FZZZT! è un semplice gioco di carte che sfrutta il meccanismo delle “Aste” per collezionare “Robots” con cui facilitare gli acquisti successivi, permettendo contemporaneamente di fare abbastanza Punti Vittoria (PV). Ad inizio partita ogni giocatore riceve una carta “Manutentore” e tre carte “Robot” con Potenza 1-2-3. Ogni Robot è infatti caratterizzato da un valore di “Potenza” (da 1 a 4) da usare per l’asta, oltre che da un simbolo da utilizzare per la produzione e da un valore in PV.

Il gioco comincia piazzando 8 carte sul tavolo, in fila, a formare una sorta di “nastro trasportatore”: poi si gira la prima carta e, in base al numero indicato su di essa, si scoprono da 0 a 4 carte extra. Solo la prima carta viene messa all’asta, ma i giocatori possono vedere quali sono quelle successive e regolarsi di conseguenza.

L’asta viene eseguita in un solo round, offrendo un o più carte “coperte”: quando tutti hanno eseguito si girano le carte e vince chi ha giocato il maggior numero di Punti Potenza. Mescolate ai Robot ci sono anche alcune carte “Produzione” che verranno messe all’asta quando arriveranno in prima fila sul “nastro”: ognuna di esse indica quali simboli bisogna aver raccolto per ottenere i PV indicati sulla carta.

La carta vinta all’asta viene messa, insieme a quelle offerte, nel mazzo degli scarti del giocatore che ha fatto la puntata e si procede in questo modo finché non sono state offerte tutte e otto le carte del “nastro”: a questo punto tutti riprendono gli scarti e li aggiungono alle altre carte, rimescolano, ne prendono sei e si ricomincia tutta la procedura.

La partita finisce quando non ci sono più abbastanza carte nel mazzo da riempire il “nastro”: tutti contano i PV dei loro Robot e quelli delle carte Produzione e chi ha il totale più alto vince.

Dovreste aver capito dalla descrizione che il tipo di “Asta” utilizzato in FZZZT! è un po’ anomalo rispetto ad altri giochi, e non soltanto per il fatto che si tratta di aste a puntata unica: in realtà le carte offerte per aggiudicarsi quelle sul “Nastro” non vengono spese, ma tornano nella pila degli scarti dei giocatori insieme a quella appena vinta. L’asta prosegue con le sole carte rimaste in mano e se un giocatore le finisce tutte poi deve fare da spettatore.

Naturalmente i Robot più interessanti sembrano inizialmente quelli di Potenza “3 o 4” perché poi permetteranno di vincere più facilmente qualche asta successiva, ma non è proprio così: al termine di ogni asta in cui si è vinta una carta Produzione è infatti possibile abbinare a quest’ultima un Robot sul quale è indicato uno degli strumenti richiesti. Ed è qui che sono più utili i Robot di basso valore di Potenza ma con l’oggetto necessario.

A fine partita le carte accantonate sulla Produzione potranno essere usate per ottenere quei PV, ma soltanto se si possiedono tutti gli “strumenti” necessari a soddisfare la richiesta. Il gioco è davvero intrigante e meno semplice di quanto lascerebbe capire la grafica utilizzata.