Auteur: |
Pfister Alexander
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Illustrateur: |
Klemens Franz
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Editeur: |
DLP Games
Supermeeple Cranio Creations |
Nombre de joueurs: | 1 - 4 |
Durée moyenne: | 240 minutes |
Public: | Da 14 anni |
Milieu: | Colonizzare e fare prosperare la regione del Boonlake nel West americano. |
Genre: |
Développement
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Mécanique: |
Placement de travailleurs
Controle des Zones Combinaisons-Alignements |
Moteur: |
Cartes
Usage de ressources, pions, etc. |
Composants: | Voir les composants |
Graphique: | 7 |
Règles: | 7 |
Agrément: | 8 |
Hazard: | 1 |
Complexité: | 5 |
Evaluation BGG: | |
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Voto: | 7.65 |
Votes: | 5.207 |
Classement: | #463 |
Evaluation sur Magazines | |
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Ilsa: | N.D. |
Plato: | A |
Spielbox: | C |
Win Magazine: | N.D. |
I giocatori di BOONLAKE sono dei pionieri e devono colonizzare una vasta area del West americano, costruendo villaggi, allevando mandrie e vendendo i loro prodotti. Il tabellone è diviso in quattro diverse “zone”, ognuna delle quali può contenere un certo numero di tessere “territorio” o “pascolo”. L’area è attraversata da un fiume che sfocia nel lago che dà il nome al gioco: far viaggiare le proprie barche sul fiume serve per determinare le quattro diverse “ere” della partita.
Ai giocatori viene consegnata una plancia con tutti gli elementi che potranno poi mettere in campo nel corso della partita: ranch, cow boys, villaggi, mandrie: inizialmente però tutti hanno a disposizione solo un certo numero di “coloni” e di carte, oltre ad una manciata di dollari.
A turno ognuno sceglie una tessera “Azione” da un display in continuo cambiamento (le tessere scelte si rimettono sotto alla pila) e gioca una carta relativa al colore scelto (giorno, tramonto o notte) pagandone il costo (per poterla conservare fra i propri acquisti) o scartandola per incassare due monete, poi esegue l’azione principale indicata sulla tessera scelta: esplorare nuovi territori, costruire dei ranch, trasformare un ranch in un villaggio, allevare mandrie di bovini, ecc. Eseguita l’azione TUTTI i partecipanti (compreso il giocatore di turno) eseguono un’azione secondaria o giocano una carta.
Infine il giocatore attivo sposta la sua barca sul fiume di un numero max di caselle indicato dalla posizione della tessera scelta sulla plancia delle Azioni. La mappa pian piano si riempirà di nuove tessere “territorio”, di cow boys, ranch, villaggi e mandrie, mentre alcuni marcatori dei giocatori si muoveranno su due importanti tracciati che garantiranno soldi e carte, oltre ad una buona "fetta" degli indispensabili Punti Vittoria (PV).
Quando la barca di un giocatore supera una chiusa a cavallo di due caselle del fiume la prima Era ha termine e si esegue un conteggio dei PV: un secondo punteggio ha luogo quando si raggiunge il Boonlake. Tutte le barche vengono allora rimesse nel nuovo porto di partenza all'inizio del fiume e di lì si muovono per la terza Era (con relativo punteggio), mentre la quarta ed ultima si conclude quando qualcuno arriva alla fine del fiume: ai soliti PV di fine Era si aggiungono allora quelli ottenuti da alcune carte speciali. Vince chi ottiene il totale più alto.
BOONLAKE è un gioco molto impegnativo, come succede quasi sempre con le opere "grande formato" dell’autore austriaco Alexander Pfister: infatti oltre al “compito principale” (quello di eseguire azioni per spostare sul campo il maggior numero di segnalini della propria plancia e fare punti vittoria) c'è una miriade di piccoli “compitini secondari” che è necessario eseguire non solo per ottenere PV extra, ma anche per non… perderne.
Una griglia sulla plancia, per esempio, può essere riempita con speciali tessere “leva” che, si possono usare una tantum in ogni Era, concedendo dei Bonus (spesso molto interessanti) a chi le possiede: per ottenere queste leve bisogna usare un’azione particolare oppure giocare certe carte. Le carte, a loro volta, per essere utilizzate devono prima essere pagarle con “soldi” e “prodotti industriali” in numero e tipo variabile a seconda della “potenza” della carta stessa: per ottenere quei prodotti bisogna allora costruire le industrie coprendo certi spazi della mappa ed inserendo delle specifiche tessere sulla plancia personale (o potenziandole).
Ci sono due tracciati sul tabellone che permettono di ottenere denaro o nuove carte al termina di ogni Era (e non c’è limite al numero di carte che i giocatori possono accumulare): per poter muovere quei marcatori è necessario giocare le carte su cui sono stampati i relativi simboli (uno o due). Ad un certo punto del percorso i giocatori potranno incassare, oltre ai soldi e/o alle carte, anche dei PV in numero crescente man mano che ci si avvicina alla cima al tracciato. Questi tracciati sono dunque molto impoartanti se si vuole cercare di vincere la partita: non solo asssegnano soldie carte Extra, ma, se si ha la costanza di continuare a salire, possono fornire fino a 40-50 PV (circa un quarto di quellic he nromalmente servono per vincere).
Infine ci sono quattro tessere “Punteggio” (scelte dai giocatori all’inizio della partita) che alla fine di ogni Era devono essere verificate: chi dimostra di avere i requisiti richiesti da ognuna di esse riceve un bonus in PV, ma chi non ci riesce li perde. Durante il gioco invece è possibile realizzare certe condizioni (denaro e prodotti industriali) per guadagnare un bel gruzzoletto in PV: 7-8 PV in ogni tessera e 14-16 in quella del proprio colore (per un totale di 25-35 PV in media).
Come si vede si tratta di un gioco che richiede una buona “elasticità” mentale per pensare ad una strategia (in base anche alle carte ricevute ad inizio partita) e per riuscire a portarla avanti turno dopo turno utilizzando tutti gli strumenti e le opportunità a disposizione.
Alexander Pfister è un giovane autore austriaco che ci ha ormai “viziati” con alcuni “gioconi” piuttosto interessanti, che hanno avuto anche un ottimo seguito da parte dei giocatori: Black out Hong Kong, Great Western Trail, Maracaibo, Mombasa, per citare i più famosi. Con Boonlake torniamo ancora una volta nel West americano e, grazie all’editore Cranio Creations, possiamo gustarci in italiano questo nuovo opus per 1-4 giocatori abituali o esperti (da 14 anni in su), pronti a passare dalle 3 alle 4 ore al tavolo da gioco.
Sì avete letto bene: in quattro giocatori servono circa quattro ore per arrivare alla fine della partita (3h30’ se si conoscono bene le regole), ma francamente non ci si accorge del passare del tempo, visto che resteremo sempre ben concentrati per pensare alle diverse possibilità della prossima mossa.
A suivre sur balenaludens.it