Tuchulcha (2004)
My evaluation:
Designer: Donadoni Marco
Artist: De Fazi Stefano
Edited by: dV Games (Da Vinci Giochi)
Number of players: 2 - 4
Plying time: 30 minutes
Users: Da 8 anni
Ambient: Un malvagio Dio Etrusco rapisce i Sacerdoti
Categorie: Journeys
Mechanics: Throw dice and move
Motor: Dice
Capture
Components: See the components
Graphics: 8
Rules: 6
Pleasure: 5
Luck: 5
Complexity: 2
BGG rating:
Voto: 5.05
Votes: 169
Ranking: N.A.
Rating on Magazine
Ilsa: N.A.
Plato: N.A.
Spielbox: N.A.
Win Magazine: N.A.

Description

Chi conosce già il “Pachisi” (o la sua versione italiana “Non t’arrabbiare”) non avrà problemi nell’imparare le regole di TUCHULCHA, un gioco ambientato all’epoca degli Etruschi e la cui meccanica ricalca fedelmente quella dei due titoli citati sopra, anche se ci sono ovviamente alcune variazioni che lo rendono sufficientemente diverso.

Anche qui il tabellone (molto bello graficamente) ha quattro “case” di partenza (3 nel gioco a tre) per ospitare gli otto “aruspici” di ogni giocatore (nove nel gioco a tre) che devono effettuare un percorso di 32 caselle per arrivare a Velthumena, l’area centrale che servirà a determinare il vincitore in base la numero delle pedine che vi si trovano a fine partita.

In ogni singola casella posso coesistere solo pedine dello stesso colore e, rispetto al “Pachisi”, qui cambia il sistema degli “attacchi” per eliminare i pezzi avversari: e questo dipende soprattutto dalle caselle speciali che si trovano lungo il percorso (formato da un acciottolato di pietre):

  • Pietre Rituali: in queste caselle il valore degli “aruspici” raddoppia;
  • Pietre Mistiche: qui il valore delle pedine triplica, ma il giocatore è obbligato a spostarle nel turno successivo;
  • Varchi. Chi capita qui viene rapito dal malvagio dio Tuchulcha e trasportato nella Foresta (praticamente fuori gioco).

Al loro turno i giocatori lanciano due dadi “D6”, ma possono lanciarne un terzo se i primi due hanno dato lo stesso valore: poi muovono una o più pedine del valore di ogni singolo dado. Se un giocatore decide di usare tutti i dadi per un solo aruspice deve comunque muoverlo in varie “tappe”, una per ogni numero, e sottostare alle eventuali penalità. Se una pedina finisce il movimento su una casella “normale” in cui si trova un avversario lo manda immediatamente nella foresta di Tuchulcha. Per scalzare una pedina da una pietra Rituale ci vogliono invece due aruspici e da una Mistica tre.

Durante la partita è possibile che un giocatore si proclami Tuchulcha e agisca da solo contro tutti: le sue pedine diventano allora invulnerabili e girano continuamente sul percorso cercando di far fuori tutti i nemici prima che riescano a raggiungere la meta, Se il dio cattivo riesce ad eliminare tutte le pedine avversaria vince, altrimenti vince chi avrà più pedine nella casella Velthumena al termine della partita, che comunque si arresta quando un giocatore non ha più pedine nella base e sul percorso.

Comment

Come abbiamo visto TUCHULCHA è essenzialmente un gioco di percorso gestito dai dadi, ma rispetto ai suoi predecessori qui si può applicare qualche tattica, riducendo l’incidenza della fortuna proprio grazie alle pietre Rituali e Mistiche.

All’inizio conviene sempre cercare di mandare un paio di pedine a tutta velocità verso la casella centrale (Velthumena) in modo da mettere un po’ le mani avanti per il punteggio finale (molte partite sono state vinte con 2-3 PV soltanto). Poi bisogna sfruttare al massimo le pietre “Rituali” per evitare di essere “mangiati” da una singola pedina avversaria

Le pietre “Mistiche” sono invece molto utili se nel percorso a monte ci sono troppi avversari e quindi c’è un serio rischio che almeno uno di loro possa buttare fuori une delle proprie pedine: il fatto che esse siano triplicate rende infatti difficilissima l’eliminazione, anche se che nel turno successivo essa dovrà lasciare obbligatoriamente il suo nascondiglio per essere mossa… sperando naturalmente che i dadi siano favorevoli.

Nel gioco a quattro, e dopo che uno dei partecipanti ha dichiarato di essere Tuchulcha, è anche possibile che un altro giocatore si proclami Lasa Vecuvia (un Dio “buono”, acerrimo avversario di Tuchulcha): in questo caso egli può muovere i suoi aruspici per sigillare i quattro “varchi” del percorso (e se ci riesce vince la partita). Questi aruspici possono essere attaccati solo da quelli di Tuchulcha, durante il movimento saltano (senza contarle) tutte le caselle occupate e quando uno di essi arriva esattamente su un varco lo “tappa” e la pedina viene messa nel santuario di Lasa Vecuvia da cui non può più uscire.

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