Auteur: |
Peer Sylvester ![]() |
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Illustrateur: | |||||||
Editeur: |
Osprey Games ![]() |
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Nombre de joueurs: | 3 - 5 | ||||||
Durée moyenne: | 90 minutes | ||||||
Public: | Da 14 anni | ||||||
Milieu: | Affermare la propria supremazia militare, religiosa e nobiliare su tutta l'Irlanda | ||||||
Genre: |
Conquete
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Mécanique: |
Jeux de pli
Poser tuiles-pions-etc. |
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Moteur: |
Cartes
Usage de ressources, pions, etc. |
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Titres alternatifs: |
Brian Boru, Haut roi d'Irlande
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Composants: | Voir les composants | ||||||
Matériaux utiles |
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Graphique: | 7 |
Règles: | 7 |
Agrément: | 8 |
Hazard: | 2 |
Complexité: | 3 |
Evaluation BGG: | |
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Voto: | 7.49 |
Votes: | 4.000 |
Classement: | #732 |
Evaluation sur Magazines | |
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Ilsa: | N.D. |
Plato: | A |
Spielbox: | N.D. |
Win Magazine: | N.D. |
BRIAN BORU è un gioco di strategia che vede i giocatori indossare i panni della migliore nobiltà irlandese alla fine del primo millennio dopo Cristo: lo scopo è diventare il Re di tutti gli Irlandesi facendo passare dalla propria parte il maggior numero delle 8 Contee in cui è diviso il Paese, ottenendo il sostegno della Chiesa e facendo matrimoni di interesse.
Ogni giocatore riceve 25 dischetti del colore da lui scelto e un certo numero di carte “Azione” (che dipende da quanti sono i partecipanti e che sono divisi nei colori rosso, verde, giallo e bianco) da utilizzare in seguito per influenzare le città: ogni regione della mappa ne contiene un certo numero, divise anch’esse in tre tipi: rosse, verdi e gialle.
Il Primo Giocatore decide quale città vuole influenzare e gioca una carta di quel colore (o una delle carte “bianche”, che sono considerate dei Jolly) e gli altri posano una carta a loro volta, ma senza alcun obbligo di rispondere al colore. Vince la “mano” il giocatore che ha usato la carta di valore più alto nel colore della città e vi piazza sopra uno dei suoi gettoni: poi incassa il bonus indicato nella parte alta della sua carta.
Gli altri giocatori incassano invece uno dei due bonus nella parte bassa delle loro carte (a loro scelta): in questo modo chi vince guadagna punti controllo sulle Regioni e chi perde si aggiudica soldi, punti religiosi o matrimoniali, oppure sconfigge un certo numero i invasori vichinghi.
La partita viene vinta da chi, al termine dei turni indicati (di nuovo in base a quanti sono i partecipanti), ottiene il punteggio più elevato sommando il valore delle regioni in cui ha la maggioranza, il numero delle regioni che gli sono fedeli, i soldi in cassa, ecc.
Aprendo la scatola di BRIAN BORU senza conoscere i giochi già pubblicati da Peer Sylvester (l’autore) si rimane un po’ delusi dal contenuto: poco… abbondante e poco appariscente, per lo meno con gli standard di oggi, però, giocando la prima partita, si scopre un titolo che, con poche regole, diventa realmente molto immersivo e competitivo.
Per vincere non basta avere le carte più forti e conquistare il maggior numero di città sulla mappa perché bisogna tenere conto di altri fattori che possono condizionare l’esito finale, partendo proprio dalle invasioni dei Vichinghi: il giocatore che ne “sconfigge” il maggior numero infatti può anche decidere quale città avversaria fare conquistare dagli invasori e il suo proprietario non potrà più conteggiarla.
Avere invece il maggior numero di Punti sul tracciato del Matrimonio alla fine di ogni turno permette di incassare la carta speciale “Marriage” ed il relativo bonus (l’acquisizione di una nuova città, oppure dei soldi extra, ecc.).
Avere molti gettoni nella casella della Chiesa infine permette di costruire dei “monasteri” in una o più città amiche, il cui valore immediatamente raddoppia e può così sconvolgere l’influenza su una determinata contea o addirittura potrebbe farne assumere il controllo diretto.
Servono sicuramente 2-3 partite per capire quali sono le possibili strategie (anche se il controllo delle contee è molto importante) e quali possano essere le più interessanti, e questo rende il gioco sempre vario ed appetibile.
Peer Sylvester è un autore che ha al suo attivo una quarantina di giochi pubblicati, fra i quali possiamo ricordare titoli come The King is Dead, Wir Sind Das Volk, Village Green, The Lost Expedition e, appunto questo Brian Boru: High King of Ireland, di cui avevamo sentito parlare “bene” più volte (soprattutto sulle riviste straniere) ma sul quale non eravamo riusciti mai a mettere le mani… fino a PLAY 2023, quando ne abbiamo intravista una copia in cima allo scaffale di uno dei tanti commercianti della fiera, ed è così che è finito nella nostra collezione e sul nostro tavolo da gioco. Brian Boru: High King of Ireland è stato studiato per 3-5 giocatori (di 14 anni o più) e per una durata media che può andare da 60 minuti (in tre) a 90 (in quattro o cinque).
A suivre sur balenaludens.it