Le Lys & L'Hermine (2022)
Mon avis:
Auteur: Hardy Philippe
Illustrateur: Da Silva Pascal
Editeur: Cérigo Editions
Série L'or et l'acier
Nombre de joueurs: 2
Durée moyenne: 180 minutes
Public: Wargamers
Milieu: La guerra d'indipendenza della Bretagna (1487-1491)
Genre: Jeu d'Histoire
Mécanique: Wargames à déplacements alternés
Echelle: Stratégique
Armées:

Période historique: Moyen Age
Moteur: Combats avec lancer des dés
Composants: Voir les composants
Extrait du magazine: Vae Victis (CE)
Numéro: 160
Publié par: Cérigo Editions
Graphique: 7
Règles: 7
Agrément: 7
Hazard: 3
Complexité: 4
Evaluation BGG:
Voto: 7.5
Votes: 28
Classement: N.D.

Description

LE LYS ET L’HERMINE è un wargame strategico che simula la guerra per l’indipendenza della Bretagna (nel periodo che va dal 1487 al 1491) ed è il quinto “volume” della serie “L’acier et l’or” apparsa per la prima volta sulla rivista francese Vae Victis. La mappa rappresenta tutta la Bretagna del XV° secolo (da Dinant a Brest) divisa in zone e confinante con alcune regioni del Regno di Francia. Alcune di queste zone contengono delle città fortificate (da assediare) oppure hanno un valore strategico (indicato da Punti Vittoria).

Uno dei giocatori assume il comando delle truppe bretoni e dei loro alleati (guidate da Francesco II e, alla sua morte, dalla duchessa Anna) mentre l’altro comanda le truppe francesi, guidate dal generale Tremoille.

All’inizio del turno ogni fazione riceve dei rinforzi o ricostruisce le perdite in base al numero di Punti di Rinforzo (PR) ricevuti, poi muove sulla mappa i suoi eserciti (se sono guidati da un generale) subendo eventuali perdite per attrito o diserzione. Infine si eseguono le battaglie generate dal movimento oppure si inizia un assedio alle fortezze nemiche

I combattimenti sono di due tipi:

  • Scaramucce: avvengono se almeno una delle due fazioni ha unità il cui totale non arriva a un minimo di 10 Punti Forza (PF). Esse vengono risolte lanciando un dado per ogni fazione e consultando il risultato sulla tabella dei combattimenti;
  • Grandi battaglie: se entrambe le formazioni totalizzano un minimo di 10 PF si utilizza un’apposita plancia dei Combattimenti sulla quale vengono schierate le unità coinvolte: un “centro” su 1-3 linee e due ali. La battaglia inizia con i tiri di artiglieria e degli arcieri, poi le unità vengono mosse sul campo per arrivare a contatto del nemico. Ognuno ha un numero predefinito di “marcatori tattici” che possono influenzare il combattimento perché riducono o aumentano le perdite causate al nemico: palizzate, pioggia di frecce, fossato, ecc. La tabella dei combattimenti infine indica l’esito dello scontro in base al rapporto di forze nei diversi scontri e al lancio di 1D6.
  • Assedi: qui interviene un po’ di “alea” perché prima di iniziare il combattimento si deve tirare 1D6 per vedere quanti “rounds” ha a disposizione il giocatore per distruggere le guarnigioni nemiche e conquistare la fortezza. Poi si parte con i tiri dell’artiglieria (per ridurre il fattore difensivo delle mura) seguito da uno o più assalti. Non sempre l’assedio ha successo (soprattutto se il numero di round disponibili è ridotto) perché il valore della guarnigione è raddoppiato ed i rapporti di forza possibili spesso sono molto a rischio per l’attaccante.

La vittoria verrà assegnata alla fine della partita in base ai PV guadagnati: con 10-14 si ottiene una vittoria marginale, con 15-19 diventa decisiva e con 20 o più è eclatante. I PV si guadagnano vincendo battaglie campali o assedi importanti e conquistando gli obiettivi territoriali.

Commentaire

LE LYS ET L’HERMINE è un wargame divertente e di difficoltà medio-bassa: le unità in gioco sono poche e quindi ci si può concentrare sulla strategia generale, dividendo le proprie truppe (sempre agli ordini di un generale) in modo da colpire il nemico dove meno se lo aspetta e dove farà fatica a reagire. Il peso dell’attacco all’inizio è ovviamente tutto nelle mani dei Francesi che possono colpire tutte le zone vicine al confine con 2-3 grossi contingenti di truppe: in generale riusciranno ad espugnare 2-3 fortificazioni nei primi due turni, prima che il giocatore bretone riesca a portare in campo truppe fresche.

L’esercito dei Bretoni inizialmente è inferiore a quello nemico in qualità e quantità e il giocatore dovrà quindi evitare pericolose battaglie campali, ma nel corso dei turni gli alleati (Spagna, Impero e Inghilterra) forniranno un buon numero di nuove unità decisamente più forti, quindi sarà possibile iniziare un contrattacco, soprattutto quando gli eserciti francesi saranno avanzati al centro della Bretagna e avranno delle linee di comunicazione molto allungate.

Molto interessante il sistema delle “alleanze”, costituito da una tabella in cui la “fedeltà” dei Potentati stranieri può cambiare in base all’esito delle grandi battaglie sul campo e che permette di reclutare truppe in base al lancio di un dado D6 (e qui il bretone è favorito). Buona anche la scelta della plancia per l’esecuzione delle battaglie campali: gli eserciti girano sulla mappa in pile abbastanza consistenti (non ci sono limiti, ma più è alta la somma dei PF di una pila e più saranno le perdite per diserzione o logoramento) e la plancia permette di visualizzare meglio le proprie forze e pensare alla migliore tattica.

Tutto sommato un gioco che rende bene l’idea delle guerre di indipendenza ed invita a fare qualche ricerca per saperne di più dal punto di vista storico-politico. Da notare che la Duchessa Anna nella realtà finì per sposare il Re di Francia e da allora la Bretagna è sempre stata una fedele alleata del regno francese.

Critique sur balenaludens.it

Il Ducato di Bretagna fu creato all’incirca nell’anno 850 D.C., ma fu sempre un terreno di scontro fra Normanni, Franchi e Anglosassoni ma fortunatamente i duchi per qualche secolo riuscirono a barcamenarsi fra le due grandi potenze dell’epoca (Francia, Inghilterra, Spagna e Impero) senza troppo scoprirsi ed appoggiandosi di volta in volta ad uno di essi come “protettore”. Poi, verso la fine del 1400, il duca Francesco II prese un partito e partecipò a tutte le guerre anti-francesi ritenendo, a ragione, che Regno di Francia si fosse troppo rafforzato per non mirare alla supremazia: così nel 1487 Re Carlo VIII, riunificato ormai completamente il suo Regno, decise che era arrivata l’ora di vendicarsi e, portati alcuni dei nobili bretoni dalla sua parte, mandò un‘armata a conquistare quel territorio.

La prima campagna del 1487 fu a favore dei francesi, ma il cambio di alleanze di molti nobili rese vane quelle conquiste, così la guerra ricominciò nel 1488 e nella battaglia di Saint Aubin du Cormier le truppe bretoni ed i loro alleati (spagnoli, inglesi e tedeschi) furono sonoramente sconfitte: nel 1491 la pace fu conclusa e suggellata dal matrimonio del Re Carlo VIII con la duchessa Anna.

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