5” (viola).
Il Capogioco provvede infine a pagare i relativi Punti Vittoria (PV) ai giocatori, utilizzando gli appositi gettoni blu (1 PV) e rossi (5 PV). Le lettere rimaste in mano costano 1 PV ai giocatori che non stati in grado di impilarle
Poi si ricomincia tutto da capo per altre 5 volte: quando anche l’ultima delle sei carte è stata giocata, e i PV sono stati assegnati, si procede alla verifica finale, assegnando la vittoria chi ha accumulato più PV.
Dopo un paio di partite in famiglia mi sono reso conto che NOMI, COSE, CITTA’ 3D non poteva funzionare se al tavolo c’erano persone di diverse età, conoscenze ed esperienze, quindi ho apportato alcune modifiche:
Ovviamente in qualche caso i più piccoli hanno avuto bisogno di un… aiutino, ma la gioia nei loro occhi dopo essere riusciti a trovare una parola, prendendo la giusta lettera… compensa ogni rallentamento della partita.
Gli stessi bambini, dopo la prima partita, si rendono conto che lettere come la “E”, “M”, la “N” o la U sono le più “stabili” per iniziare o continuare una pila, mentre altre, come la “F”, la “P” e la “T” possono essere usate per salire più in alto con una certa cautela: infine quelle “tonde”, come la “O”, la “C” e la “G” vanno bene quasi esclusivamente se vengono posate in cima.
Si tratta di un ottimo party game per tutta la famiglia, ma è piaciuto anche ad alcuni dei miei amici, solitamente poco interessati al gioco da tavolo, per passare 15 minuti allegramente. Ma il top è stato raggiunto durante il compleanno di un nipotino, quando i bambini si sono dati il cambio per partecipare e hanno dato vita a una serie di partite molto competitive.
Chi di voi non ha mai giocato a “Nomi, Cose, Città” in vita sua alzi la mano. Nessuno? Meno male, anche perché comunque non vi avremmo mai creduto!
Ebbene l’editrice Clementoni di Recanati ha messo in commercio una sua variante, chiamata Nomi, Cose, Città 3D che ci permette di giocare con tutta la famiglia senza utilizzare carta e penne. Il gioco è indirizzato a 2-4 giocatori di 7 anni (o più) e ha una durata molto variabile: dipende infatti da quante manches volete fare prima di proclamare il vincitore. Il regolamento, a dire la verità, ne prevede sei, ma spesso al nostro tavolo i bambini hanno voluto farne di più e noi li abbiamo accontentati.
A suivre sur balenaludens.it