Auteur: |
Non disponibile
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Illustrateur: |
???
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Editeur: |
Editrice Giochi
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Nombre de joueurs: | 4 |
Durée moyenne: | 30 minutes |
Public: | Da 8 anni |
Milieu: | Un gioco astratto con pedoni da scacchi e carte alla francese |
Genre: |
Abstrait
Cartes |
Mécanique: |
Courses
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Moteur: |
Cartes
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Composants: | Voir les composants |
Graphique: | 7 |
Règles: | 6 |
Agrément: | 5 |
Hazard: | 3 |
Complexité: | 2 |
Evaluation BGG: | |
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Voto: | 5.13 |
Votes: | 8 |
Classement: | N.D. |
Evaluation sur Magazines | |
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Ilsa: | N.D. |
Plato: | N.D. |
Spielbox: | N.D. |
Win Magazine: | N.D. |
KING CARD è un semplice gioco dove si mescolano un po’ di tattica e tanta fortuna, adatto per passare 20-25 minuti in famiglia o con amici un po’ allergici ai regolamenti complicati. Si gioca su un tabellone quadrato con quattro caselle d’angolo e 9 caselle in ogni lato ed ogni giocatore ha a disposizione un Re, una Regina ed un Principe che devono compiere un giro completo del tabellone: il primo che riesce a farlo fare a tutti vince la partita.
Il gioco è chiaramente ispirato al PACHISI (“Non t’arrabbiare” nella versione italiana) ma invece dei dadi utilizza un mazzo di 42 carte “francesi” (cuori, quadri, fiori e picche) privati delle figure (K-Q-J) ma con i due jolly. Ogni giocatore sceglie un “seme” e prende i tre segnalini (Re, Regina e Principe), mettendoli nella casella “via” del seme corrispondente. Tutti ricevono inizialmente cinque carte.
Al suo turno ogni giocatore gioca una carta e muove uno dei suoi pezzi sulle 40 caselle lungo i bordi del tabellone (in senso orario): se un pezzo supera quello di un avversario di “rango “ inferiore lo costringe a tornare alla su casella “via” ed a ricominciare il percorso tutto da capo. Quindi il Re prevale su Regina e Principe, mentre la Regina prevale solo sul Principe. Un pezzo "inferiore" invece può superare senza penalità uno superiore.
Per evitare di essere rimandato al VIA un giocator può però giocare un Asso ed annullare la penalità: se invece l’asso lo gioca all'inizio della sua mossa tutte le sue pedine saranno invulnerabili per quel turno. Dopo aver giocato una carta e mosso il suo pezzo ogni giocatore deve rispristinare la sua mano di cinque pescando una carta dal mazzo (coperto) oppure prendendo la carta in cima al mazzo degli scarti del giocatore alla sua destra.
Se a carta giocata è del proprio seme si può spostare una pedina del doppio del valore: la stessa cosa avviene giocando una carta qualsiasi insieme ad un Jolly (che la trasforma in una carta del proprio seme).
Come avrete capito dalla descrizione, in KING CARD la fortuna ha un ruolo importante, anche se questo ruolo può essere abbastanza ridimensionato giocando con attenzione le proprie carte. Solitamente i giocatori partono piazzando il loro Re in una zona strategica di metà percorso, dove possono intercettare i pezzi di rango inferiore e proteggere in contemporanea i loro segnalini.
In seguito si può tentare il colpaccio scattando con il Principe ed aiutandolo con qualche carta del proprio seme per muoverlo il più velocemente possibile: naturalmente avere in mano un Asso significa muoverlo con meno precauzioni del previsto perchè, se attaccato, sarà protetto e si spera che possa raggiungere l’arrivo senza ulteriori noie.
Non dimenticate che a fine turno potete pescare una carta dal mazzo o dalla zona degli scarti del giocatore alla vostra destra: quindi se vedrete che ha scartato proprio una carta del vostro seme precipitatevi a raccoglierla a fine turno, soprattutto se ha un valore dal 5 in su.
Essendo un gioco dove, come abbiamo detto, la Fortuna ha un ruolo importante non prendetevela (ricordate il … “Non t’arrabbiare”?) e continuate la partita cercando … vendetta: il gioco piace molto anche ai ragazzini, non solo perché riescono ad imparare il regolamento in un attimo, ma soprattutto perché …c’è da menarsi.