Dragonheart (2010)
Mon avis:
Auteur: Dorn Rudiger
Illustrateur: Menzel Michael
Editeur: Kosmos
Nombre de joueurs: 2
Durée moyenne: 30 minutes
Public: Da 12 anni
Milieu: Gioco di combattimenti in un mondo medieval- fantasy
Genre: Cartes
Mécanique: Combinaisons-Alignements
Moteur: Cartes
Titres alternatifs: Drachenhertz
Coeur de Dragon
Composants: Voir les composants
Graphique: 7
Règles: 7
Agrément: 6
Hazard: 6
Complexité: 3
Evaluation BGG:
Voto: 6.5
Votes: 3.674
Classement: #2372
Evaluation sur Magazines
Ilsa: N.D.
Plato: B
Spielbox: N.D.
Win Magazine: N.D.

Description

DRAGONHEART (o DRACHENHERZ in tedesco) è un semplice gioco di carte adatto a tutti (anche ai più giovani) per passare 20-30 minuti divertendosi ad interagire con l’avversario per cercare di catturare per primi il maggior numero di carte con il punteggio più alto.

Ogni giocatore riceve un mazzo di 50 carte e, dopo averlo mescolato accuratamente, prende in mano le prime cinque: ogni carta mostra una figura (personaggio o cosa) e un numero (da 1 a 4) che rappresenta i Punti Vittoria (PV). Chi è di turno potrà giocarne ed una o più dello stesso tipo ma esclusivamente in una sola delle caselle del tabellone. Quest’ultimo mostra 9 diverse aree di un mondo medieval-fantastico ed è proprio su queste aree che si gioca la partita, sapendo che in ognuna si possono giocare SOLO carte che hanno la stessa figura:

  • Tesoro: qui si possono accumulare le carte tesoro. I giocatori possono giocarne una o più sperando poi di essere loro a catturarle in seguito;
  • Drago volante: chi gioca una o più carte qui (si possono accumulare) cattura tutte le carte tesoro esistenti in quel momento;
  • Arciere: può contenere al massimo tre carte e chi gioca la terza può catturare tutti i draghi volanti che si trovano nella relativa casella. Poi le tre carte arciere vengono messe in un’apposita riserva;
  • Nani: può contenere al massimo 4 carte e chi gioca la quarta le cattura tutte;
  • Drago: chi gioca una carta qui si impadronisce della miniatura del drago e da quel momento giocherà con 6 carte anziché 5. Se il drago è posseduto dell’avversario il giocatore glielo ruba e gli toglie una carta a caso (che scarta nella riserva) per riportare a cinque la sua mano;
  • Principessa: chi gioca qui può rubare tutti i tesori esistenti in quel momento OPPURE può catturare tutte le carte Drago;
  • Troll: chi gioca una carta qui può catturare tutte le principesse sul tabellone;
  • Principe: può contenere al massimo due carte e chi gioca la seconda può scegliere se catturare tutte le principesse o tutti i Troll. A quel punto entrambe le carte principe sono messe nell’apposita riserva (con gli arcieri);
  • Navi: può contenere al massimo 3 carte e chi gioca la terza prende tutti i Principi e gli Arcieri accumulati nella riserva. Le tre carte nave sono messe in un mucchietto a parte.

La partita finisce quando viene messo da parte il terzo mucchietto di tre carte nave: i giocatori contano allora i PV stampati sulle carte catturate e chi ha il totale più alto vince.

Commentaire

Le partite a DRAGONHEART sono veloci e non necessitano di particolari programmazioni, anche perché la casualità con cui vengono pescate le carte impedisce ai giocatori di fare delle previsioni a lungo termine: si tratta quindi di un gioco eminentemente tattico in cui bisogna cercare di trarre il massimo profitto dalle cinque carte che si hanno in mano.

Tuttavia alcuni consigli si possono “tentare: le carte di più alto valore (3-4 PV) sono alcuni tesori e draghi volanti per cui se vi arrivano dei tesori da “4” è bene non giocarli a caso ma, se possibile, metterli in tavola subito dopo che l’avversario ha giocato un drago volante, sperando che non ne abbia una seconda e che nel turno successivo tocchi a noli giocarne uno per guadagnare i 4 PV..

Anche gli arcieri sono importanti per catturare i draghi volanti, quindi occorre usarli con una certa accortezza: mai posare il secondo se non si ha anche il terzo, ma soprattutto mai chiudere il “tris” se non ci sono sul tabellone almeno un paio di draghi volanti.

Discorsi simile per i nani: mai giocare il terzo senza avere già il quarto in mano, con cui chiudere subito ed incamerare le quattro carte che normalmente aggiungeranno 4-5 PV al nostro bottino.

I draghi permettono di giocare con 6 carte in mano (anziché 5) e questo è un grosso vantaggio perché ci consente una maggiore scelta ad ogni turno: però prendete il drago quasi esclusivamente se avete un’altra carta in mano, per non dare all’avversario di portarvelo via (senza poterlo riprendere subito) ed avere così la possibilità di giocare più turni con 6 carte.

Le navi servono non solo a chiudere la partita (al terzo tris) ma anche a raccogliere tutti gli arcieri ed i principi giocati fino a quel momento: sono quindi “un’arma” molto potente da usare al meglio. Inutile chiudere la partita, per esempio, se siamo certi di essere indietro nel punteggio: è preferibile correre il rischio che chiuda l’avversario e fare nel frattempo il maggior numero di punti.

Ovviamente i giocatori che riescono a “memorizzare” le carte uscite (o per lo meno le più importanti, come tesori, draghi e draghi volanti) hanno un certo vantaggio in questo gioco, ma noi consigliamo di … darsi da fare senza troppo pensare e divertirsi a fare “scherzetti molesti” all’avversario. Ideale per giocare con i propri figli.

Critiques sur magazines:

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Commentaires des lecteurs


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