Designer: |
Dalgliesh Tom ![]() |
Artist: | |
Edited by: |
The Avalon Hill Game Company ![]() |
Number of players: | 2 - 10 |
Plying time: | 30 minutes |
Users: | Da 12 anni |
Ambient: | Gli Alieni cercano di invadere la Terra |
Categorie: |
Journeys
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Mechanics: |
Throw dice and move
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Motor: |
Dice
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Components: | See the components |
Graphics: | 6 |
Rules: | 6 |
Pleasure: | 6 |
Luck: | 5 |
Complexity: | 3 |
BGG rating: | |
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Voto: | 5.12 |
Votes: | 163 |
Ranking: | #27292 |
Rating on Magazine | |
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Ilsa: | N.A. |
Plato: | N.A. |
Spielbox: | N.A. |
Win Magazine: | N.A. |
UFO: GAME OF CLOSE ENCOUNTERS è un vecchio gioco per due avversari, i quali rappresentano le difese terrestri (da una parte) che cercano di impedire ad una flotta aliena (dall’altra parte) di invadere la Terra con i suoi dischi volanti. Il tabellone ci mostra la terra al centro di una griglia circolare che presenta 7 “orbite” di 12 caselle ciascuna: dalla terra partono 4 percorsi numerati (da 1 a 7) che rappresentano le uniche vie per cambiare orbita. Sull’orbita “4” viene posizionato inoltre un dischetto “Luna”
Nel gioco “base” il Terrestre ha a disposizione 8 razzi interplanetari di colore giallo (tutti piazzati inizialmente sulla Terra), mentre l’alieno possiede 8 dischi volanti arancioni che posizionerà sulla settima orbita (quella più lontana dalla Terra) negli otto spazi NON numerati. Il giocatore di turno (si parte dal terrestre) lancia due dadi D6 e muove separatamente due diversi razzi, ognuno dei quali si sposterà di un numero di caselle pari a quello indicato da uno dei dadi. Se ottiene “dadi doppi” non muove nessun razzo ma sposta la Luna di 3 caselle in senso orario.
Poi tocca all’Alieno fare altrettanto: se ottiene dadi doppi il giocatore non muove i suoi dischi ma ne sposta uno (a sua scelta) in una qualsiasi casella di una qualunque orbita. Gli spostamenti sulle orbite sono tutti in senso orario, ma se un “pezzo” si trova sulle caselle numerate (o sulla Terra) può allontanarsi o avvicinarsi alla terra di un numero di orbite pari al valore del dado.
Se con un movimento “orbitale” uno dei gettoni finisce esattamente sopra ad un pezzo nemico, quest’ultimo viene eliminato. Il giocatore Alieno vince se riesce a portare quattro dischi volanti sulla Terra, mentre il Terrestre vince se riesce a distruggere quattro o più dischi volanti.
Dalla descrizione si capisce come UFO: GAME OF CLOSE ENCOUNTERS sia un gioco dove la “fortuna” ha una importanza fondamentale, soprattutto nella parte terminale della partita quando solitamente il numero dei pezzi da muovere è molto ridotto e certi movimenti diventano impossibili.
Le regole impediscono di attraversare una casella occupata da un pezzo nemico (o dalla Luna) e proprio per questo il Terrestre inizialmente cercherà di “saturare” le quattro vie di discesa spostando i suoi razzi più in alto possibile, mentre l’Alieno farà di tutto per ottenere l’effetto esattamente contrario.
Prima o poi però si troveranno razzi e dischi volanti sulla stessa orbita, ed inizierà la… caccia: se infatti un pezzo arriva “esattamente” nella casella di un avversario (usando tutti i punti del dado) lo elimina dal gioco, per cui i due avversari cercheranno sempre di portare una delle loro astronavi alle spalle del nemico e a 2-5 spazi di distanza, sperando poi che almeno uno dei dadi mostri proprio quel valore per attaccare e disintegrare il nemico.
Quasi certamente il terrestre dopo 2-3 turni avrà bloccato le quattro vie del cambio orbita, quindi l’alieno sfrutterà i (pochi) dadi doppi per spostare un suo disco nella casella immediatamente dietro ad un razzo terrestre, costringendolo a scappare (per non essere distrutto troppo facilmente) liberando così la via di discesa ad altri dischi alieni.
Le regole prevedono anche un gioco “avanzato” che utilizza alcuni pezzi extra per complicare un po’ le cose (riducendo però anche l’influenza della fortuna, seppure di poco). Il gioco è divertente, se preso con lo spirito giusto e senza lamentarsi della cattiva sorte, e si può dunque passare una ventina di minuti cercando di darsele di santa ragione e senza preoccuparsi troppo delle strategie…