Ergo (1977)
Mon avis:
Auteur: Non disponibile
Illustrateur:
Editeur: Invicta Games
Nombre de joueurs: 2
Durée moyenne: 30 minutes
Public: Da 10 anni
Milieu: Cercare di allineare 5 pedine
Genre: Abstrait
Mécanique: Combinaisons-Alignements
Poser tuiles-pions-etc.
Moteur: Usage de ressources, pions, etc.
Logique-Raisonnement
Composants: Voir les composants
Graphique: 8
Règles: 6
Agrément: 7
Hazard: 0
Complexité: 3
Evaluation BGG:
Voto: 5.91
Votes: 74
Classement: #22098
Evaluation sur Magazines
Ilsa: N.D.
Plato: N.D.
Spielbox: N.D.
Win Magazine: N.D.

Description

Nonostante abbia consultato parecchie fonti non sono riuscito a stabilire se ERGO sia stato davvero IL GIOCO DEGLI ANTICHI ROMANI come indicato nel sottotitolo e come sottolineato dalla foto sulla scatola. Comunque, romano no, questo gioco “astratto” per due a me è piaciuto molto e, nonostante l’età, lo considero ancora estremamente valido.

Il tavoliere utilizzato è di plastica beige (stesso colore delle confezioni di Mastermind, prodotte dalla stessa ditta) e ad una prima occhiata sembra proprio ricavato da una lastra di legno di circa 30 mm di spessore: al centro c’è una griglia di 8x8 fori (l’arena) circondata da una serie di postazioni esterne in linea con le righe e le colonne dell’arena (corona esterna). Ai due lati opposti del tavoliere sono ricavate due “trincee” che contengono le pedine, costituite da cilindri cavi di plastica bianca e nera con un leone dorato stampato in alto.  

Il nero è sempre il primo a muovere, poi le mosse si alternano, con il giocatore di turno che ha la scelta fra:

  1. – Prendere una sua pedina dalla trincea per posarla su una qualsiasi posizione della “corona esterna”, mantenendola eretta e quindi con il “leone” in alto;
  2. – Prendere una pedina dalla trincea per posarla in una qualsiasi posizione dell’Arena, rovesciata, con il leone in basso (la pedina mostra l’interno del cilindro);
  3. - Muovere una pedina “rovesciata” di una casella nell’Arena, ma solo in senso verticale o orizzontale;
  4.  - Fare entrare una pedina nell’Arena da una postazione della “corona”, in verticale o in orizzontale, ma non in diagonale, mantenendo il leone in alto;
  5. – Muovere una pedina con il leone in lato di una casella nell’Arena, in orizzontale, verticale o diagonale;
  6. – Spostare una pedina “rovesciata” da una casella dell’Arena ad una adiacente della “corona”, orizzontalmente o verticalmente, rovesciandola per spostare il leone in alto;
  7.  - Spostare una pedina col leone in alto dall’Arena alla corona, lasciando il leone in alto;
  8. – Far scorrere liberamente una pedina col leone in alto lungo la corona fino ad una postazione qualsiasi, purché non ci siano in mezzo altre pedine (amiche o nemiche).

I giocatori alternano in questo modo le loro mosse finché uno dei due non riesce a vincere la partita mettendo 5 pedine in fila (adiacenti) in orizzontale, verticale o diagonale.

Commentaire

Come si è capito dalla descrizione ERGO è un gioco dalle regole molto semplici, ma nel corso della partita la situazione non è altrettanto facile da gestire. La meccanica ricorda molto quella di “Forza 4” o di “Morpion” (altri giochi in cui si devono allineare 4 o 5 pedine), ma nel nostro caso la situazione è complicata dal fatto che le pedine possono essere giocate rovesciate o dritte e dalla possibilità dello scorrimento lungo la corona (spesso decisivo).

Di solito la partita inizia con i due giocatori che piazzano un paio di pedine (rovesciate) al centro del tabellone, adiacenti fra loro, in modo da … darsi fastidio fin dall’inizio: poi iniziano le minacce perché ogni eventuale “tris” deve essere subito “contrato” bloccandolo ad una estremità, ma in maniera intelligente, e cioè mantenendo la possibilità di inserire in seguito la propria pedina in una combinazione interessante.

È a questo punto che i due avversari cominceranno a piazzare alcune pedine sulla “corona”, con il leone in alto, il più possibile vicine alla zona del tavoliere in cui si sta svolgendo la battaglia: diventa infatti inutile continuare a fare dei tris, che saranno sicuramente contrati dall’avversario, per arrivare quasi certamente ad una impasse.

Inizia allora la fase cruciale del gioco, con entrambi i contendenti che cercano di spostare la “battaglia” verso il bordo del tavoliere dove hanno piazzato alcuni dei loro “leoni, pronti ad entrare nell’Arena, avendo maggiore flessibilità delle pedine rovesciate (queste infatti muovono solo ortogonalmente) oppure per contribuire a formare una fila (le caselle della corona solo valide per fare “filetto”).

E sono proprio i “leoni” a fare la differenza, sia perché possono muovere anche in diagonale, bloccando facilmente le mosse delle pedine rovesciate, e sia perché sulla corona possono scivolare da una casella ad un’altra qualsiasi se la pista sia libera.

La qualità dei materiali è davvero eccellente (considerando che il gioco è stato prodotto nel 1977 ed era un periodo in cui le case editrici italiane cercavano di risparmiare su tutti i componenti per avere un prezzo competitivo) ed il gioco assolutamente valido ed emozionante fino all’ultimo: basta infatti un piccolo errore per essere sconfitti, quindi ogni mossa va ponderata come merita.

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