FOTO SAFARI è un semplice gioco per ragazzini e/o famiglie, molto ben curato graficamente (con i disegni di simpatici animali selvaggi della savana… in posa per le foto dei turisti) abbastanza dipendente dalla fortuna e che quindi non molto apprezzato dai giocatori abituali o esperti.

Si comincia mettendo 12 carte “animale” (scoperte) in cerchio al centro del tavolo: le carte sono prese a caso da un apposito mazzo e disposte come le “ore” di un orologio, con la testa rivolta verso il centro. Il mazzo viene messo al cento e si scopre la prima carta. Sotto al cerchio si posano invece i 3 mazzi delle carte “fotografia”: il primo ritrae TRE animali, il secondo QUATTRO ed il terzo CINQUE in diversi mix.

I giocatori pescano una carta fotografia da TRE animali e la partita può cominciare: al suo turno ognuno può eseguire una delle seguenti azioni:

• scambiare fra loro due carte adiacenti;
• scambiare una carta del cerchio con quella al centro sul mazzo;
• prendere la carta al centro, metterla sotto al mazzo e girare la successiva;
• restituire la carta “Foto” che si ha in mano (mettendola sotto al mazzetto) per prenderne un’altra.

Fatto ciò il giocatore verifica se gli animali nel cerchio sono nello stesso ordine di quelli della sua “foto” e, in questo caso, scopre la carta, prendendone un’altra. Dopo avere risolto TRE carte da tre animali si passa a quelle da quattro (2 carte da risolvere) e infine da cinque (1 carta da risolvere). Il primo che scopre la sua foto da “cinque” vince.

In FOTO SAFARI la fortuna può svolgere un ruolo importante, soprattutto se un giocatore, risolta una foto, ne pesca un’altra che è già “fatta” e può quindi risolverla subito per pescare un’altra carta …Ciò detto il gioco è adatto ai bambini di 6-8 anni che si divertiranno molto a spostare le carte degli animali per ottenere il ”quadro” giusto per la loro fotografia.

Le prime tre carte (con tre animali) sono abbastanza semplici da risolvere: quando qualcuno arriva a pescare la sua prima carta da “quattro” animali le cose si complicano un po’, perché da un lato la difficoltà aumenta e dall’altro gli avversari faranno di tutto per scombinare le carte predisposte in ordine dal loro amico.

E qui di nuovo entra in ballo un po’ di fortuna perché con questi spostamenti (spesso un po’ casuali quando non sono per ripicca) può capitare che gli avversari, senza volere, sistemino le carte proprio nel modo giusto per ottenere la soluzione con un singolo spostamento.

Questo significa che a volte è meglio… non far capire le proprie intenzioni spostando carte di nessun interesse per ingannare gli avversari e costringerli e ribaltare certe posizioni a nostro vantaggio. Ma questo capita solo se al tavolo c’è qualche giocatore un po’ esperto perché ai bambini difficilmente viene in mente questo trucchetto.