Anno Domini (1995)
Mon avis:
Auteur: Albertarelli Spartaco
Illustrateur: Non disponibile
Editeur: Editrice Giochi
Nombre de joueurs: 4
Durée moyenne: 90 minutes
Public: Da 10 anni
Milieu: Guerre di conquista nell'Europa medievale
Genre: Conquete

Mécanique: Controle des Zones
Combinaisons-Alignements
Moteur: Cartes
Combats avec lancer des dés
Composants: Voir les composants
Graphique: 8
Règles: 6
Agrément: 6
Hazard: 4
Complexité: 3
Evaluation BGG:
Voto: 0
Votes: 0
Classement: N.D.
Evaluation sur Magazines
Ilsa: N.D.
Plato: N.D.
Spielbox: N.D.
Win Magazine: N.D.

Description

ANNO DOMINI potremmo considerarlo un “derivato” di Risk, anche se la meccanica è un po’ diversa. Si gioca su una mappa dell’Europa medievale divisa in 36 regioni, ognuna delle quali è caratterizzata da un numero di due cifre: ad inizio partita i giocatori tirano due dadi e piazzano le miniature di un castello e di una cattedrale nella zona indicata (dado rosso per le decine e dado nero per le unità). Finite le Cattedrali (4 a testa) si procede nello stesso modo per gli altri castelli, fino a coprire le 66 zone.

Ogni round comincia con una fase “amministrativa” in cui tutti i giocatori incassano dei “Fiorini” in base al numero di zone e cattedrali che controllano, poi, a turno, eseguono la fase “militare”, durante la quale essi:

  1. – acquistano nuovi castelli (100 fiorini l’uno) per rinforzare le proprie aree;
  2. – attaccano una zona adiacente con tanti dadi quanti sono i castelli dell’attaccante, mentre il difensore tira un numero di dadi pari ai suoi castelli. Si può fare un solo attacco a turno e ogni “6” ottenuto con i dadi elimina un castello nemico;
  3. – se conquistano un’area (eliminando tutti i castelli avversari) vi mettono un loro castello e, se hanno ancora soldi, possono costruirne altri;
  4. – infine pescano una carta (se hanno conquistato almeno un territorio)

Vince il giocatore che riesce a controllare per primo 8 Cattedrali.

Commentaire

Il “pepe” del gioco ANNO DOMINI lo aggiungono le carte “speciali”: il mazzo comprende infatti dei personaggi che possono regalare fiorini extra; oppure aumentano le capacità in attacco (aggiungendo 1-2 punti al valore del dado) o di difesa (idem); o attaccare una seconda (o una terza) volta; ecc. Per questo motivo è davvero “vitale” riuscire a conquistare un nuovo territorio ad ogni turno per poter pescare una nuova carta.

Naturalmente per rinforzarsi adeguatamente sarà necessario acquistare più castelli a turno e questo implica aumentare i propri introiti nella fase “amministrativa”, quando si moltiplica il numero dei territori posseduti per il numero delle cattedrali controllate e il totale va ulteriormente moltiplicato per 10, ottenendo il totale di fiorini da incassare.

Nella prima fase del gioco si assisterà alla cattura dei territori peggio difesi, mentre si rinforzano quelli con le cattedrali aggiungendo nuovi castelli (fino ad un massimo di 6 per territorio); nella seconda fase iniziano le guerre di attrito: e allora sarebbe davvero indispensabile avere almeno una carta che permette di fare un attacco supplementare. Col primo attacco si indebolisce il nemico e col secondo si tenta la conquista.

Divertente ma verso la fine i tempi si allungano e certe aree (con cattedrale) passano da una mano all’altra perché anche il vincitore si indebolisce dopo un attacco (perdendo castelli).

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