Auteur: |
Vaccarino Donald
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Illustrateur: |
Catrein Matthias
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Editeur: |
Stupor Mundi
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Nombre de joueurs: | 2 - 6 |
Durée moyenne: | 45 minutes |
Public: | Da 12 anni |
Milieu: | Espansione di Dominion |
Genre: |
Cartes
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Mécanique: |
Combinaisons-Alignements
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Moteur: |
Cartes
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Expansion de: |
Dominion |
Composants: | Voir les composants |
Graphique: | N.D. |
Règles: | N.D. |
Agrément: | N.D. |
Hazard: | N.D. |
Complexité: | N.D. |
Evaluation BGG: | |
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Voto: | 8.23 |
Votes: | 15.150 |
Classement: | N.D. |
Evaluation sur Magazines | |
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Ilsa: | N.D. |
Plato: | N.D. |
Spielbox: | N.D. |
Win Magazine: | N.D. |
DOMINION è il gioco di carte che utilizzò per primo la meccanica del “deck-building”, e cioè la possibilità di aumentare il proprio mazzo iniziale acquistando ed utilizzando in seguito altre carte di maggior valore o “potere” e cercando di liberarsi piano piano di quelle di più basso valore che possono diventare un ostacolo alla propria espansione. Il successo fu enorme a livello mondiale e per anni si sono susseguite espansioni, nuove scatole, ecc.: il segreto? Regole semplici e tanta varietà di carte.
La partita inizia scegliendo 10 mazzetti di carte “Regno” (ognuno dei quali è composto da 10 carte) fra tutti quelli forniti dalla scatola: per le prime partite le regole consigliano quali mazzetti scegliere, ma in seguito si può usare qualsiasi combinazione di mazzi.
Ogni giocatore riceve 7 carte “Moneta di rame” (valore 1 per gli acquisti) e 3 carte “Tenuta”. Le restanti carte Oro, Argento, Rame, Tenute, Ducati, Provincie e Maledizioni sono messe sul tavolo in pile separate, accanto ai mazzetti del “Regno” selezionati. I giocatori mescolano le 10 carte ricevute e ne prendono 5 in mano, lasciando le altre “coperte” a formare il loro mazzo della “riserva”.
Scopo del gioco è avere a fine partita il maggior numero di Punti Vittoria (PV) rappresentati nel gioco da carte “Regno” di diverso valore: tenuta (1 PV), ducato (3 PV) e provincia (6 PV). Per arrivare a questo risultato tutti, al loro turno, eseguiranno la stessa sequenza di gioco:
Una partita può finire in due modi:
Tutti i giocatori prendono allora in mano le loro carte e conteggiano i PV delle Tenute, dei Ducati e delle Province che hanno saputo raccogliere e chi ha il totale più alto vince la partita.
DOMINION PROSPERITY è la terza espansione di DOMINION e non può essere giocata da sola: aggiunge come al solito altri 25 mazzetti di 10 carte "Regno" ma mancano sia i soldi che i territori e le maledizioni: in compenso vengono introdotte le carte "Moneta di Platino" (valore 5) ed un nuovo territorio, la "Colonia" (valore 10 PV). Inoltre vengono forniti dei bellissimi segnalini di metallo (8 monete, 16 scudetti da 1 PV e 15 scudetti da 5 PV) da piazzare su un'apposita tessera di cartone. Questi POV supplementari si ottengomno con le nuove carte Monumento, Scagnozzi e Vescovo. Le monete invece vengono piazzatate sulla tessera "Mercante" ogni volta che si prende la prima carta di un territorio: il totale delle monete sulla tessera Mercante indica il numero di monete che il giocatore ottiene se gioca la carta Mercante.
Il vero cuore di DOMINION sta nel crearsi un mazzo “agile” e che possa “girare” velocemente, grazie ad un numero di carte ridotte all’essenziale, in modo da poter sempre disporre di una mano che permetta acquisti sempre più costosi e l’accumulo dei “territori” di più alto valore in PV: per questo è importante conoscere quali sono le azioni che permettono di liberarsi delle carte di basso valore intrinseco (che spesso diventano un “peso” inutile) e quali invece aiutano ad acquisire quelle più importanti.
Uno dei problemi principali che incontrano i nuovi giocatori è proprio quello di saper scegliere le carte giuste: se poi ad una partita partecipano insieme giocatori esperti e novellini questi ultimi dopo pochi turni saranno sistematicamente “tagliati fuori” dai primi, i quali avranno ovviamente collezionato rapidamente le carte più utili a generare combinazioni sempre più potenti.
Purtroppo questo problema si è presentato spesso ai tavoli di DOMINION e molti giocatori avevano scartato il gioco dalla loro lista dei “desiderata” perché si erano sentiti sopraffatti dal “sistema”: in altre parole è assolutamente necessario che al tavolo siedano giocatori dello stesso livello o quasi, e magari che alla prima partita assista un esperto per consigliare gli altri sulle mosse più interessanti.
Poi, presa confidenza con il gioco, anche i novellini pian piano capiscono come “combinare” fra loro le varie carte e quanto sia importante mantenere un mazzo “agile” (sbarazzandosi delle carte diventate ormai quasi inutili) e che giri rapidamente per sfruttare i tesori di più alto valore e le azioni delle carte più flessibili.
Magazine | Numéro | Année | Titre | Page | Auteur | Genre |
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ILSA Magazine | 11 | 2011 | Anteprima | 27 | Di Marco Mauro | Recensione breve |
Spielbox | 2011/5 | 2011 | To be continued | 36 | Ducksch Stefan | Recensione breve |