Designer: |
Dorra Stefan
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Artist: |
Klemens Franz
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Edited by: |
Hans im Gluck
Z-Man Games |
Number of players: | 2 - 4 |
Plying time: | 90 minutes |
Users: | Da 10 anni |
Ambient: | Costruire edifici a La Valletta e produrre risorse con l'aiuto di lavoratori e personalità |
Categorie: |
cards
Development-Increase |
Mechanics: |
Combinations-Line up
Area control Exchange of resources |
Motor: |
Cards
Use of different resources, pawns, special pieces |
Components: | See the components |
Graphics: | 6 |
Rules: | 7 |
Pleasure: | 7 |
Luck: | 1 |
Complexity: | 3 |
BGG rating: | |
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Voto: | 6.96 |
Votes: | 1.664 |
Ranking: | #2285 |
Rating on Magazine | |
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Ilsa: | N.A. |
Plato: | B |
Spielbox: | B |
Win Magazine: | N.A. |
Aprendo la scatola e guardando il tabellone e le carte di VALLETTA si sente qualcosa… di familiare, ed infatti i componenti ci ricordano il gioco “Lorenzo il Magnifico”, grazie innanzitutto al lavoro grafico di Klemens Franz, l’illustratore, ma anche perché si usano le carte come base della meccanica, come con il fratello maggiore, pur essendo il sistema di gioco abbastanza diverso (ma altrettanto interessante).
I giocatori ricevono una pedina segnapunti, 7 segnalini a forma di casetta ed un set di 8 carte “Personaggio”, ognuno dei quali esegue una specifica azione: il muratore dà un “mattone”, il taglialegna un “legno”, lo spaccapietre una “pietra”, il costruttore permette di acquistare o migliorare un edificio, ecc. Ad inizio partita ognuno forma un mazzo di “pesca” con le proprie carte e prende le prime cinque.
Dopo aver posato sul tavolo lo stretto tabellone (che rappresenta la strada principale della città si Valletta, la capitale di Malta) si distribuiscono 5 file di carte “Edificio” al suo fianco (tre in alto e due in basso): ognuna di esse rappresenta una costruzione da realizzare ed è caratterizzata da un colore, dal costo (in denaro e risorse varie), da un valore in Punti Vittoria (PV) a fine partita e da una risorsa che i giocatori guadagneranno ogni volta che lo attiveranno. Sul retro c’è la stessa immagine ma con il doppio dei PV e delle risorse.
Ad ogni “Edificio” viene abbinata una carta “Personaggio” (hanno infatti la stessa lettera di riferimento): gli edifici acquistati permettono di appropriarsi anche della carta “Personaggio” che vi era abbinata e che, una volta acquisita, potrà poi essere giocata per eseguire azioni aggiuntive più potenti rispetto a quelle “basiche”: raccogliere risorse o denaro, ottenere PV, costruire un edificio, ecc.
Nel suo turno ognuno gioca TRE carte ed esegue le azioni indicate: inizialmente si accumulano un po’ di risorse e si acquistano gli edifici meno costosi, in seguito si eseguono azioni sempre più interessanti e si passa agli edifici più “ricchi” (specialmente quelli che assegnano dei PV). Finito il turno il giocatore ripesca nuove carte dal suo mazzo (oppure rimescola gli scarti per rifarlo) in modo da avere nuovamente una mano di cinque.
Il termine del gioco scatta quando un giocatore piazza sul tabellone la sua ultima casetta o il suo segnalino arriva alla fine della strada, oppure quando ci arriva il segnalino che raffigura Jean Parisot de Valette, il fondatore della capitale maltese. I giocatori utilizzano allora per l’ultima volta tutte le carte acquisite e si passa al conteggio dei PV, aggiungendo quelli degli edifici al punteggio già acquisito nel corso della partita: chi ha il totale più alto vince.
La cosa più interessante di VALLETTA è proprio l’acquisizione delle carte Personaggio abbinate ad ogni edificio: alcuni di essi sono simili a quelli di base, ma più “potenti”, mentre altri permettono di eseguire nuove azioni o di ricevere PV: insomma, una specie di “Deckbuilding”. Ogni volta che viene giocata la carta di “Parisot de Valette”, oltre a fare avanzare quel segnalino di una casella, si ha la possibilità di acquisire una carta nuova dalla riserva oppure di sbarazzarsi di una carta ormai inutile, rimettendola nella riserva, quindi è importante scegliere il momento giusto per farlo.
Nelle prime fasi della partita i giocatori cercheranno di acquistare le carte “verdi” (lavoratori) perché esse in seguito daranno loro delle materie prime, indispensabili per eseguire nuove costruzioni. In seguito, in base anche alla strategia scelta, si potranno acquistare carte di diverso tipo, ognuna delle quali dà un maggior numero di PV e/o Personaggi con poteri più forti.
Gli edifici più interessanti sono però quelli “gialli” che permettono di acquisire Personaggi che, in cambio di risorse adeguate, concedono un buon gruzzolo di PV. Il costo in denaro di ogni nuovo acquista si riduce se ci sono case di proprietà adiacenti, ed ecco perché conviene acquistare per prime le carte al centro del tabellone. Un edificio può poi essere “migliorato” pagandone nuovamente il costo in risorse (ma non i soldi): la carta viene girata a mostrare un valore in PV (ed in risorse) doppio.
La produzione viene attivata quando viene giocato il Personaggio relativo al tipo di risorsa desiderato (solitamente sono su carte verdi o blu) ed allora il suo possessore incassa la somma delle risorse di quel tipo sommando tutte le sue carte. Il gioco è molto dinamico, poco complicato da imparare, ma richiede comunque un minimo di programmazione delle azioni se si vuole competere per la vittoria finale.
Magazine | Number | Year | Title | Page | Writer | Type |
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Spielbox | 2017/3 | 2017 | House building for deckbuilding for house building | 4 | KMW (Knut Michael Wolf) | Recensione dettagliata |
Plato | 105 | 2018 | Cartes trop maltaises | 42 | Martel François-Xavier | Recensione dettagliata |