Caesar's Empire (2022)
Mon avis:
Auteur: Podevin Matthieu
Illustrateur: Bonvalot Alexandre
Drans Joelle
Editeur: Holy Grail Games
Synapses Games
Asmodée
Nombre de joueurs: 2 - 5
Durée moyenne: 45 minutes
Public: Da 10 anni
Milieu: Costruire strade che colleghino Roma a tutte le Province conquistate.
Genre: Exploration
Parcours
Mécanique: Poser tuiles-pions-etc.
Moteur: Usage de ressources, pions, etc.
Tuiles
Titres alternatifs: L'Impero di Cesare
Composants: Voir les composants
Graphique: N.D.
Règles: N.D.
Agrément: N.D.
Hazard: 0
Complexité: 3
Evaluation BGG:
Voto: 7.2
Votes: 1.434
Classement: #2219
Evaluation sur Magazines
Ilsa: N.D.
Plato: B
Spielbox: N.D.
Win Magazine: N.D.

Description

CAESAR’s EMPIRE non è un “wargame” (seppur blando) ma un gioco di percorso e piazzamento a livello medio-facile e della durata di poco più di mezzora. La componentistica è come da aspettativa, essendo la grafica ispirata ai fumetti di Asterix, soprattutto grazie ai disegni dei personaggi di Goscinny e Uderzo e alle miniature di plastica colorata che riproducono una tipica “pattuglia” romana in esplorazione: un centurione panciuto e due reclute. Esse servono a tracciare il cammino che da Roma arriverà a tutte le Città dell’Impero.

Queste ultime sono rappresentate sul tabellone da tessere di vario formato e valore: in ogni “regione” dell’Impero verranno piazzate città con la stessa “forma” dei disegni stampati sul tabellone. Ci sono poi i gettoni “Risorsa”, i quali costituiscono il fattore più importante per accumulare Punti Vittoria (PV): ad inizio partita se ne mette uno a caso in ogni città, nell’apposito cerchietto stampato sulle tessere. Completano la scatola il tabellone “double face” (si userà il “Lato A” per giocare in 4-5 ed il “Lato B” per giocare in 2-3), le cinque plance dei giocatori e cinque gettoni per segnare i PV.

Ogni plancia ha una griglia con 4 file di 8 cerchietti: essa serve a raccogliere le risorse durante la partita, posizionandole a partire dalla prima casella in basso a sinistra. Ogni nuovo tipo di risorsa deve essere messo su un cerchietto alla destra del precedente, mentre altre di un tipo già in stock saranno posizionate in verticale, sulla terza, seconda e prima riga. Se il giocatore ha una sola risorsa riceve 0 PV; con due diverse otterrà 2 PV; con 3-4-5-6-7-8 avrà invece 5-9-14-20-32-46 PV. Nella parte bassa della plancia vediamo un tracciato per raccogliere le monete: una sola moneta, a fine partita, non dà PV; due monete garantiscono 4 PV; 3-4-5-6-7-8 monete danno 9-16-25-36-49-64 PV… ma non illudetevi: nelle nostre partite (oltre la dozzina) nessuno è mai arrivato neppure ai 49 PV.

Il giocatore di turno piazza una pattuglia del suo colore su una strada collegata a Roma (direttamente o tramite altre pattuglie) e assegna 1 PV a tutti i segnalini che occupano quella strada (andando indietro fino a Roma). Se la città raggiunta contiene una moneta (anziché una risorsa) i Punti Strada vengono raddoppiati.

Un altro modo per guadagnare PV è collezionare il maggior numero di tessere città: per acquisirle basta portare per primi una pattuglia adiacente ad una nuova città e prelevare dalla mappa la tessera (e la risorsa che vi si trova sopra). La partita termina quando anche l’ultima città sul tabellone è stata raggiunta da una pattuglia. Si procede col conteggio dei PV e si dichiara vincitore chi ottiene il totale più alto.

Commentaire

CAESAR’s EMPIRE è un gioco piuttosto facile da imparare, ma deve essere praticato con attenzione, scegliendo una strategia di base e tenendola sempre ben presente per tutta la partita. In generale raccogliere le monete ha un senso quando se ne possono accumulare almeno 5 (25 PV) per compensare la mancanza dei PV delle risorse che non avremo potuto raccogliere: ci sono infatti solo 40 città da visitare e quindi, se si gioca in cinque, si raccoglieranno solo 10 gettoni a testa. Con 5 monete e 5 risorse diverse si arriverà allora ad un totale di 25+14= 39 PV. Diventa fondamentale a questo punto, per avere chances di vittoria, avere raccolto le tessere città di valore più alto.

In effetti andare a caccia delle città di valore 6-8 significa fare tanti PV e ridurre di molto la necessità di ottenere 8 risorse diverse: sempre in una partita a cinque il valore medio dei PV con le città si aggira attorno ai 20-30 PV (ricordate che per ogni Provincia si può usare una sola tessera, e nel corso della partita è quasi impossibile avere solo tessere diverse) quindi diventa necessario ottenere almeno 6 risorse diverse (36 PV) oppure almeno un paio di “triple” della stessa risorsa (10 PV ciascuna).

La strategia più seguita dalla maggioranza dei giocatori è la raccolta delle risorse: in questo caso bisogna però cercare di arrivare come minimo a sette diverse (49 PV), anche perché difficilmente gli avversari vi permetteranno di raccogliere quella che vi manca per arrivare ad otto (quindi solitamente si coalizzeranno per portarvela via a tutti i costi).

Il gioco più “cattivo” è quello con cinque partecipanti: le strade si riempiono rapidamente, città e risorse spariscono fin troppo in fretta e bisogna quindi fare delle scelte molto attente ad ogni turno. Giocare in “quattro” è probabilmente la soluzione più interessante, con un numero di tessere e risorse sufficiente a dare a tutti chances alternative. In due o tre si cambia mappa e spariscono due serie di città (Roma e Grecia): si tolgono anche un gettone per tipo di risorsa e due monete. Le partite in tre sono state molto competitive e divertenti, mentre in due il gioco non mi è sembrato all’altezza delle altre scelte.

Critique sur balenaludens.it

L’immagine in primo piano sulla copertina della scatola de l’Impero di Cesare (il generale romano che studia la cartina della Gallia) avrà suscitato immediatamente il ricordo dei fumetti di Goscinny e Uderzo, ma se vi resta qualche dubbio basta guardare in basso a sinistra sulla scatola, e troverete la scritta “Asterix”: è esatto, l’ambientazione del gioco ci trasporta all’epoca della Roma Antica e ci permette di percorrere le strade dell’Impero per raccogliere risorse e Punti Vittoria (PV) nelle più remote città.

Poco importa se l’estensione imperiale prevista dal gioco è in realtà quella raggiunta dall’imperatore Traiano 150 anni circa dopo Cesare ed ancor meno se i riferimenti ad Asterix riguardano soltanto i disegni e le miniature dei soldati romani in marcia dietro al loro Centurione (e chi conosce il fumetto o ha visto i cartoni animati capirà subito di cosa parliamo), quello che ci interessa è sapere se si tratta di un gioco divertente. Lo è!

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